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Torre grande di Falzarego, Via Dibona | |
Zona | Veneto - Dolomiti Orientali | |
Partenza | Passo Falzarego (2054m) | |
Quota attacco | 2200 m | |
Quota arrivo | 2500 m | |
Dislivello | 300 m | |
Difficoltà | D+ / V+ e A0 ( V obbl. ) | |
Esposizione | Sud-Est | |
Rifugio di appoggio | Nessuno | |
Attrezzatura consigliata | Nda, friend fino al 3 (BD), Dadi | |
Orario indicativo | 4.30 + 30min avvicinamento | |
Periodo consigliato | Estate | |
Descrizione | Dal passo Falzarego e scendere verso Cortina per circa un km e parcheggiare lungo la strada all'altezza del Rif. Col gallina.
Salire lungo il sentiero che parte dallo spiazzo dietro al ristorante (ponte sul torrente). Dopo un primo tratto ripido si procede verso destra a mezza costa aggirando la base delle Torri del Falzarego. Arrivati a un rudere della Grande guerra diviene ben evidente la linea di salita lungo il grande spigolo della Torre grande. In breve per ghiaione si arriva all'attacco su terrazzino (chiodo cementato) alla base di un diedro con fessura. DESCRIZIONE L1: salire il diedro-fessura e poi prosegue verticalmente per risalti erbosi sino a raggiungere la sommità di un pilastrino dove si sosta (1 anello cementato). 40 Mt., IV, III+, 3 anelli cementati. L2: traversare a sinistra superando un blocco. Salire un muro verticale (spot e anello cementato vicini) e proseguire per una rampa che sale in obliquo verso destra sino a raggiungere la sosta (2 anelli cementati). 25 Mt., IV, III, 1 anello cementato, 2 spit. L3: proseguire sopra la sosta per rocce facili puntando ad un diedro-canale che si segue fino alla base di una paretina più verticale. QuinTagliare a destra per facili rocce che fino alla sosta (1 chiodo+1 anello cementato). 40 Mt., IV, III, 2 chiodi, 1 spit, 1 clessidra. L4: il tracciato originale obliqua verso destra lungo un canalino che porta oltre uno spigolo oltrepassato il quale si sale dritti per erba e roccette fino alla sosta successiva (1 anello cementato). 25 Mt., III. Possibile percorrere una variante: salire la placca a sinistra della sosta entrando nel canale. Seguirlo fino al suo termine fino alla sosta a spit presso una terrazza erbosa. Possibile sostare su clessidra 10m più a destra (comodo terrazzino). 40 Mt., IV+, IV, I, 1 chiodo, 1 spit, 3 clessidre con cordoni. L5: lungo la via originale si supera una placca a sinistra dello spigolo per poi proseguire lungo rocce erbose sino a raggiungere la sosta posta su comodo terrazzo (2 chiodi + clessidra). 35 Mt., IV, II. Lungo la variante: procedere in obliquo verso destra per rampa erbosa e rocce facili fino alla sosta. 15m, II, 1anello cementato L6: salire la bella lavorate prima in obliquo verso destra e poi riportandosi verso sinistra in direzione dello spigolo. Poco prima di un trvaeso di roccia giallastra spostarsi nuovo a destra fino a un terrazzino con albero secco dove si sosta. 30 Mt., V-, IV+, clessidre. Suggerisco di concatenare con L7 continuando a traversare verso sinistra invece che salire al terrazzino di sosta L7: continuare a obliquare a sinistra superando uno spigolo, dietro al quale si trova la sosta in una nicchia gialla (1 spit + 2 fix). 15 Mt., V-, 1 chiodo, 3 clessidre. L8: salire a sinistra della sosta superando uno strapiombino. Per un canale aperto si punta alla base della parete gialla che caratterizza la sezione finale. Superando un ampio diedro fessurato si raggiunge la sosta in una nicchia (2 fix). 30 Mt., IV+, IV. L9: questo è il tiro chiave, nonostante non sia il tiro dal grado piu alto. Questo è infatti continuo e poco proteggibile (friend BD3 in un buco) per quanto un po' addomesticato dalla presenza di due fix in progressione. Salire la spaccatura (a tratti fessura e a tratti camino) formata dal pilastro giallo staccato sopra la sosta. Raggiunta la sommità sostare su due spit sulla parete di fronte al pilastro (scomoda, 2 fix). 30 Mt., V, IV, 2 spit L10: on una spaccata attaccare la parete di fronte al pilastro. Con passo deciso vincere lo strapiombino (anche A0). proseguire stando a sinistra della profonda fessura. Man mano che si sale le difficoltà calano Sostare in cresta (1 anello cementato sulla sinistra oppure attrezzare su spuntone). 30 Mt., V+/A0, IV, II, 4 chiodi. L11: per semplici rocce in direzione della vetta. Sosta da attrezzare. 50 Mt., I. DISCESA Lungo la via Normale. Scendere verso nord lungo un canalino (cordoni + anello per la calata) che porta alla forcella tra la Torre Grande dalla Cima di Falzarego (I e II, presente qualche ancoraggio cementato, consigliata la discesa in conserva). Dalla forcella scendere verso sinistra (viso a valle) seguendo una traccia di sentiero detritico ben evidente e segnata da qualche ometto (passi di II), che incrocia a un certo punto il sentiero principale. Da qui come all'andata fino alla macchina. |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | Sviluppo della via 390m
Tra le vie classiche su questa parete è probabilmente quella di maggior interesse per lunghezza e difficoltà. La via è stata un po' addomesticata dalla presenza di qualche spit, ma mantiene comunque il suo fascino. Arrampicata varia ma tendenzialmente verticale, su roccia da buona a ottima. La parete prende il sole dalle prime ore del mattino. Foto al link e altre info al report associato https://photos.app.goo.gl/mjZfANj9GJksr4tm6 |
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Itinerario visto | 409 volte | |
Immagini | |
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