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   Punta Grohmann, Diretta Harrer
Zona  Trentino Alto Adige - Sassolungo
Partenza  passo del sella (2150m)
Quota attacco  2550 m
Quota arrivo  3126 m
Dislivello  550 m
Difficoltà  D+ / V ( V obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  normale e completa da roccia. chiodi.
Orario indicativo 5 ore
Periodo consigliato estate autunno
Descrizione Dal Passo Sella si parcheggia presso la partenza della cabina per la forcella Demetz. Si salgono i prati verso la punta Grohmann raggiungendo la cresta che delimita lo spartiacque fassa gardena. Si supera l'arrivo di un impianto e per sentierino sulla cresta si passa nel versante fassano. L'attacco originale è vicino al canale fra la Grohmann e l'Innerkofler. L'attacco della Dimai, qua consigliato, invece si trova sul colmo della cresta. 1 ora scarsa. Evidenti traccie di passaggio. Salire per roccette fino a quando un sentierino porta a sinistra in un catino sotto rocce verticali dove si attacca. Si superano le rocce con alcuni tiri di corda in obliquo su difficoltà di II e III grado. Soste su fittoni, chiodi e clessidre. Obliquando da destra a sinistra si passa un colatoio di rocce nere portandosi alla fine sotto una paretina grigia verticale che si evita a sinistra per cengia entrando in un camino che seguito porta ad una sosta, su cengia stretta sotto strapiombi, con fittone. Fin qua 5 o 6 tiri. La via Harrer arriva nel camino da sotto. Da questo punto la via Dimai traversa a destra. Traversando per la cengia 10 metri si trovano i 2 chiodi della sosta della Harrer sotto un diedro giallo.
1 35 IV superare il diedro, 2 ch, uscendone a sinistra. Traversare a sinistra, prima facile poi in discesa, 2 ch 1 cl, raggiungendo una sosta in mezzo alla placca su 1 ch e 1 cl.
2 45 IV scendere 2 metri traversando a sinistra, (non salire per il diedro soprastante con un chiodo variante difficile e friabile) clessidre di cui una con cordino. Traversare a sinistra un paio di metri e quando possibile salire a prendere una linea di salita obliqua a sinistra che porta ad una cengia. 2 ch 1 cl. Salire all'estremità sinistra della cengia, da cui si traversa a destra in placca (cl) portandosi sotto la verticale del diedro soprastante. Si raggiunge la sosta con 1 ch.
3 50 V salire il diedro con arramicata sostenuta e interessante sostando alla fine a destra su clessidre. Tiro chiave protetto con un paio di chiodi e clessidre. Si integra bene con materiale medio piccolo.
4 30 IV- salire il diedro soprastante uscendo a sinistra su cengia. seguirla facilmente per alcuni metri e poi per roccette portarsi alla spalla soprastante. sosta da attrezzare.
5 30 III traversare nel camino a sinistra e salirlo fino ad una sosta su clessidra con cordino rosso.
6 45 IV III salire il camino fino ad un pulpito sullo spigolo. ssota su cl.
7 40 III+ su diritti per lo sigolo superando uno strapiombo e poi facilmente fino alla fine delle difficoltà. ssota spuntone.

Ora ci si lega a corda corta e si superano le ultime asperità della montagna seguendo l'evidente traccia di ometti. Dalla sosta si traversa a destra arrivando all'uscita della Dimai. Poi in obliquo a sinistra fin sotto la parete nera che si supera. Cercando la traccia migliore e più semplice su percorso non obbligato con passi fino al III si arriva in cima. 100 metri di dislivello.

Discesa: dalla cima puntare seguendo gli ometti verso le 5 dita nord est. Raggiungere il bordo del pianoro sommitale. Scendere per roccette sullo spigolo. una prima doppia di 10 metri porta ad una forcellina. risalire la paretina di fronte trovando una doppia sul versante opposto. dalla forcella risalire nuovamente al torrione successivo. scendere un poco trovando la sequenza di 5 corde doppie (attenzione che la corda da 50 è al limite su una) che portano alla forcella da cui si passa in versante nord. Scendere arrammpicando e traversando (possibile ancora una doppia) verso sinistra portandosi sulla verticale della forcella 5 dita che si raggiunge. Calcolare un paio d'ore alla forcella e 1 ora al passo sella.

Valutazione itinerario  Ottimo
Commento  Prima salita Harrer Wallenfels 1936. Si consiglia e descrive l'attacco della parete tramite la classica Dimai, evitando così la parte bassa un poco friabile e non molto interessante. La salita risulta grandiosa e lunga su difficoltà classiche e basse, su roccia buona e sempre con logica e pasaggi molto interessanti. Da non sottovalutare la lunga discesa.
Itinerario visto  47282 volte
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