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Traversata Sfinge-Ligoncio, 19/06/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | ucamosciomoscio |
Regione | Lombardia |
Partenza | Bagni di Masino (1150m) |
Quota attacco | 2600 m |
Quota arrivo | 3032 m |
Dislivello | 450 m |
Difficoltà | AD+ / IV+ ( III obbl. ) |
Esposizione | Nord-Est |
Rifugio di appoggio | Rifugio Omio |
Attrezzatura consigliata | Corda semplice 50m set di dadi e friends fettucce una piccozza ad inizio stagione |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Partiti dai Bagni di Masino alle 5.30 abbiamo prima superato il classico spigolo Fiorelli alla Sfinge proseguendo quindi per la cresta del Ligoncio.
Dalla vetta della Sfinge lato Codera seguire una facile ma espostissima cengetta sino ad una forcelletta con ancoraggio per doppia. Calarsi lato Bagni per una decina di metri, seguire quindi appena sotto il filo di cresta un sistema di esili cenge che depositano alla massima depressione tra le due vetta (2°- 3° qualche spit). Affrontare il primo salto di cresta leggermente sul versante Bagni per lame e canaletti erbosi raggiungendo lo sbocco del canalone proveniente dalla Val Codera (2°- 3°). Scendere brevemente per un canale lato Bagni sino ad un evidente diedro camino in roccia pessima che riporta verso il filo, seguirlo traversando al suo termine ove più evidente, portandosi ai piedi del secondo e più imponente risalto (3°- 4° 1 spit di sosta ). Traversare verso sn doppiando un diedro 1 ch. continuare per cengia evidente 2 spit sino a quando si riesce a riprendere la salita diretta per placche e lame puntando nuovamente al filo di cresta ( 2°-3° 1 pass. 4°, il risalto è sicuramente superabile più direttamente ma necessita di friends grossi). Un ultima lunghezza per lame e placche deposita sulla cima del tratto più ripido della cresta dove cessano le vere difficoltà ( 2°- 3° ). Superare ora il nevai della "placca di ghiaccio " (ganda con detrito in stagione avanzata ) sino ad incrociare la via comune dei Bagni sotto il castello sommitale e per questa raggiungere la vetta. La discesa l'abbiamo compiuta seguendo la prima parte della via normale della val dei Ratti, traversando poi verso est su gande e nevai ricollegandoci al sentiero del passo della Vedretta scavalcato il quale per nevai e magri pascoli si giunge al rifugio Omio. Lunga e bellissima cavalcata che offre scorci panoramici di prim ordine sulle montagne del Masino e valli Ratti - Codera |
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