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   Rifugio Capanna 2000, 14/02/2014
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Onicer  Pierpaolo      
Gita  Rifugio Capanna 2000
Regione  Lombardia
Partenza  Zambla loc. Plassa (BG)  (1150 m)
Quota arrivo  1960 m
Dislivello  820 m
Difficoltà  MS+
Esposizione in salita  Sud
Esposizione in discesa  Sud
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Crostosa
Altra neve  Ventata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Accettabili
Valutazione itinerario  Buono
Commento Storia di una Capanna 2000 raggiunta in tempi biblici. Dopo l’ultima uscita scialpinistica in cui avevo lottato duramente con lo zoccolo sotto le pelli mi ero ripromesso di prendere al più presto le dovute misure perché l’odioso inconveniente non si ripresentasse più, quantomeno in quelle proporzioni. “Metti la sciolina sotto le pelli”, mi era stato detto all’unanimità. E così, mi presento a una nuova scialpinistica… ancora privo della miracolosa sostanza. Impegni, circostanze varie e la decisione all’ultimo minuto di andare oggi per monti fanno si che non sia riuscito ad accaparrarmela. Affidiamoci alla provvidenza, insomma. Che non ci è per nulla di aiuto, visto che messi gli sci in zona camping (si parte un paio di tornanti prima della Plassa per strada sbarrata poco prima del canale a rischio valanghe che scende dal Grem) nel primo tratto del percorso il connubio fra neve inumidita dal sole e quella più gelata dove si transita all’ombra degli alberi crea un mix letale affinché si formi qualcosa che andrebbe definito ben oltre uno zoccolo… Saliamo dunque a rilento e quando la situazione si fa insostenibile al punto di diventare alti come Vatussi o di avanzare come fossimo sui trampoli, togliamo temporaneamente gli sci per eliminare la massa nevosa che inutilmente ci trasciniamo su. In un valzer di frequenti togli e metti, perché non ci arrendiamo all’idea di dovercela fare a piedi visto che sprofondando sarebbe pure peggio, piano piano sbuchiamo al Piancansaccio, seguendo le tracce di altri scialpinisti che oggi hanno optato per una linea di salita più diretta, piuttosto che seguire la strada. Sudando sette camicie, o meglio magliette in poliestere nel nostro caso, compare finalmente la Capanna 2000 (chiusa) che raggiungiamo non prima di essere stati asfaltati, superati sarebbe riduttivo, da uno scialpinista in tenuta da gara che fila invece liscio come l’olio. Giusto per comprendere meglio quanto siamo lenti oggi. Ormai è fatta però, adesso è tempo del meritato riposo, dopo le fatiche per giungere fin qui. Dopo esserci rifocillati e avere ammirato lo splendido panorama, iniziamo la discesa. La sciata non è proprio il massimo della vita. L’azione del sole è stata solo parziale e per lunghi tratti i pendii sono infatti composti da neve in parte ventata e in parte un po’ crostosa che la rende imprevedibile. Scendiamo perciò con una certa attenzione fino a riprendere la strada a quota 1600 metri. Da qui in giù acceleriamo un pochino, anche se lo spazio di “manovra” è limitato spesso a un binario creato dai passaggi di ciaspolatori e scialpinisti, fino a fare ritorno alla Plassa. Nonostante le difficoltà, al termine anche di questa uscita ciò che ci rimane dentro è solamente contentezza e appagamento. Potenza della montagna e della sua atmosfera mozzafiato, oggi in tutti i sensi!

Foto 1: palazzi di neve in salita
Foto 2: Il Pizzo in veste abbondantemente bianca
Foto 3: Capanna 2000
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