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   Via del vento, 10/09/2011
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Onicer  darioalpago   
Regione  Lombardia
Partenza  -- (2400m)
Quota attacco  2900 m
Quota arrivo  3150 m
Dislivello  250 m
Difficoltà  AD / IV ( IV obbl. )
Esposizione  Nord
Rifugio di appoggio  --
Attrezzatura consigliata  NDA
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento A volte bisogna uscire per dimostrarsi che quello che ti sta togliendo tutto non l'avrà vinta...
Bisogna farlo perchè nonostante i limiti fuori c'è il sole e ha una carezza anche per te.
Così, nonostante tutto, si punta ad una vetta bella e slanciata e si cammina con la corda in spalla per sentire quella fatica agrodolce che sa di felicità presa con la caparbietà di voler sorridere...perchè in fondo in un sorriso a voltè c'è tutto.
E si cammina guardando il granito severo e paterno con i ghiacci sofferenti,ma indomiti e orgogliosi nel loro dover esser belli.
Su,tra le lacrime rotte della roccia verso un pilastro dall'esposizione nobile e severa gli occhi cercano ancora una strada per brillare..
E via con la corda sotto i piedi cercando quell'armonia tra vuoto e paura passando attraverso la carne e l'aria.
Un viaggio che si intreccia nel tempo della memoria e ogni tanto si scontra con il presente...
Purtroppo la mente è richiamata dal corpo alla realtà..così i piedi e le gambe diventano di vetro quasi mancanti del sangue che li sostiene facendo largo ad un vuoto non più sano ma pericoloso.
La testa gira in uno strano moto di rotazione e rivoluzione tra il dolore esterno e le congetture interne.
Così dopo pochi tiri guardi la nuda roccia terribilmente bella e fredda immolarsi al cielo blu dove il vento grida il tuo desiderio.
E allora provi ancora ad andare oltre combattendo la razionalità e la volontà che si mettono in gioco in ogni istante per quel sogno che soffia forte nell'aria...e tu lo vuoi,lo vuoi da impazzire per dimostrarti che nonostante tutto la volonta e l'onestà intellettuale trovano in quell'attimo una verità tangibile e giustificabile.
Poi un pensiero arriva e ti rendi conto della responsabilità che hai verso il compagno che ti tiene la corda.
Una Sibilla comincia a governare i tuoi gesti faticosi ma attenti alla cosa più importante.
E' come se tutto si fermasse per lasciare posto a una priorità:scendere fin che se ne ha facoltà.
Questa scelta non è facile non solo dal lato pratico dovendo attrezzare soste con parecchie incognite e abbandono di materiale ma anche dal lato morale per l'inognita di un ritorno tanto desiderato quanto incerto.
Finalmente l'emozione liberatoria degli sfasciumi sotto i piedi..quell'amara sensazione che regala la semi orizzontalità di un pendio su cui poggia una figura senza tempo...e la corda scivola giù...per l'ultima volta accarezzando linee dolcissime nel vuoto che tanto vorremmo afferrare.
E ancora giù..tra lacrime di granito e nevai con la calda sensazione della neve baciata dal sole che ti sostiene e ti accompagna con il suo suono intenso e ovattato.
Ma lo sguardo è rapito su dove il vento prende a due mani il tuo desiderio e ne crea un disegno aspro e meraviglioso a cornice di quella sagoma slanciata e strappa sensi che ti guarda austera,donandoti un rispetto che fa tremare il cuore e il respiro.
Soffia forte il vento a portare in alto questo rispetto lasciando cadere su di noi una piccola scia d'orgoglio...
E mi ritorna un pensiero vecchio quanto veritiero...la montagna è maestra di vita..nel suo abbraccio scopro tutta la sua bellezza...la verità.
Così torniamo da dove siamo venuti con i nostri corpi manlandati, le nostre tempeste dello spirito, ma sopratutto con un'altro piccolo pezzo di umiltà che ci permette di alzare con onestà lo sguardo verso il rispetto che i nostri occhi tanto cercano..
Una storia senza cima ne gradi ma che forse andava raccontata perchè intensa e voluta.
Per un attimo facciamo finta di non essere nessuno quello che resta è solo il raccolto dei sensi che nutrono la nosta giornata a volte aspra a volte meravigliosa a volte entambe le cose come oggi...
Poi forse emerge qualcosa...ma ognuno ne trae ciò che meglio crede.
Grazie ad Alessia che oggi ha imparato un pezzettino in più di montagna...vera...
visto che ti ho portato giù nonostante tutto?!
Il resto è li...nel vento...

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