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| Val Belviso, Cascatone di Val Belviso (integrale) |  |
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| Zona | Lombardia - Orobie | |
| Partenza | Strada per Ponte Frera (1160 m) | |
| Quota attacco | 1320 m | |
| Quota arrivo | 1770 m | |
| Dislivello | 450 m | |
| Difficoltà | 4 / IV | |
| Esposizione in salita | Nord-Est | |
| Rifugio di appoggio | ----- | |
| Attrezzatura consigliata | Normale da cascata (abalakov) | |
| Orario indicativo | 5 - 7 ore | |
| Periodo consigliato | Gennaio - Febbraio | |
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| Descrizione | Si lascia la macchina ad uno slargo sulla destra della strada a quota 1160m, circa 200m a valle di due netti tornanti che la strada compie prima di arrivare alla frazione San Paolo. Si intravedono i salti centrali del flusso.
Salire nel ripido bosco fino alla base della colata, posta in una forra non visibile dal basso (45 min). L1: Salire il primo salto secondo le condizioni fin sotto un tetto strapiombante che sbarra il percorso (45m, S1 su ghiaccio). L2: Uscire dallo strapiombo direttamente da una bella candela oppure aggirandolo sulla sinistra per uno stretto passaggio tra ghiaccio e roccia . Proseguire su terreno più facile fino ad una pianta (55m, S2 su pianta). L3: facile trasferimento fino alla base del bel salto successivo (45m) L4: Superare il bel salto a sinistra dove presenta un salto verticale di una decina di metri e sostare sulla sinistra della colata (50m, S4 su ghiaccio) L5: Proseguire su terreno più appoggiato con un ultimo saltino ripido che porta ad una costruzione artificiale (passaggio coperto della ferrovia Falck) (45m, S5 su struttura artificiale) L6: superare l'enorme e facile salto successivo al centro e poi verso destra ad una pianta (60m, S6 su pianta) L7: altro lungo tiro per uscire dal saltone facile ed entrare nella sezione incassata superiore (55m, S7 su pianta a sin) L8: bel tiro a media pendenza su ghiaccio abbondante (50m, S8 su abete a dx) L9: altro tiro incassato e suggestivo (55m, S9 su ghiaccio) L10: una lunghezza non difficile su terreno ampio a mammelloni (45m, S10 su pianta) Trasferimento camminando fino alla base del grande anfiteatro finale, costituito da una larga colata inizialmente appoggiata con varie possibilità di uscita (a sinistra colata ampia, in centro un bel pilastro ripido, tutto a destra un camino inforrato tappezzato di ghiaccio) L11: facile salita fino alla base di una delle soluzioni di uscita (70m, S11 su ghiaccio) L12: Salto finale molto remunerativo (45m, S12 su betulla) Prevedere dalle 5 alle 7 ore per la salita della sola cascata. Per la discesa conviene armarsi di pazienza e scendere in doppia, prevalentemente su comode piante a tronco rotondo e liscio che non richiedono nemmeno l'uso di cordoni aggiuntivi. Ulteriori doppie eventuali su Abalakov. In alternativa è possibile salire in obliquo verso sinistra fino alla baita Lavazza e da qui in lungo traverso in direzione Sud fino a reperire un ripido bosco che scende direttamente alla frazione San Paolo (terreno impervio, passaggi ripidi da ricercare, veentuali doppia su alberi) a quindi all'auto. |
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| Valutazione itinerario | Ottimo | |
| Commento | Cascatone di lunghezza considerevole se percorso integralmente. Ci sono molti tratti appoggiati e alcuni salti più impegnativi se presi direttamente. L'ambiente è molto appartato e suggestivo.
In qualsiasi momento è possibile abbandonare la salita e calarsi in doppia su alberi e/o Abalakov. In caso di pericolo di valanghe tutta la zona risulta pericolosa per scariche che possono arrivare da molto in alto. Foto 1: primo salto Foto 2: partenza di L4 Foto 3: salto inforrato di L9 |
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| Itinerario visto | 17549 volte | |
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| Immagini |    |
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| Report collegati |
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