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   Aviasco-Valle dei Frati - Valle di Sardegnana, 21/03/2009
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Onicer  njek      
Gita  Aviasco-Valle dei Frati - Valle di Sardegnana
Regione  Lombardia
Partenza  Carona  (1100 m)
Quota arrivo  2369 m
Dislivello  2050 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Era un po’ che volevo visitare la Valle dei Frati, e soprattutto la valle di Sardegnana.
Oggi mi son deciso, ne è saltato fuori un giro molto più lungo (tempo) di quello che pensavo, una discreta sciata (ma non eccelsa!), delle salite poco remunerative (…anche odiosa quella al L.Marcio), la visita a posti affascinanti e anche un po’ di avventura …nel mio piccolo.
Partenza da Carona, sulla sponda orientale del laghetto prendo la mulattiera CAI 210 (su spunto del libro di Zonca “33 escursioni scialpinistiche….”).
Si rileva un percorso di quelli da dimenticare in fretta, tolti gli sci per superare una slavina non li rimetto prima dei 1600m …..talmente brutta la traccia che non me la sento di rimetterli!! (ghiacciata e pedonata).
Arrivo veramente tardi al Lago Marcio e lo attraverso, vedo bene di perdere ancora un po’ di tempo. Superata la diga del L. Colombo la vita si fa un po’ più piacevole, non c’è traccia ma si va decentemente, questa vallata e ben trasformata e pur non essendo una sciatona ….fa venir voglia!
Al passo occidentale di Aviasco tolgo le pelli e imbocco la Valle dei Frati , le prime curve son in bella farina portata dal vento ….la discesa non è “esaltante” ma buona, ogni tanto qualche tratto di crosta ma in linea di massima non male!
Ripello e torno al passo Aviasco, da li risalgo ancora un poco fino al anticima dell’ Aviasco (q. 2369m), da qui si può ammirare un bel panorama a 360°.
Scendo in direzione L.Colombo fino alla confluenza con la vallettina che porta al passo di Sardegnana. Le condizioni son buone, sono orma passate le 11 ….ma forse migliorerebbero ancora!
Ripello e salgo al passo di Sardegnana (q. 2326m), la discesa ogni tanto fa qualche scherzo (crosta) ma in altri momenti regala buona farinaccia pressata o della neve dura-trasformata …servirebbe solo un occhio più esperto del mio! A meta vallone mi volto …e spettacolo! I corni di Sardegnana si stagliano nel blu, al contrasto della roccia scura con il bianco della neve si aggiunge un riflesso verdastro ….siamo su un altro pianeta? Veramente affascinante questo vallone che scende tra Becco e i Corni!
La discesa continua, la parte finale è slavinata; costeggio la diga (q. 1735m) e seguo una scomoda traccia che risale le pendici del monte Sardegnana ….. in cima guardo giù e ….<<’ndo ca…vado??>> ….il bosco non sembra troppo raccomandabile! …mi decido,punto Pagliari in modo un po’ sciagurato infilando qualche bella curva su farina fra gli alberi, il pendio è decisamente sostenuto ….poi capisco che sto scendendo troppo diretto (mi diranno poi che dovevo tenere più a destra!) …risalgo anche un po’ ….tribulo ….seguo le tracce degli animali …loro son certamente più saggi di me! e con qualche peripezzia arrivo a Pagliari.
La discesa a Carona è “superslavinata” …..Bel giro! Ma terribili gli accessi da Carona! Forse per questo la zona sembra poco frequentata.
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