|
dal Tresero al San Matteo, 01/07/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | caluc |
Regione | Lombardia |
Partenza | passo Gavia- rif. Berni (2550 m) |
Quota attacco | 2550 m |
Quota arrivo | 3678 m |
Dislivello della via | 1400 m |
Difficoltà | PD ( pendenza 40° / I in roccia ) |
Esposizione in salita | Varia |
Rifugio di appoggio | rifugio Berni, bivacco Seveso |
Attrezzatura consigliata | normale da ghiacciaio |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Mi avvio con Bolso verso il bivacco Seveso a 3400 mt dove passiamo una notte travagliata... già dai 3000 metri Bolso è in evidente stato confusionale e si autoconvince di essere un soldato austriaco (vedi foto).
Fin qui facile salita su rammolliti nevai. Dal bivacco im breve raggiungiamo il pizzo Tresero e da qui percorriamo la bella cresta che passando dalla Punta Pedranzini e dalla cima Dosegù giunge sull' autostrada che con le attuali condizioni permette una facile salita al san Matteo. Ieri inutili persino i ramponi! Per tutta la cresta Bolso mi chiama -generale- e ogni volta che lo raggiungo si mette sull'attenti, nel canalino intona -signore delle cime-. Povero Bolso, il suo disturbo comporta il fatto che si immedesimi sempre nell'ambiente che lo circonda. Non andate al cinema con Bolso. |
Report visto | 2515 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |