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   Rifugio Pizzini, 19/03/2016
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Rifugio Pizzini
Regione  Lombardia
Partenza  Parcheggio dei Forni, S. Caterina (SO)  (2140 m)
Quota arrivo  2706 m
Dislivello  580 m
Difficoltà  E
Rifugio di appoggio  Rifugio dei Forni
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo + ciaspole
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Partiti con l’intento di fare una tranquilla uscita scialpinistica pomeridiana al Rifugio Pizzini, arriviamo per la prima volta nella nostra vita al “famoso” parcheggio dei Forni, tante volte menzionato negli innumerevoli report letti negli anni passati.
I nostri entusiasmi però ben presto si spengono, quando ci accorgiamo che per una serie sfortunata di malintesi abbiamo incredibilmente dimenticato di portare gli scarponi da scialpinismo di Susanna…
Dopo lo shock durato una decina di minuti decidiamo di andare al Rifugio dei Forni per chiedere se per caso non abbiano un paio di scarponi da donna da prestarci, per tentare di farcela almeno a piedi. Ne rimediamo per fortuna uno da scialpinismo dal sapore vintage, impossibile comunque da montare sugli sci. Sempre meglio che niente, l’importante è riuscire a raggiungere la nostra agognata meta.
Per solidarietà decido di andare anche io a piedi, e così i due pirla dei Forni partono verso il rifugio con gli scarponi da scialpinismo ma senza gli sci, sotto gli occhi incuriositi degli altri escursionisti che incrociamo che ovviamente si chiedono il perché di tale scelta.
La via di salita principale è iper pistata e questo ci permette di non sfondare, riuscendo così a camminare decentemente. Man mano che saliamo siamo sempre più affascinati dall’ambiente circostante che finalmente riusciamo anche noi a vedere dal vivo.
Alzandoci di quota e svoltando a sinistra il rifugio sembra già vicino, ma è solo un’illusione ottica. Di strada ce ne ancora da fare.
Per l’ultimo tratto decidiamo di tenerci un po’ più a sinistra rispetto alla traccia pistata, ma commettiamo un errore perché la progressione è più faticosa, ostacolata da qualche sfondamento.
Un po’ a fatica arriviamo ad ogni modo al Rifugio Pizzini, da cui possiamo godere di una vista spaziale su tutte le cime della zona, complice la bellissima e soleggiata giornata. Dopo qualche minuto passato a pianificare e a fantasticare un’uscita futura sul Cevedale, prendiamo la via del ritorno che inizialmente è agevole e fila via veloce.
Per tentare di cambiare lievemente il percorso a un certo punto, in prossimità dell’incrocio che porta al Ponte del Cedec, teniamo la destra camminando a mezza costa su neve che perdendo quota è sempre più cotta. Sfondiamo perciò quasi ad ogni passo e siamo quindi lenti. Per fortuna non manca molto per tornare al punto di partenza, con pazienza dunque riusciamo a chiudere il nostro giretto.
Un sentito ringraziamento al gestore del Rifugio dei Forni che fornendoci gli scarponi ci ha permesso di compiere l’escursione odierna, che seppur semplice l’avevamo tanto attesa.

Foto 1: particolare con il Gran Zebrù sullo sfondo
Foto 2: parte terminale della salita al Cevedale
Foto 3: Pizzini e Gran Zebrù

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