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Spigolo dei Bergamaschi - Zucco Pesciola, 12/06/2010 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | k2 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Funivia di Barzio (800m) |
Quota attacco | 1800 m |
Quota arrivo | 1950 m |
Dislivello | 150 m |
Difficoltà | AD / IV+ ( IV+ obbl. ) |
Esposizione | Nord |
Rifugio di appoggio | Rifugio Lecco |
Attrezzatura consigliata | normale da alpinismo (10/12 rinvii) + cordini e friends/dadi piccoli per integrare |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Io e Nello, unici superstiti liberi, in un sabato ebbro di impegni per tutti, decidiamo di andare ai Piani di Bobbio per salire lo Spigolo dei Bergamaschi (almeno così riporta la dicitura all'attacco) e la limitrofa Bramani-Fasana, entrambe sul versante nord dello Zucco Pesciola.
Dalla scarna presenza di auto alla partenza della cabinovia e dalla moltitudine di vuoto che ci ha accolti ai Piani, ci rendiamo conto di essere stati tra i pochi ad avere avuto questa bella idea e ne siamo felici. Il meteo sembra non decidersi se tenere o scaricare... per adesso sta lì e ci lascia tranquilli nel cammino tra il Rifugio Lecco e l'attacco delle vie. In pochi minuti arriviamo in loco e notiamo la presenza di altre cordate già pronte a salire. Per scrupolo chiedo se sia l'attacco della bergamaschi e, contro ogni previsione, ricevo sia la risposta negativa (stavano salendo la Bramani-Fasana) che la spiegazione di dove sia l'attacco della nostra meta... a tre metri, girato l'angolo.... tra la neve accumulata e la parete notiamo uno spazio di 60 cm e il resinato della sosta.... ok, ci siamo. Vista la mia scarsa propensione ad andare da primo (neanche nel trenino di capodanno ho mai fatto il locomotore) lascio che sia Nello a condurre le danze e ad approcciare l'umidità della roccia. I primi metri sono freddi e umidi al punto giusto così, già dopo poco, non sentiamo più le mani.... cominciamo bene, penso. Per fortuna la sensazione dura poco e le dita si scaldano... Non mi dilungo sulle caratteristiche della via, se non un breve accenno sul terzo tiro.... quello del primo camino. E' un camino nel quale bisogna entrare e, dopo pochi metri, uscire salendo in opposizione .... non banale. Se si cerca bene, c'è tutto ... o quasi. Usciti dalla via, al termine del quarto tiro, il primo tuono e alcune gocce ci hanno stimolato a cambiare programmi .... non più discesa e seconda via, ma salita sugli ultimi due tiri della Cresta Ongania e discesa per sentiero lato Piani di Artavaggio.... il secondo tuono ha funto da viagra per una rapida predisposizione della prima doppia e discesa a valle, verso la torta di mele (fantastica!) del Rifugio Lecco... Purtroppo, per evitare il rischio di impigliare le corde, abbiamo dovuto calarci con quattro doppie .... con rilevante perdita di tempo, soprattutto per il fatto che la funivia non avrebbe aspettato i nostri due eroi... In ogni caso, come dice il saggio, tutto è bene ciò che finisce bene e l'ultimo chiuda la porta....su questa ennesima bella scampagnata. Alla prossima Foto 1: l'attacco Foto 2: la via di salita Foto 3: io nel camino |
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