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   Cima di Caspoggio, dalla cresta sud-est
Zona  Lombardia - Alpi Retiche
Partenza  Diga di Gera (Valmalenco, SO) (2070m)
Quota attacco  2820 m
Quota arrivo  3136 m
Dislivello  300 m
Difficoltà  PD / III ( III obbl. )
Esposizione  Sud-Est
Rifugio di appoggio  Rif. Bignami
Attrezzatura consigliata  corda da 30m, qualche cordino e friend, 2 o 3 rinvii per protezioni veloci, ramponi
Orario indicativo 2h e 30' alla Forcella di Fellaria; 2h tutta la cresta
Periodo consigliato Estate-Inizio autunno
Descrizione Dalla località di Campo Moro (parcheggio a pagamento con macchinetta, 6 euro per l'intera giornata) proseguire lungo la sterrata verso dx che porta al piazzale sotto la diga di Gera, dove si parcheggia.
Dal parcheggio seguire la stradina verso la diga; poco dopo piegare a dx seguendo un sentiero che porta alla casa dei guardiani. Sulla dx, una rampa trasversale porta alla fine dello sbarramento, da dove si vede già il rifugio Bignami (m 2385), posto sulla sx della seraccata del Ghiacciaio di Fellaria. Attraversata tutta la diga, proseguire lungo il sentiero che, con una lunga diagonale, taglia il versante della montagna. Dopo circa 1h si raggiunge il rifugio (2401m) e, poco dopo, l’Alpe Felleria. Seguire quindi le indicazioni per la Forcella Fellaria e il rif. Carate, salendo a sx del torrente (dir. SW). Passando a sx della q. 2615m, il sentiero sale verso W lungo un pendio erboso, e porta in una conca a NE della Forcella di Fellaria. Tenendosi al centro della conca, su neve e/o detriti raggiungere la forcella (2819m). Salire ora lungo il filo di cresta, tra blocchi e sfasciumi, fino ad arrivare ad un ripido risalto. Superarlo a dx tramite un camino, oppure (più consigliabile) sulle rocce di sx (III), anche se occorre prestare molta attenzione per la roccia decisamente poco solida. Dopo questo tratto, si continua lungo la cresta arrivando così al primo dei 3 torrioncelli che si incontrano. Il primo lo si supera tenendosi leggermente a sx della cresta, con divertente arrampicata ora su roccia migliore. Il secondo lo si attraversa quasi in piano, e lo si supera tramite una stretta ma facile cengia rocciosa sul versante W. Il terzo, invece, si aggira con facilità sulla dx. Da qui, ci si collega alla via normale. Si attraversa ora un piccolo nevaio pianeggiante; poi, portandosi a dx del filo di cresta, risalire le ultime facili roccette, fino all’omino di vetta.
DISCESA: Tornati al pianeggiante nevaio, ritornare sotto la selletta tra il secondo e il terzo torrione superati all’andata. Individuare degli ometti che scendono verso sud-est, cercando di non perderli di vista. Dopo un breve tratto di discesa su facili blocchi e placche rocciose, sempre seguendo gli ometti piegare progressivamente a sx puntando alla Bocchetta di Caspoggio, fino a mettere piede sul nevaio solitamente presente sotto la bocchetta. Seguirlo fino a che compare il sentiero che scende dritto nella valle e che riporta al rif. Bignami.
Valutazione itinerario  Buono
Commento  Bella galoppata in cresta che, rispetto alla via normale che raggiunge la Cima di Caspoggio, si presenta più impegnativa, con un passaggio di III, prima di raggiungere i tre "denti" rocciosi che, contrariamente a quanto possa sembrare, si scalano abbastanza facilmente con diversi passaggi di II. La cresta è quai sempre buona; piuttosto friabile e da scalare con attenzione invece il tratto che precede i tre denti, dove occorre tastare bene tutto.
A inizio stagione si può trovare neve anche nel tratto che porta alla Forcella di Fellaria. E' più che consigliabile avere con sé i ramponi, anche per la discesa finale sotto la Bocchetta di Caspoggio.
Stupendo il panorama sul Gruppo del Bernina dalla vetta.
FOTO 1: Dalla Forcella di Fellaria, l'intera cresta da percorrere con i 3 denti e la cima.
FOTO 2: Dopo un primo risalto roccioso.
FOTO 3: In discesa presso il ponticello che in breve riporta al rif. Bignami. In rosso, la discesa che porta poi ai nevai sotto la bocchetta di Caspoggio.
Itinerario visto  760 volte
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25/07/2024  -  Cima di Caspoggio, dalla cresta sud-est, di Fedora