Descrizione |
Acquistato il “gratta e sosta” (2 euro) presso i bar del paese, parcheggiare al tornante con le indicazioni per i rif. Longo e Calvi.
Continuare lungo la strada che conduce alla frazione Pagliari e proseguire superando la bella cascata della Val Sambuzza, fino alla località Dosso (1475 m). Qui prendere a sx il sentiero 209 (indicaz. Val Sambuzza). Esso sale nel bosco e si raggiunge così prima la Baita Vecchia (1862 m), e poi la Baita Arale (1985 m). All’inizio della piana, nei pressi di un ometto, abbandonare il sentiero 209, piegare a dx e attraversare una zona un po’ umida, cercando di individuare una traccia di sentiero non molto evidente (qualche bollo e ometti) che sale sempre più ripida e diagonalmente fino a raggiungere la linea di cresta che conduce al Pes Gerna. La traccia si fa via via più evidente e si vedono sempre bene bolli e ometti. Sempre su pendenze molto sostenute, si arriva sulla cresta; seguirla piegando quindi a sx, individuando un grosso ometto e, più lontana, la croce di vetta. Si prosegue tra erba e faticose pietraie e, dopo aver superato un paio di elevazioni, si arriva sulla vetta.
DISCESA: Per l’it. di salita. Oppure, scelta consigliatissima, traversare fino al Monte Masoni (2663m) e alla Cima di Venina (2624m): scendere dal lato opposto della cresta, su un’esile traccia di sentiero, fino alla sottostante selletta. Quindi salire sempre seguendo la traccia, superando qualche facile roccetta. Dopo un primo ripido tratto, si prosegue facilmente lungo la cresta fino a raggiungere la croce di vetta del M. Masoni. Da qui scendere lungo la cresta opposta a quella appena salita, su facile terreno prativo, e, con qualche saliscendi, raggiungere la base della facile cresta erbosa del Monte Venina, raggiungendone così la vetta. Scendere poi al Passo Venina e seguire quindi il sentiero 254 che porta sulla strada, circa 1km più sotto il rif. Longo. |