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   Cima di Savoretta, 05/04/2009
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Onicer  ALE   
Gita  Cima di Savoretta
Regione  Lombardia
Partenza  Parcheggio della Fontanaccia  (1510 m)
Quota arrivo  3053 m
Dislivello  1700 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Rifugio la Baita in Val di Rezzalo (mt.1870)
Attrezzatura consigliata  Ciaspole, ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Siamo partiti alle h.7.40 dal parcheggio della Fontanaccia (mt.1510) e abbiamo cominciato a risalire la lunga Val di Rezzalo lungo la comoda mulattiera passando vari agglomerati di baite; in ca.45 min. siamo giunti alla chiesetta di San Bernardo (mt.1866) da cui comincia un lungo pianone un po’ monotono da percorrere (soprattutto in discesa con la neve che aveva remollato…). Al termine del pianone , oltrepassato il torrente Rezzalasco tramite un ponticello, abbiamo cominciato a salire piu’ decisamente e dopo un tratto ripido siamo arrivati alle baite di Clevaccio (mt.2127).
Da qui abbiamo abbandonato la Val di Rezzalo (essa prosegue ampia in direzione NE verso il Passo dell’ Alpe (mt.2463) per deviare in direzione S verso la Vedretta di Savoretta. Purtroppo il tempo a questo punto si e’ decisamente guastato e la visibilita’ si e’ ridotta al minimo (eppure le previsioni in questa zona davano poco nuvoloso!) e cio’ ci ha fatto sbagliare strada: ci siamo inoltrati in una valletta parallela mantenendoci tutto sulla dx. (salendo) e ci siamo accorti dell’errore solo quando siamo giunti alla selletta posta a SW del Monte dei Poltron (mt.2666); abbiamo cosi’ dovuto ridiscendere ca.200 mt. di dislivello sulle ns. tracce per imboccare poi la giusta direzione lungo il ghiacciaio di Savoretta. La salita del ghiacciaio non ha presentato particolari problemi (a parte il fatto che aveva cominciato a nevicare intensamente) sino a quota mt.2950; da qui uno stretto e ripido canale di ca.50 mt. ci ha condotto al pianoro sottostante la cima e in altri 10 min. alla cima vera e propria. Tempo totale impiegato h.4.30 tenendo conto che abbiamo perso ca.1 h. sbagliando strada e che abbiamo fatto 200 mt. in piu’ di dislivello!
Dalla cima visibilita’ nulla; solo quando abbiamo cominciato a scendere si e’ un po’ aperto e siamo almeno riusciti a fare uno foto della vetta.
Lunghissimo ritorno per la via di salita, reso particolarmente difficoltoso dalla scarsa visibilita’ che non permetteva di valutare bene le pendenze. Ottimo firn sul ghiacciaio mentre in basso la neve era diventata decisamente marcia (ma era gia’ primo pomeriggio…)
Nel complesso bellissima gita di notevole sviluppo e dislivello (con l’errore abbiamo fatto ca.1800 mt.) che ci ha permesso di visitare una valle che sino ad ora non avevamo mai visto; purtroppo oggi il tempo non e’ stato clemente e non ci ha consentito di ammirare il panorama dalla cima….sara’ per un’altra volta!

Foto 1: La bellissima chiesetta di San Bernardo
Foto 2: La Cima di Savoretta (nell’unico istante in cui il cielo si e’ aperto)
Foto 3: La lunga discesa per la Vedretta

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