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Val di Mello/Dimore degli dei, Via Albero delle pere | ![]() |
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Zona | Lombardia - Masino Disgrazia |
Partenza | San Martino (1075m) |
Quota attacco | 1210 m |
Quota arrivo | 1350 m |
Dislivello | 275 m |
Difficoltà | TD- / VI+ e A1 ( VI obbl. ) |
Esposizione | Sud |
Rifugio di appoggio | Rif. Luna nascente, vari ristori in valle |
Attrezzatura consigliata | Nda, serie completa di friend (4 BD utile ma non indispensabile), dadi |
Orario indicativo | 4h |
Periodo consigliato | Primavera/Autunno |
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Descrizione | AVVICINAMENTO
Da San Martino imboccare il sentiero che sale in Val di Mello. Superare la contrada "Cà di Carna" ed il "Bidè della Contessa". Prima della contrada "Cascina Piana" il sentiero supererà con un ponte, dopo di esso deviare a sinistra e seguire una traccia che attraversato il prato sale in direzione delle pareti. Seguire dunque la traccia fino un bivio (ometto su grosso masso) e proseguire verso sinistra. Raggiunto un canale con grossi massi risalirlo alcuni metri per poi prendere una traccia che traversa a destra nel bosco fino all'attacco poco a sinistra di un tetto (qualche ometto lungo il tracciato). DESCRIZIONE L1: per rampa (spesso umido) salire in obliquo verso sinistra fino a un breve diedro verticale. Superarlo (in alternativa vincere la facile fessura a destra della rampa) e continuare per balze erbose verso sinistra fino a un terrazzo nel bosco. Qui seguire la facile fessura a destra fino a un ripiano e proseguire verticalmente per fessura e rocce articolate fino a un comodo terrazzino. Sosta su pianta da attrezzare (sosta su pianta con cordoni +maglia alcuni metrinpiu sopra, in questo caos consiglio di spezzare il tiro al primo boschetto dopo la partenza). 55m, VI-, I, V. L2: salire il breve camino e proseguire per balze erbose fino alla base di un diedro, salirlo qualche metro fino a dei cordoni con maglia. Qui uscire a dx su cengia e attrezzare la sosta sia pianta. 40m, IV+, V. L3: Dalla sosta salire una facile fessura fino a una cengetta, qui traversare a sinistra andando a riprendere la spaccatura principale. Salirla direttamente superando una strozzatura ostica verso destra. Proseguire più facilmente fino alla sosta alla base di uno strapiombo. (3 chiodi+cordini) 25m., IV, VI, IV, 1 sasso incastrato. L4: salire l'evidente spaccatura strapiombante sopra alla sosta. I primi metri per raggiungere il chiodo sono faticosi ma passabili in A1 (friend micro). Superato lo strapiombo, con passaggio aereo uscire dal camino sfruttando belle fessure e raggiungere una buona cengia. Ignorare i due chiodi di sosta e proseguire fino a una fessura al termine della cengia. Salirla con divertente dulfer fino a un terrazzino. Sosta su pianta (cordoni + maglia). 50m, VI+/A1, V+, 4 chiodi, 1 sosta intermedia (2 chiodi). L5: la via originale a questo punto piega a sinistra con difficoltà via via più facili per spaccatura erbosa. Noi abbiamo invece seguito la variante "Lucertole al sole" che da sola vale la via. Dalla sosta rimontare la placca verso destra sino a un terrazzino erboso. Qui proseguire in obliquo verso destra e superare un muretto lavorato. Ancora in obliquo a destra puntando a un evidente fessura. Qui puntare a un mugo che crescere in una fessura, poco sotto di esso si trova la sosta (1 vecchio spit da rinforzare con friend o dado grosso). Nel. Complesso una placca di media difficoltà proteggibile in due o tre punti con friend e/o dadi medio piccoli. 50m., IV+, V. L6: salire ancora la placca piegando verso destra in direzione di una fessura dove è cresciuto un piccolo albero (buco per friend 4 BD). qui proseguire in obliquo verso destra senza percorso obbligato scegliendo la sezione di placca che più vi aggrada (possibile proteggersi con prusik su cavo metallico). 55m, V, IV. La via originale alla L5 corre lungo una spaccatura erbosa sopra la sosta, in obliquo verso sinistra (III) DISCESA Dal termine della via entrare nel bosco e seguire il sentiero che discende dallo "Scoglio della Metamorfosi". |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Itinerario in tipico stile mellico, caratterizzato da arrampicata varia e mai estrema, alterna tiri in fessura e diedro a tiri in placca.
Il tiro chiave è a volte indicato come A0 ed effettivamente il chiodo è raggiungibile, ma con fatica. Possibile aiutarsi con un friend. La variante finale sulle placche di lucertole al sole vale la via: la placca è proteggibile in due o tre punti ed è abbastanza lavorata, ma comunque richiede padronanza con l'arrampicata in aderenza. NB: a seguito di una recente frana la discesa è stata attrezzata con corde fisse. |
Itinerario visto | 48715 volte |
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