Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Monte Aviolo, 14/08/2016
Inserisci report
Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monte Aviolo
Regione  Lombardia
Partenza  Edolo loc. Pozzuolo (BS)  (1560 m)
Quota arrivo  2881 m
Dislivello  1325 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rifugio Malga Stein
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo + caschetto
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Buono
Commento La ricerca di vette lombarde da noi non ancora esplorate continua e ci porta stavolta a tentare la salita sul Monte Aviolo, in Val Camonica. La consapevolezza di un’altra giornata dalle condizioni meteo favorevoli ci viene in aiuto nell’affrontarla senza preoccupazioni legate all’arrivo di pioggia o temporali, cosa non da poco d’estate.
Giunti nell’area picnic in località Pozzuolo, sopra Edolo, ci incamminiamo seguendo le indicazioni che un po’ a sorpresa mostrano un tempo di percorrenza di quattro ore e mezza per raggiungere la cima. Il primo tratto del sentiero si svolge nel bosco, ma salendo di quota la vegetazione tende gradualmente a diradarsi. Il paesaggio al contempo muta così il suo aspetto e senza quasi accorgercene ci troviamo depositati su grandi blocchi di pietra, dinanzi alle pareti di quella che è la nostra meta.
Lo sviluppo in termini di chilometri da percorrere per raggiungere la vetta è relativamente contenuto. Questo però significa che il percorso è sempre piuttosto ripido, considerato il dislivello complessivo che supera i 1000 metri. Complice l’assenza quasi totale di ventilazione unita a un sole che si fa sentire, facciamo perciò fatica a guadagnare quota.
Nel frattempo, durante la salita, incontriamo due simpatiche escursioniste con cui condividiamo l’ascesa, sorpassandoci ripetutamente a vicenda complici le quasi obbligatorie e frequenti soste per tirare un attimo il fiato.
Proseguendo la salita, arriviamo sotto le imponenti bastionate rocciose della montagna. È arrivato a questo punto il momento di indossare il caschetto e di riporre i bastoncini telescopici, visto che da qui in avanti la verticalità impone l’uso delle mani per aiutarsi.
La parte terminale della salita in vetta potrebbe essere suddivisa in tre spezzoni distinti: il primo, abbastanza breve, costa di un cengia e di un canalino con annessa placca da superare con l’aiuto delle catene. Il secondo, di una faticosa salita su pietre priva però di difficoltà tecniche. Il terzo, di un canale roccioso in parte attrezzato con catene, dove sono presenti frequenti passaggi di arrampicata facile. Seguendo fedelmente i bolli bianco rossi è impossibile sbagliare strada. In questo modo, senza perdite di tempo, riusciamo ad arrivare senza problemi in vetta, impiegandoci tre ore a dispetto delle quattro ore e mezza segnalate sul primo cartello, pur mantenendo un passo normale.
Vista la bella giornata, sostiamo un mezz’oretta in cima per godere dell’ottimo panorama. Per tornare ripercorriamo a ritroso la parte terminale della salita, prestando una certa attenzione in discesa lungo i tratti più verticali. Giunti un po’ più in basso della bastonata rocciosa, seguendo le indicazioni scritte su una roccia e poi i bolli bianco rossi, anziché ripercorrere fedelmente l’intero percorso di salita deviamo e ci dirigiamo verso il Rifugio Malga Stain.
Questo sentiero, nella sua prima parte che conduce al Passo Foppa, non è banale perché bisogna camminare a mezza costa su una cengia abbastanza esposta, in parte attrezzata con catena. Una certa attenzione è perciò d’obbligo.
Una volta arrivati al Passo, perdiamo decisamente quota su ripido sentiero erboso in direzione del Rifugio. Anche in questa prima parte di discesa è bene stare attenti, perché può essere facile scivolare sull’erba, specie se umida. Man mano che si scende la ripidezza tende gradualmente a scemare, fino a raggiungere poi il Rifugio.
Pieghiamo ora a destra e su sentiero un po’ noioso facciamo ritorno all’auto, affaticati soprattutto dal caldo ma contenti per un’altra giornata spesa bene in un ambiente montano per lunghi tratti selvaggio e affascinante. Escursione meritevole e da consigliare.

Foto 1: lungo i verticali tratti di salita
Foto 2: vetta
Foto 3: in discesa sulla iniziale placca attrezzata
Report visto  2274 volte
Immagini             

[ Clicca sulla foto per ingrandire ]
Fotoreport