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Monte Ponteranica Orientale, 22/03/2009 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | ALE |
Gita | Monte Ponteranica Orientale |
Regione | Lombardia |
Partenza | Pescegallo (1454 m) |
Quota arrivo | 2378 m |
Dislivello | 1200 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Rifugio Salmurano |
Attrezzatura consigliata | Ciaspole, picozza e ramponi |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Nel gruppo dei Ponteranica la cima Orientale e’ quella piu’ complessa e difficile da raggiungere. Dal versante valtellinese le vie di accesso sono due: a) da Nasoncio percorrendo tutta la lunghissima Val Bomino b) da Pescegallo passando per il Passo del Forcellino.
Per salire a questa cima noi abbiamo deciso per la seconda soluzione in salita e di discendere per la prima. Siamo partiti alle 8.00 da Pescegallo e in ca.40 min. siamo giunti al Lago di Pescegallo (mt. 1865); abbiamo contornato tutto il lago passando dal suo versante W al S e infine tagliando a mezzacosta i ripidi pendii del versante orientale, sino a portarci sotto la verticale del Passo del Forcellino, un’ evidente sella posta sulla cresta N del Pizzo della Nebbia; per ripido pendio su neve dura (ramponi) e con un breve traverso ma piuttosto esposto siamo in breve giunti al Passo (mt.2050). La discesa sul versante opposto del Forcellino (che conduce nell’ alta Val Bomino) rappresenta il tratto piu’ difficile di tutto l’itinerario: e’ un pendio ripidissimo (45°) molto esposto nella parte iniziale sulle rocce sottostanti, che va percorso solo con condizioni di neve perfettamente assestata; l’abbiamo disceso per ca.200 mt. di dislivello, per poi risalire seguendo una buona traccia sino al Passo di Verrobbio (mt. 2026). Da qui abbiamo seguito il lungo vallone in direzione S (qui non c’era piu’ alcuna traccia) sino a portarci nella vasta conca sotto il Ponteranica e il Colombarolo, per poi imboccare un ripido canale sulla dx. (ramponi) che conduce a un balcone sospeso sopra una bastionata rocciosa; seguendolo siamo in breve giunti alla cresta del Ponteranica che va seguita sino in vetta (mt.2378 – ultimo tratto molto esposto). Ore 4.00 da Pescegallo alla cima. Per la discesa abbiamo scelto di percorrere tutta la lunghissima e un po’ monotona Val Bomino, devastata da una incredibile quantita’ di slavine di grandi dimensioni nella parte alta e piccole in quella bassa, che abbiamo dovuto attraversare spesso con non poche difficolta’ (non consigliabile salire da questa valle con le condizioni attuali). Tempo bellissimo (solo un po’ di vento fastidioso al Passo di Verrobbio) con temperatura sufficientemente fredda; neve purtroppo quasi sempre ventata su tutto l’itinerario; incontrato nessuno in tutto il giorno (giungeva solo in lontananza il rumore di motoslitte nei pressi della Ca’ San Marco, ma per fortuna erano davvero molto lontane!). Oggi davvero una grande avventura. Foto 1: Il Monte Ponteranica Orientale Foto 2: Nel vallone sopra il Passo di Verrobbio Foto 3: La cima |
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