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Piz Kesch, dalla cresta E, per la Keschnadel e la Keschgrat | |
Zona | Svizzera - Grigioni | |
Partenza | Albulapass (2250m) | |
Quota attacco | 3020 m | |
Quota arrivo | 3417 m | |
Dislivello | 400 m | |
Difficoltà | AD+ / V+ ( IV+ obbl. ) | |
Esposizione | Est | |
Rifugio di appoggio | Chamana d'Es-Cha (Keschhutte), 2594m | |
Attrezzatura consigliata | corda da 50m (2 corde se si scende direttamente dalla Keschnadel), 5-6 rinvii, qualche friend medio-piccolo, cordini. Ramponi sia per l’avvicinamente, eventualmente per la cresta al Piz Kesch, e per il rientro dal ghiacciaio. | |
Orario indicativo | 3h e 30’ avvicinamento; 3-4h la cresta; 3h e 30'-4h discesa | |
Periodo consigliato | Luglio-Settembre | |
Descrizione | Da La Punt prendere la deviazione per l’Albulapass, fino a 2,5km prima del passo (loc. Punt Granda, 2256m), dove si parcheggia.
Seguire il sentiero ben segnato che, con dir. NE, porta all’Alps d’Alvra e poi alla Fuorcla Gualdauna (2491m). Continuare sempre sul sentiero quasi pianeggiante, fino a raggiungere il ponte sull’Ova Pischa (2503m). Proseguire quindi sulla sx idrografica della Val d´Es-cha, arrivando in circa 1h e 30’ alla Chamanna d´Es-cha (2594m). Ora il sentiero prosegue verso NW per raggiungere la Porta d´Es-cha (3008m), su terreno morenico ma sempre ben segnato, attraversando infine dei nevai dove potrebbero essere utili i ramponi. Una catena facilita la salita alla selletta, oltre la quale si scende su un breve pendio detritico e quindi sul ghiacciaio (alcuni crepacci). Si prosegue per circa 500m seguendo la quasi sempre tracciata via normale al Piz Kesch, con dir. S, puntando a un valico alla base del Keschnadel. DESCRIZIONE DELLA VIA: Dal valico salire a dx lungo il crestone, spostandosi a volte sul versante E, fino a dove alla base della guglia, dove un breve traverso un po’ esposto sul filo, porta all’attacco vero e proprio (fin qui II-III°). Da qui in 8 tiri si arriva sulla cima, alcuni dei quali si possono unire se si ha una corda da 60m. Dopo il 4° tiro, ci sono 2 alternative: 1) risalire lo stupendo diedro a dx della testata rocciosa verticale, 20m, V+, 3 spit; 2) Traversare orizzontalmente a dx per una decina di metri, risalire poi un tratto di IV+ spostandosi poi nuovamente un po’ a sx (N.B.: evitare di salire il camino, spesso bagnato, ma risalire il crinale a sx del camino, dove la roccia è ottima, 1 spit). Dopo questo tratto, si arriva ad una placca (2 spit): scendere un paio di metri (con attenzione!) nella breccia e poi risalirla. Poi, tramite una sottile fessura, uscire dalla placca (passo abbastanza impegnativo). Al suo termine, proseguire poi senza particolari difficoltà fino alla cima della Keschnadel. TRAVERSATA AL PIZ KESCH (KESCHGRAT): Continuare lungo la cresta verso N per pochi metri; poi seguire la cengia a sx e disarrampicare per pochi metri fino a un ometto e poi cercare bene il successivo ometto. Traversare quindi a sx (faccia a valle) su una cengia, fino alla sosta per la calata da 25m (da sopra non visibile). Salire poi sulla cima centrale (3405m) evitando un gendarme a sx. Abbassarsi ancora qualche metro fino ad uno strapiombo; quindi seguire la cresta stando per lo più sul filo, talvolta a N, fino a un’ultima breccia che si raggiunge con una doppia da 10m. Da qui risalire i due facili gendarmi di fronte; in cima al secondo abbassarsi un metro a un intaglio e risalire la placca opposta (sembra più difficile di quanto in realtà non lo sia, piccoli appigli presenti, III/III+). Al termine proseguire in vetta senza più difficoltà (1h e 30’-1h e 45’ dalla Keschnadel. DISCESA: Seguire la traccia con bolli rossi e ometti, nel ghiaione, dapprima sul lato E per poi tornare verso sx sulla cresta NE. A circa metà discesa tornare sul versante E e poi di nuovo sulla cresta, fino ad arrivare sul ghiacciaio, dal quale si ritorna alla Porta d’Es-cha. N.B.: E’ anche possibile evitare di salire al Piz Kesch scendendo dalla Keschnadel per la via di salita con due doppie da 50m, poi disarrampicando. |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | Stupenda traversata su ottima roccia soprattutto nella prima parte e nei tiri più impegnativi. La seconda parte di cresta che porta in vetta al Piz Kesch, invece, è un po’ meno buona perché presenta diversi tratti detritici e sfasciumosi, con molti saliscendi, e spesso esposti. L’esposizione è prevalentemente Est, quindi si arrampica al sole già dal mattino. Più a N, invece, la cresta verso la vetta del Piz Kesch (può presentare neve anche in stagione avanzata).
FOTO 1: Dopo la discesa dalla Porta d'Es-Cha sul ghiacciaio, è ben visibile tutta la cresta da fare, da sx a dx, con in primo piano l'Aguoglia d'Es-Cha e a centro-dx il Piz Kesch. FOTO 2: Verso l'attacco vero e proprio della cresta, alla base della guglia. FOTO 3: Dalla cima della Keschnadel, tutta la cresta ancora da percorrere fino al Piz Kesch. |
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Itinerario visto | 624 volte | |
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