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Passo di Coca, 12/03/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | fabio62 |
Gita | Passo di Coca |
Regione | Lombardia |
Partenza | Centrale Armisa (1040 m) |
Quota arrivo | 2645 m |
Dislivello | 2000 m |
Difficoltà | OS |
Esposizione in salita | Nord |
Esposizione in discesa | Nord |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Marcia |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Il Rodes strada facendo diventa il passo di Coca ingolositi dal report di ieri.
Gita stupenda, una delle più belle di sempre non solo delle orobie, che nella parte centrale si svolge su pendii ripidi, in un ambiente severo e isolato. In salita conviene tenere il fondovalle per evitare di arrivare alti a sinistra salendo (verso il Druet) e dover ridiscendere causa traverso ghiacciato (perso 250 m di disl.) Traccia di salita presente ma spesso ricoperta da neve trasportata dal vento, quindi grip scarso delle pelli e un po' di fatica in più. In basso enormi valanghe da attraversare e dopo il bivacco Resnati la pendenza si fa sostenuta fino al pianoro sommitale (rampanti utili ma non indispensabili). Per i primi, 3 ore nette di salita, con ridiscesa e ripellata in attesa dei compagni (e per arrivare a 2000 m di dislivello). In discesa splendida neve polverosa in ambiente molto bello, con alcuni punti ventati, sul fondovalle neve marcia e attraversamento di alcune grosse valanghe. Dal bosco ravanatina per risalire a incrociare la strada giusto perché non era abbastanza quello già fatto. Io, Angelo accademico, Stefano, Bruno e Raffaele sull'itinerario oltre agli amici di Valmadrera che saluto, ormai li incontro senza nemmeno metterci d'accordo. |
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