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Piramide Casati via Magni e Spigolo Vallepiana, 09/09/2012 | Tweet |
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Onicer | darioalpago
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Regione | Lombardia |
Partenza | Piani Resinelli (1278m) |
Quota attacco | 1820 m |
Quota arrivo | 1940 m |
Dislivello | 280 m |
Difficoltà | TD- / VI- ( VI obbl. ) |
Esposizione | Varia |
Rifugio di appoggio | Rosalba |
Attrezzatura consigliata | NDA |
Itinerari collegati | nessuno |
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Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Oggi cordata “geriatrica”in grigna tra acciacchi cateteri e sindromi di cuc…
Bel giro tra le braccia della Casati per itinerari a torto poco battuti. Classico avvicinamento dalle foppe traluci ed ombre fino al rifugio dove scaricato un po’ di materiale partiamo per la Casati. Mete le vie sulla NordOvest. Magni,Dolzini,e la bella Donna Matilde in quest’angolo appartato e suggestivo. Attacchiamo presto la Magni,con roccia fredda e un po’ umida.. L’arrampicata però e bellissima con il primo tiro che sembra raddrizzarsi man mano che si sale.. Secondo tiro continuo su bei movimenti con roccia lavorata e molte prese laterali che obbligano a movimenti non consueti mentre gli occhi non possono che cercare la linea di Donna Matilde che ammalia con la sua presenza alla vista della sosta. Terzo e ultimo tiro segue le promesse del secondo e non molla mai al contrario delle mie spalle che mollano eccome…Calcificazioni maledette…o io?!In effetti dico sempre che ne faccio ancora una e me ne occupo… Dai ancora una… Velocità ridotta causa delle mie spalle in fiamme decidiamo di riordinare il menù con un qualcosa di caldo e rilassante… Ci spostiamo qualche metro tanto da incrociare il sole e il bello spigolo di Vallepiana. Erano anni che non tornavo qui! Lo ricordavo non banale..invece oggi è stata una carezza inaspettata che ci ha fatto sorridere. Un tiro più bello dell’altro,soste comodissime e il sole che tranquillizza tutto. Primi tiri nelle vicinanze del camino Porro dove il secondo tiro regala movimenti molto eleganti e ben protetti dall’opera di riattrezzatura. A seguire mordide lunghezze con singoli divertenti portano in vetta. La roccia e a volte delicata ma con attenzione si trovano i passaggi migliori. Raccattiamo le nostre carcasse “geriatriche”e con comoda doppia (raggiungibile seguendo i bolli rossi) arriviamo ad un colletto che per tracce raggiunge il sentiero Cecilia che ci accompagna nuovamente al Rosalba. Il tempo di 4 battutte con il Mauro mattatore,ed è già tempo di scendere… In verità avevo abbozzato un marimonti…ma come dice saggiamente il cuoco:”meglio pieni che gonfi…cosi rimane sempre l’appetito per la prossima!!!” Dopo questa perla di saggezza scivoliamo a valle tra acciacchi dolori ma soprattutto progetti e sogni… che ai dolori non pensano proprio.. Con Teo Master che tiene botta.. Come la Magni…bella sostenuta! |
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Fotoreport | |
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