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Pizzo Pianezza, 06/06/2007 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Renato |
Gita | Pizzo Pianezza |
Regione | Lombardia |
Partenza | Pianezza (1265 m) |
Quota arrivo | 2046 m |
Dislivello | 820 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Baita Napoleù |
Attrezzatura consigliata | Escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Da Pianezza prendiamo il 411 per la diga del Gleno. Il cielo minaccia acqua ma proseguiamo sul sentiero completamente rifatto ed ora decisamente turistico. Ma è anche giusto, perchè tutti possano salire alla diga e meditare sulla disgrazia del 1-12-1923.
Arrivati all'inizio del tracciolino che conduce al Gleno, prendiamo il sentiero con frecce per l'Osservatorio Pagarulì e baita Napoleù. Arrivati a quota 1600 il sentiero si divide, saliamo all'osservatorio ma la giornata bigia ci fa vedere ben poco. Riscendiamo al bivio e saliamo alla baita quotata 1680. Il sentiero finisce ma sul retro alcune tracce proseguono ripide nel bosco, si perdono, a volte si intuiscono fino alla fine della vegetazione. Oltre si sale a naso (la croce di vetta si vede solo alla fine) per ripidi pendii erbosi resi insidiosi dalla pioggia di ieri. Giunti alla croce (foto 1) si vede in basso il laghetto del Gleno (foto 2) e la valle omonima (foto 3), oltre solo nuvole. In discesa torniamo al tracciolino e raggiungiamo i resti della diga per scendere poi a Bueggio col 410. Con una macchina lasciata in mattinata, recuperiamo le altre a Pianezza. E siamo fortunati, solo ora comincia a piovere. Partecipanti: Renato, Angelo, Battista, Titta, Agnese, Valentina, Lucia. |
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