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   Aiguille Croux, via Ottoz, 24/06/2012
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Onicer  marcobalneolus   
Regione  Valle d'Aosta
Partenza  Val Veny (1600m)
Quota attacco  2900 m
Quota arrivo  3250 m
Dislivello  350 m
Difficoltà  D+ / VI ( V+ obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Monzino
Attrezzatura consigliata  Utile qualche friend; consigliate corde da 60 metri.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento La via Ottoz all' Aiguille Croux è da molti considerata introduttiva al severo ambiente del Monte Bianco, quindi più facile rispetto a molte altre ascensioni del gruppo (cosa verissima). La recente posa degli spit inoltre induce ad affrontare la salita senza particolari timori reverenziali. Tuttavia è opportuno non sottovalutare l'itinerario, considerati il suo discreto sviluppo, l'ambiente in cui si è immersi, la qualità della roccia a tratti mediocre, l'impegnativa discesa in doppia, la quota. A seconda del periodo si può trovare neve per giungere all'attacco; consigliabile avere i ramponi. Noi abbiamo lasciato ramponi e scarponi all'attacco, con l'ovvio vantaggio di salire più leggeri. Tuttavia consiglierei di portarseli nello zaino lungo l'arrampicata (del resto, se si arrampica sul Bianco, non dovrebbe essere un problema!) per poter scendere lungo la normale, evitando di intraprenedere la discesa in corda doppia lungo la parete, abbastanza delicata. 1°tiro: dalla base dello zoccolo che scende dalla parete allungandosi ad arco verso il Freney, per facili placche sino a comoda sosta (III). 2° tiro: ancora per semplici placche, seguendo lo spigolo, fino a comoda sosta (con corde da 55 metri qualche piccolo problema). Vista impressionante sul tormentato ghiacciaio del Freney (II). 3° tiro: risalire il diedro sopra la sosta e superare un piccolo strapiombino, raggiungendo una sosta su catena (III+/un passo di IV). 4° tiro: traversare a sinistra su cenge erbose e roccette (I/II), portandosi sul margine che chiude a sinistra una piccola conca che si apre nella parete; sosta comoda. 5° tiro: seguire il diedro-camino sopra la sosta; roccia delicata alla fine (IV). 6° tiro: breve e divertente; ben protetto. Percorrere il diedro appoggiato che si sviluppa da sinistra a destra sopra la sosta, superare un muretto verticale e poi, a sinistra, un altro salto verticale, fino a sosta comoda (V). 7° tiro: portarsi a sinistra seguendo per qualche metro una facile cengia, poi innalzarsi seguendo placche sempre più difficili, traversando a destra sotto uno speroncino e salendo poi alla sosta, non molto distante, con passo faticoso; lunghezza esposta, ma ben protetta (V/ un passo di VI azzerabile). 8° tiro: a mio avviso è la lunghezza più impegnativa, poichè la "spittatura" è più parca rispetto alle altre. Scalare il bel camino verticale sopra la sosta; arrampicata faticosa e sostenuta (V+). 9° tiro: superare un muretto appigliato e poi portarsi alla sosta successiva in diagonale a sinistra, attraverso arrampicata facile, ma esposta e su roccia cattiva; sosta un poco angusta (III+). 10° tiro: lunghezza impegnativa, per esposizione e roccia pessima, compensate però da ottima "spittatura"; scalare i muretti verticali a sinistra della sosta seguendo la linea degli spit (V/V+). 11° tiro: proseguire lungo un vago diedro, in diagonale verso destra, e poi per placche; tiro molto lungo (IV, un passo IV+). 12° tiro: ancora per placche compatte, puntando ad un'evidente forcella, prima della quale si supera un piccolo salto verticale (III+/un passo di IV). 13° tiro: dalla forcella seguire la cresta in direzione nord e per placche compatte guadagnare la vetta (saltare la sosta intemedia, una ventina di metri sopra la forcella) (IV nella prima parte, poi più facile). DISCESA: con due doppie si scende alla forcella. Da qui noi ci siamo portati con doppia in diagonale verso destra (verso nord) fino ad una sosta di vie moderne, dalla quale, con numerose doppie anche molto aeree abbiamo raggiunto la base della parete. Attenzione: cercare bene le soste lungo le calate. Salita molto bella e remunerativa per l'ambiente in cui si svolge; eccezionale il panorama dalla vetta. Con Emiliano.
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