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Gran Zebrù, 25/04/2014 | Tweet |
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Onicer | GIO64
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Gita | Gran Zebrù |
Regione | Lombardia |
Partenza | Parcheggio dei Forni (2150 m) |
Quota arrivo | 3852 m |
Dislivello | 1800 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Esposizione in discesa | Sud-Est |
Itinerari collegati | nessuno |
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Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Dopo diverso tempo ritorno su questa "grandiosa" montagna; è da qualche anno che Manu la Bionda aveva il desiderio di salire questa vetta, purtroppo il suo tardivo "innamoramento" per i monti non gli aveva dato modo di realizzare questo suo desiderio.
Ieri sera la raggiungo dopo il lavoro in Valfurva ( visto che la signora con la chiusura delle scuole per le vacanze Pasquale si sta facendo 10 giorni relax ) e alle 22.00 le dico di preparare lo zaino che è il giorno del Gran Zebrù. Oggi partiamo alle 6,15 dal parcheggio dei Forni spallando gli sci per circa 15 minuti seguendo il sentiero invernale; la giornata si preannuncia bella e con assenza di vento. Con tutta calma su neve ben portante raggiungiamo prima il Rifugio Pizzini e poi l'inizio del canale del Collo di Bottiglia. Qui si cambia assetto,con ramponi ai piedi e sci nel sacco, raggiungiamo velocemente il colle e poi su buona traccia risaliamo tutta la pala finale fino alla breve cresta ben pedonata che ci deposita in vetta. Come sempre gran panorama, e con l' assenza del vento si sta da Dio. Partenza dalla croce di vetta con sci ai piedi, primi metri in "derapata" su neve a tratti ghiacciata con qualche sasso affiorante, poi quando il pendio si apre gran sciata su neve smollata al punto giusto fino al collo di Bottiglia. Per la discesa del canalino ( per via della neve mossa)è d'obbligo una sciata saltata; poi di nuovo neve trasformata e liscia fino al rifugio.Veloce rientro al parcheggio per la stradina. Chiaramente tutti i percorsi sono tracciati, oggi son saliti anche al Pasquale dal canale Nord/ovest, con uscita a sx per via del solito ghiaccio vivo affiorante. Per i percorsi rivolti a nord si parte ancora con gli sci ai piedi dal parcheggio. Un saluto a Carlo trovato in cima e di nuovo grazie per la birra al Pizzini. Partecipanti io e la Bionda F1: il Re F2: in cresta F3: In cima PS mi giunge voce che in tutto il bacino dei Forni tutti avevano ai piedi gli "assi" tranne uno "sfigato" che girava con ciaspole, vero Grigna? |
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Immagini | ![]() ![]() ![]() |
Fotoreport | |
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