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Sponda Vaga, 02/02/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Sponda Vaga |
Regione | Lombardia |
Partenza | Lizzola (BG) (1285 m) |
Quota arrivo | 2071 m |
Dislivello | 840 m |
Difficoltà | MS+ |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Accettabili |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Oggi scegliamo una escursione con gli sci che ci permetta di non fare troppa strada e neanche eccessivamente fatica, ma trovandoci in un inverno finora un po’ avaro di precipitazioni nevose, la cosa non è poi così semplice. Alla fine la scelta ricade su l’usato abbastanza sicuro, che nel nostro caso è ben rappresentato dal Monte Sponda Vaga, modesta elevazione sopra le piste di Lizzola.
Alla partenza per il sentiero che sale nella Valle dell'Asta, le condizioni di innevamento sono un po’ peggiori di quanto preventivato. Pensavamo infatti di partire sci ai piedi, invece ci tocca un portage di circa 10 minuti nel bosco su sentiero peraltro piuttosto ghiacciato. Sbucati dalla vegetazione, l’innevamento si fa invece regolare e ci permette di salire senza problemi dovuti all’innevamento. Passato il solito breve ma esposto traverso posto a circa metà della salita, ci alziamo di quota fino ad arrivare nella parte alta della Valle dell’Asta. Qui voltiamo a destra salendo su un pendio abbastanza ripido e in parte duro. Con attenzione effettuiamo diverse svolte, alcune leggermente esposte, fino a raggiungere una zona più semplice da percorrere. Continuiamo fino a raggiungere le piste, dopodiché ci portiamo nei pressi dell’arrivo della seggiovia della Pista del Sole. Qui, voltiamo decisamente a destra e percorso il breve tratto di cresta, raggiungiamo la cima dello Sponda Vaga. Cambiato l’assetto, ci riportiamo all’arrivo della seggiovia e da lì prendiamo il breve tratto di pista che conduce al Rifugio Mirtillo, dopodiché imbocchiamo le piste vere e proprie, oggi in ottime condizioni fino al Rifugio Campel. Da lì in giù, considerando che noi dobbiamo portarci nella parte alta del paese e non al piazzale degli impianti, la discesa si fa subito più complicata e poco dopo avere imboccato la deviazione della pista di rientro posta a destra di essa, siamo costretti a togliere gli sci per percorrere l’ultimo tratto a piedi, vista la mancanza di neve. Chiudiamo così questa escursione abbastanza semplice che, anche se non in perfette condizioni, è sempre meritevole. Foto 1: parte alta della Valle dell'Asta Foto 2: all'inizio della salita dell'ultimo tratto Foto 3: dalla vetta |
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