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   Vallaccia corta, 02/06/2013
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Onicer  4su13      
Gita  Vallaccia corta
Regione  Lombardia
Partenza  ss301 del Foscagno  (2170 m)
Quota arrivo  2980 m
Dislivello  810 m
Difficoltà  MS+
Esposizione in salita  Nord-Est
Esposizione in discesa  Nord-Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Crostosa
Altra neve  Variabile
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Mediocri
Valutazione itinerario  Buono
Commento - velocisti.. -

sci ai piedi dopo 5' di spallaggio, neve marcia non rigelata, poi crostosa, ben trasformata solo sopra i 2800 m; discesa divertente i primi 200 m, poi crostaccia non portante fino a 2450 m e marciotta ma sciabile fino alla macchina.

- ..e scalatori -
Doveva essere la Valle dei Vitelli, ma il cielo plumbeo e la vista degli 800 e più ciclisti che puntavano allo Stelvio ha avuto più effetto dei 300 spartani alle termopili...rapido cambio di meta, lasciamo i 14° di Bormio (alle 7.15) e si va alla Vallaccia Corta del Foscagno. Dopo un brevissimo spallaggio di qualche minuto, scopriamo - immergendoci per un paio di spanne in neve marcia - che in nottata non ha rigelato; in compenso c'è un venticello al limite dell'importuno che ci spinge verso monte. L'entusiasmo non è alle stelle, e per alcuni il morale resta sotto la crosta che inizia a rivestire la neve degli ultimi giorni mentre prendiamo quota ; la scarsa visibilità e le nuvole nere che si vedono sulla valle del Braulio non contribuiscono a migliorare la situazione. Ma è ancora presto per andare a pranzo a Trepalle, e quindi non ci resta altro da fare che proseguire, fino a mettere gli sci - sopra quota 2800 m - sulla neve trasformata primaverile che quest'anno si fa un po' pregare per farsi trovare. Raggiunta la sella in cima alla valle, deviamo brevemente verso il crinale che ci porterebbe al Monte Forcellina, ma la neve dura sul ripido fianco Sud-Ovest e la "bella" cornice su quello Nord-Est (nonchè la quasi assenza di un qualsiasi panorama...) aiutano il vento a spazzare via molto facilmente il tenue proposito di raggiungere la cima. Via le pelli, ci facciamo entusiasmare troppo presto dai primi 200 m di discesa, finchè la crosta non portante ci riporta prepotentemente alla realtà: per oggi niente bella sciata. Perdiamo quota faticosamente e lentamente, tra cadute (soprattutto mie...ho perso il conto!) e imprecazioni, lottando con nevaccia crostosa che si sfonda irregolarmente quando meno te l'aspetti e una luce che non fa capire da che parte sia la discesa e da che parte la salita - la peggior neve dell'anno! Talmente brutta che la neve marcia che ritroviamo sotto i 2450 m ci sembra il paradiso, e riusciamo anche a scazzuolare (oggi di pennellate non se ne parla...) qualche serpentina nel pastone bianco-marroncino fino a raggiungere il parcheggio.

foto 1: tutti in fila :)
foto 2: meglio guardare il cielo davanti o indietro? scelta difficile...
foto 2: dietrofront e giù in discesa...sognando la neve marcia!
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