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Strasskopf, 30/12/2018 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Strasskopf |
Regione | Austria |
Partenza | Penzelberg, Lienz (AUT) (1390 m) |
Quota arrivo | 2401 m |
Dislivello | 1150 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Winklerner Hutte |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo + ciaspole |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Accettabili |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Prima escursione di questa trasferta austriaca di fine anno nei pressi delle Dolomiti di Lienz, accompagnata da una nevicata fin dalla partenza. Sono proprio le condizioni meteorologiche non buone a farci orientare su un percorso non troppo impegnativo, sebbene la salita non sia comunque una passeggiata. La meta è così lo Strasskopf, una montagna che in teoria dovrebbe essere molto panoramica, ma che oggi difficilmente lo sarà.
Parcheggiata l’auto dinnanzi a una chiesetta in località Penzelberg, prendiamo un sentiero che sale deciso attraverso il bosco e taglia in più punti la strada, anch’essa innevata, diretta alla Winklerner Hutte. Raggiunto il Rifugio, pieghiamo verso destra salendo inizialmente in modo meno deciso, fino a portarci sotto l’ampio pendio che scende dalla vetta della montagna che vorremmo raggiungere, ancora abbastanza lontana. Il percorso si inclina strada facendo e in alcuni punti è piuttosto ripido. Continuiamo l’ascesa sempre sotto la nevicata e con visibilità scarsa, fino al punto in cui lo spessore del manto nevoso ci consiglia di calzare le ciaspole. Una volta calzate, saliamo orientandoci sia con il GPS che tramite qualche sparuto paletto indicatore, in modo da non perdere la retta via nel “mare bianco”. Giungiamo così in vetta in un ambiente reso selvaggio anche dal meteo, suggestivo anche se oggi poco panoramico. La sosta in cima non può che essere breve, e girati i tacchi ripercorriamo nella prima parte della discesa la stessa via di salita, in modo abbastanza veloce e divertente. Ritornati nei pressi del rifugio Winklerner le condizioni meteo gradualmente migliorano, così come la visibilità. A questo punto prendiamo la decisione di fare un giro più ampio per ritornare, in modo da non percorrere interamente la via di salita. La decisione in realtà non si rivela azzeccata, perché siamo costretti a tagliare nei boschi e per ripidi prati, allo scopo di andare a prendere una strada secondaria che in molti punti è peraltro ghiacciata e insidiosa. Questa strada ci deposita peraltro più in basso del nostro punto di partenza e alla fine ci tocca anche un tratto di risalita per tornare all’auto. Alla fine chiudiamo l’escursione un po’ stanchi ma comunque soddisfatti. Le condizioni meteo, sebbene avverse, hanno infatti contribuito a rendere l’ambiente incantevole. Foto 1 e 2: vetta Foto 3: panorama dopo le prime schiarite nei pressi della Winklerner Hutte |
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