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Monte Croce di Muggio, 13/09/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | aldo |
Gita | Monte Croce di Muggio |
Regione | Lombardia |
Partenza | Vendrogno (Bellano - Lecco) (723 m) |
Quota arrivo | 1799 m |
Dislivello | 1076 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | s. Grato e rif, Vittoria (informarsi aperture) |
Attrezzatura consigliata | normale da escursionisno |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Difficoltà: indicata come E, ma i segnavia sono rari, così le strisce rosse su alberi e le gialle sbiadite. E’ necessario senso dell’orientamento e intuito.
Riferimenti di massima: All’ingresso di Vendrogno alla sx c’è un bar tabacchi e sulla dx il ns. parcheggio. Si sale subito a sx del bar, guardandolo, ed appena prima della casa confinante. Poi, in via Per Nocino su muro c’è una freccia metallica per s. Grato (da seguire). Si passa successivamente per l’agriturismo Bon Pra e un poco alla sua dx, su carrareccia, si trova una bacheca con sul retro la mappa e proprio da lì riprende il sentierino che mi porta al rifugio san Grato passando dapprima presso una santella con lumino. Volgendo le spalle al rif. si vede una palina metallica, se ne segue l’indicazione, e si giungerà ad una frazione, ne attraversiamo le casette uscendone sulla dx e solo raggiunta la carrareccia vedremo indicato il loro nome BUSE’. Seguo a sx la carrareccia ed al primo tornante sinistrorso, dietro alla palina con tre frecce riprende il sentierino (con freccia in legno su albero). Si prosegue seguendolo fino ad una nuova frazione ed alla palina che ci indica anche per Alpe Giumello. Si attraversano le case passando per quella degli alpini e vicino ad una specie di cappella con tre archi. Si prosegue sul sentiero fino ad una fontanella con targhetta metallica con scritto A.S.I.M.U.T., ai suoi piedi sul tombino una sbiadita freccia bianca indica il sentiero da prendere che. con lungo tratto tra pietre affioranti, ci porterà ad un abbeveratorio. Quì prendere il sentierino ai piedi di una madonna bianca che si segue fino ad un costolone con labile traccia, e salendolo giungiamo ad una sterrata che porta all’alpe Chiaro (q. 1533). Da qui mi porto all’alpe Giumello a curiosare, poi, per prato ripido costeggio la pinetina fino ad intercettare un sentiero che sale con lunga diagonale sia ad una specie di antecima che alla vetta. E’ importante memorizzare la salita per non finire, scendendo, sulle tracce dei cercatori di funghi. Ambiente e panorami molto belli. |
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