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   Tre confini, Gleno, Tre confini e Sasna , 14/04/2016
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Onicer  mmalanc      
Gita  Tre confini, Gleno, Tre confini e Sasna
Regione  Lombardia
Partenza  Lizzola  (1300 m)
Quota arrivo  2882 m
Dislivello  2900 m
Difficoltà  OSA
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Gita infrasettimanale: parto alle 5:30 da lizzola con un cielo tutto sommato che regge. Le temperature non sono proprio basse (parto a +5C) e si portano gli sci fino a quota 1600. Ma perché ho messo condizioni ottime? La neve che ho trovato è stata fantastica ed ha ripagato lo spallaggio.
Da 1600 la neve regge bene soprattutto per il fatto che spira un'aria fresca e sorpresa delle sorprese la notte ha portato una nuova nevicata a partire da 1900 mt: in quota si arriva a quasi 10 cm. Quindi anche oggi mi son divertito a battere traccia: ma il tutto è ricompensato da discese stupende.
Dal Tre Confini scendo verso la vedretta del Trobbio a 2400 ripello con l'idea di andare al Trobbio, ma all'improvviso cambio idea e mi dirigo verso il Gleno. La salita è tutta su neve fresca farinosa appoggiata ad un fondo duro. Dal passo di Gleno decido di proseguire sci in spalla fino in vetta. Parto 5 metri sotto la croce e scendo con gli sci un pezzo del versante nord diretto sul ghiacciaio alto. Neve compatta (il vento su questo lato esposto ha già fatto pulizia) e poi mi rimetto nella classica discesa dal passo. Neve fantastica.
A 2650 ripeto per risalire verso il trobbio, ma il tempo è come al solito tiranno per cui mi accontento di una cima intermedia tra Trobbio e Gleno (2791 mt) con pendenza sostenuta. Discesa senza parole.
Da 2400 ripeto e risalgo verso i Tre Confini dalla stessa parte della discesa precedente (tra Recastello e Tre confini).
Dalla vetta sciita super su neve che non ha cambiato condizioni dal mattino (il cielo sulla zona è stato coperto e fresco, contro il sole che c'era verso il Torena, Diavolo della Malgina e Coca.
Dalle baite di Sasna solita ripellata defaticante verso il Sasna: la neve è ancora presente per quasi tutta la discesa dal Sasna (solo un solo punto di poche decine di metri senza neve).
Deiste su neve trasformata e mai pesante (molto veloce direi).
Per scendere il più possible mi infilo per gli stretti canali dei torrenti che scendono sopra le Piane e in qualche modo arrivo a quota 1450, da dove metto in spalle gli sci e mi avventuro nel bosco (risalendolo leggermente visto che ero all'interno di un imbuto creato dal torrente).
Alla fine arrivo alla macchina poco prima delle 13:00, veramente soddisfatto delle neve e della giornata.

Sviluppo circa 26Km, per una gita totalmente in solitaria.
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