Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Wenglispitz (da Hinterrhein), 02/01/2013
Inserisci report
Onicer  mario-bi      
Gita  Wenglispitz (da Hinterrhein)
Regione  Svizzera
Partenza  Hinterrhein  (1620 m)
Quota arrivo  2841 m
Dislivello  1221 m
Difficoltà  MS
Esposizione in salita  Sud-Est
Esposizione in discesa  Sud-Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Farinosa
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento “Appigli piccoli ma levigati dall'uso” lo trovai qualche tempo fa, in preoccupante intercalare, ero esordiente, su di una relazione, non ricordo se della Cassin al Medale o della normale al Campanile Basso, dove il soggetto era un traverso. Quel ma, accrescitivo di incertezza, difficoltà e ostacolo, mi pesò come un masso, pura preoccupazione, che svanì e ovvio, dopo il passo, dopo la via. Pena del leggere perché allora il salire non era ancora viaggio ed avventura. Così l'ho raccontata e la racconto in car pooling, a tre giovani senza macchia e senza paura che ancora non sanno con chi hanno a che fare e che, oltre ogni ragionevole dubbio, sono io ad accompagnarmi a loro e non loro a me, quando ancora indecisi sull'andare , parlo delle terrazze che adducono, ancora non si sa come, alla parte finale della gita al Piz de la Lumbreida e che, non senza gola e molta libido, avevo mirato e rimirato il giorno prima dalla parte opposta della valle, anche qui e un maestosa ci sta a pennello. Infatti, così e come per noi mai nessuno è ciò che appare, le terrazze viste dall'Uccello (Pizzo Uccello), non è una presa in giro, parevano pur di fronte o quasi, rughe o linee di una montagna, Punta Vignone, più butterata, almeno alla vista, che agibile o accessibile. Quei quattro visti ieri, sembravano salire invero, l'inaccessibile e lì dove il passaggio mi ha richiamato il ma (terrazze piccole ma levigate dall'uso e dalla neve), appesi o sospesi nel vuoto. Tant'è che più noi salivamo, l'enorme, ripida ma accogliente ala dell'Uccello, loro rimpiccioliti come mai, non offrivano certezze e una volta in vetta non ci restava che prendere atto della loro sparizione, e per ben dirlo, uomini e tracce volatilizzati. Ciò che in loro, i ragazzi intendo, avrebbe dovuto generare preoccupazione e riottosità, fa invece scattare una voglia di andarci. Perciò anche se ce li tiro io senza volerlo, lo giuro, perché loro potrebbero anche non sapere ciò che si fanno, ai miei occhi appaiono di certo imberbi ma con una sana voglia di avventura. Il gioco inizia così senz'altro aggiungere ed in anticipo siamo i primi a lasciare il parcheggio così come feci ieri, con lei, Ginevra, per infilarci in quella Val Vignone che ancora non conoscevo né ancora sapevo, figurarsi, che avrei imbucato anche il giorno successivo. Meraviglia delle meraviglie, coincidenza delle coincidenze. Chi ha dubbi che siano loro a regolare la nostra irrisoria esistenza, è meglio che ci rifletta su o un po' su.
(Continua su Pizzo Uccello)
Foto 1: veduta su Chilchahorn
Foto 2: Costolone di salita
Foto 3: Vetta e Chilchahorn
Report visto  2238 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport