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   Doldenhorn, parete N
Zona Svizzera - Vallese
Partenza Kandersteg  (1173 m)
Quota attacco 2950 m
Quota arrivo 3638 m
Dislivello 700 m
Difficoltà D ( pendenza 55° / II in roccia )
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio Fründenhütte (2562 m)
Attrezzatura consigliata Attrezzatura da ghiaccio, qualche protezione veloce ed un paio di ch. da roccia in stagione avanzata o con scarso innevamento.
Orario indicativo Da 2 ore a 5 ore
Periodo consigliato da fine Maggio a fine Giugno e poi in Autunno
Descrizione Accesso stradale:
Da Brig continuare lungo la Valle del Rodano, oltrepassare Visp e dopo una decina di Km abbandonare la strada principale per deviare alla propria destra seguendo le indicazioni per il tunnel del Lötschberg. La strada in poco meno di una decina di Km sale con alcuni tornanti sino al piccolo centro di Goppenstein dove si trova la stazione ferroviaria (215 Km da Milano). Parcheggiare l’auto nell’apposito parcheggio a pagamento (Estate 2008, 4 Fr di tassa per 24 ore). Il treno navetta passeggeri transita ogni ora (informarsi sugli orari presso il sito Internet) ed in circa 10’ di viaggio conduce a Kandersteg (Estate 2008, A/R 19 Fr.).

Accesso al rifugio:
Dalla stazione ferroviaria di Kandersteg (1173 m) seguire le indicazioni per l’Oeschinensee e la Fründenhütte. Attraversare il villaggio e seguire la stradina pedonale che costeggia il corso dell’Öschibach; dopo una prima parte scarsamente inclinata il percorso si fa più ripido e rapidamente conduce al caratteristico Oeschinensee. Questo lago, incastonato tra alte pareti calcaree si è creato in seguito ad un enorme franamento roccioso, che ha interessato i pendii basali del Doldenhorn, ed ha sbarrato il naturale corso del torrente di fondovalle. Appena si raggiunge il lago si devia alla propria destra imboccando il sentierino che conduce alla Fründenhütte (cartelli indicatori). Dopo aver costeggiato il margine meridionale del lago il sentiero sale deciso tra balze rocciose e magri pascoli superando anche alcuni canaloni (neve di valanga ad inizio stagione). Nell’ultimo tratto il sentiero si snoda su strette cenge, parzialmente attrezzate, che permettono di superare una ripida balza rocciosa al culmine della quale si trova, in posizione altamente panoramica, la Fründenhütte (2562 m).

Salita:
Dal rifugio abbassarsi tramite il sentiero al sottostante Fründen Gletscher e mantenendosi a circa 2500 m di quota traversare verso W in direzione della barra rocciosa che costituisce il prolungamento inferiore della cresta N del Doldenhorn. In una quindicina di minuti si raggiunge la base di questa balza rocciosa che si approccia in corrispondenza di una placca rocciosa generalmente attrezzata con una corda fissa. Superare questa placca e poi per tracce e tratti attrezzati con cavi seguire, verso la propria destra (direzione di salita, segnavia colorati), una vaga cengia ascendente al termine della quale un vago canale permette di raggiungere la sommità di questa balza (ad inizio stagione la presenza della neve può rendere delicato il superamento di questo tratto). Si segue ora verso S il largo dosso detritico che delimita verso E il Doldenhorn Gletscher. Facilmente ci si inalza di quota, poi, sfruttando un breve camino (spesso bagnato, corda fissa) si aggira verso la propria destra un caratteristico torrione roccioso (visibile anche dal rifugio). A circa 2900 m di quota si traversa per campi di neve in direzione del Doldenhorn Gletscher e ci si porta alla base della parete N del Doldenhorn (1.30/2 ore dalla capanna). Attaccare la parete sulla verticale della vetta e quindi tutto a destra della perpendicolare dei grossi seracchi sommitali che orlano la parte finale della Gallet-Grat (Attenzione! Non si deve attaccare verso sinistra dove la parete appare interamente nevosa e più regolare). Superare la pronunciata crepaccia terminale ed inalzarsi lungo il pendio glaciale che si presenta subito ripido e solcato da rigole (50°/55°). A circa metà parete si incontra una zona meno ricca di ghiaccio, che se ad inizio stagione presenta comunque dei canali tra le rocce con brevi tratti di misto(55° con tratti a 60°), a stagione inoltrata è interamente rocciosa (rocce montonate lisciate dal ghiaccio prive di fessure). Superata questa zona si segue l’ampio pendio glaciale (50°) mantenendosi sulla verticale del grosso seracco soprastante. Portarsi alla base del seracco che si lascia alla propria sinistra percorrendo un vago canale tra il seracco stesso e la parete rocciosa che si trova sulla destra (55°, possibile ghiaccio affiorante anche ad inizio stagione). Proseguire con arrampicata entusiasmante ed esposta sino al termine della parete in prossimità di un caratteristico obelisco roccioso (ben visibile anche dal rifugio). A questo punto per breve ed elegante cresta nevosa ci si porta alla base del salto roccioso alto una trentina di metri che si supera tramite l’ausilio di una corda fissa o di una scaletta di corda (Attenzione! La scaletta oscilla). Oltre questo tratto un’ultima breve cresta nevosa porta alla cima del Doldenhorn.

Discesa:
La discesa avviene per la via comune lungo il fianco NW della montagna. Dalla cima abbassarsi per una decina di metri lungo una crestina nevosa per poi divallare verso la propria sinistra portandosi sul ghiacciaio. Seguirlo con percorso intuitivo e facile prestando attenzione solo ad alcune evidenti zone crepacciate. Mantenendosi dapprima al margine del dosso glaciale che volge verso la parete N si devia poi verso la propria sinistra passando alla base del Doldenstock superando un tratto più ripido. Dopo questo traverso, ci si riporta ancora verso destra puntando alla sella glaciale in prossimità di una cuspide rocciosa (Q.ta 2973). Qui si abbandona il ghiacciaio (che termina con una seraccata) e per tracce ci si abbassa lungo una dorsale detritica in cui si alternano anche dei campi nevosi. Dopo la prima parte in direzione N a circa 2800 m di quota si piega verso NW; il percorso è facile ma disagevole a causa delle rocce sfasciate e dei numerosi detriti. Abbassarsi sfruttando anche le lingue nevose presenti sino a stagione inoltrata sino a che non si raggiungono i pascoli di alta quota a circa 2200 m di altezza. Da qui per tracce sempre più evidenti si perviene alla caratteristica Doldenhornhütte, che sorge in posizione incantevole a poco meno di 2000 m di quota. Ora per sentiero si cala velocemente a fondovalle ricongiungendosi a circa 1300 m di quota con la stradina percorsa all’andata. Da qui in una mezz’ora si è nuovamente alla stazione ferroviaria di Kandersteg.

Valutazione itinerario Eccezionale
Commento Seppur poco conosciuta dagli alpinisti di lingua italiana è senza dubbio, con la vicina parete N della Bluemlisalphorn, una classica salita su ghiaccio di oltr'alpe.
In buone condizioni la salita si svolge interamente su neve o ghiaccio con limitatissime rocce affioranti. Con scarso innevamento, nella porzione mediana, affiorano alcune rocce che rendono un poco più impegnativa la salita (D+).
La salita può essere abbinata con la discesa sciistica lungo il fianco NW passando per la Doldenhornhütte.

Fotografia 1: Parete N
Fotografia 2: Fründenhütte
Fotografia 3: Parte sommitale della parete N
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Immagini             

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