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Piz St Gian , 14/03/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | sci..miot |
Gita | Piz St Gian |
Regione | Svizzera |
Partenza | St. Moritz Bad (1770 m) |
Quota arrivo | 3134 m |
Dislivello | 1350 m |
Difficoltà | BS |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord-Ovest |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Ventata |
Altra neve | Ventata |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | “Vedere il levriero nudo che si cambiava al parcheggio del Bennet alle 5 del mattino, non è stato un bello spettacolo” cosi esordisce il Toro all’incontro ad Acquaseria..
Si parte direzione “top of the world” come si pubblicizza St Moritz, meta il Piz San Gian, speranzosi di una buona sciata e in un occhiata di sole. Scesi dalla macchina siamo già contenti di costatare che il levriero abbia sci, le pelli e i bastoncini, dato che giacca e altri accessori li ha semplicemente dimenticati in giro nei suoi randagismi notturni Si parte dal parcheggio di fronte alla funivia del Signal SMBB, il sentiero segnato dai paletti viola direzione (SO) per munt st Gian (vicino al lago Hahnensee). In breve raggiungiamo una pista che scende dal Murtel-Cortvatsch e dato che non c’è nessuno la risaliamo per un pezzo. Quando davanti a noi scorgiamo i due canali paralleli che scendono dalla ex-vedretta del St.Gian abbandoniamo le piste per intraprendere la retta via che sale a sx.. intanto il percorso diventa via via più ripido e interessante. Il Lev dopo aver bruciato nello sprint iniziale gli zuccheri dell’ultimo mojito bevuto solo qualche ora prima, tira fuori già la lingua… Il toro è anch’esso mansueto (mi sa che sta ruminando i pizzoccheri dei giorni scorsi), cosi un poco in solitudine mi allontano sulla vecchia traccia ventata che sale sul dosso (a dx) dell’evidente canale. La neve a volte e portante a volte da battere (anche qui il vento non è mancato) ma il tutto sembra abbastanza sicuro. Il sole in questa stagione qui in mezzo non fa ancora capolino e per incontrarlo bisogna salire fino al primo colle; quando ci arrivo sono felice anche per la magnifica vista che si gode sulla valle. Mi accorgo che da un dosso mi guarda immobile un camoscio, mi sembra perplesso forse sentirà il profumo del thé al ginseng che sto sorseggiando in attesa dei due compari... mah ? Poi in due salti sparisce, lui non ha bisogno degli assi da neve… Il momento bucolico viene interrotto da un elicottero che sale dalla valle, purtroppo non sarà il solo durante la giornata… altro che “ruhe zone” per gli animali, a tratti mi sembra Saigon nel 1972 in ‘Apocalypse now’.. Dal colle si continua per il vallone che si apre verso sx (rispetto alla vetta), qui il terreno si addolcisce un po’, ma non per molto.. poi si punta subito un evidente canalino che scende dalla spalla e che si evita uscendo alla sua destra con un po di fatica. Siamo sull’ultima facile cresta ( si può evitare stando a sx nella valle) e velocemente saliamo in vetta. Beh da qui la vista meravigliosa sul gruppo del Bernina ci fa cadere in uno stato di contemplazione catartico arricchito pero’ da noccioline e cioccolato.. “Toro fatti portare su una bottiglia di champagne dal Giampi che sta salendo a fare eliski.. “ Chi non viene al Surlej non gioca! senza il Surlej non è valido! chi arriva prima alla quota in mezzo vince… !! le ho provate tutte, ma il Lev da buon segugio rimane sdraiato sulla pancia e il toro muggisce con occhio languido.. Niente ! si torna da dove siam venuti!.. non siete più miei amici, gnec ..gnec! Calzati gli assi, si va a caccia di polvere, ma oggi non possiamo contare sul fiuto del Lev e allora è il Cavallo fritto che va in ispezione… Il freddo ha mantenuto buona la parte alta, una discreta farina ci fa ballare un bel valzer.. Sotto il colle si passa da tratti di neve compatta e lisciata dal vento dove le lame cantano, a tratti di farina ventata dove la goduria ci fa fare qualche urletto… Hoka Hey … !! “Dai Toro allora hai capito eh.. sul canale devi attaccare, non tenere senno addio al tempo intermedio…!”… Il toro gira, gira anche bene ma non molla giu’ gli sci a valle porca miseria..!. allora ci pensa il Lev che in 100 mt di canale riesce a fare ben 3 curve.. un record per lui! Velocemente siamo nei pressi delle piste, “Lev mi raccomando non fare la pipi’ sui paletti, Toro lascia in pace le turiste russe..:” Gli ultimi minuti di discesa sono un dentro e fuori dalle pista, tra saltini e scodinzoli prima della ruzzata finale sulla pista di fondo che sbuca all’hotel Kempinski Intorno ad una birra al chiosco di Piuro il Toro fantastica già su monte bianco e dintorni, il Lev dorme con gli occhia aperti, io ripenso alle nostre scie lasciate oggi lassù , tutte belle, tutte particolari, un piccolo segno delle nostre gioie personali, paure, entusiasmi e limiti… un saluto e un grazie ai monti ! |
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