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Cima di Fellaria, dal ghiacciaio W di Fellaria | ![]() |
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Zona | Lombardia - Alpi Retiche | |
Partenza | Diga Alpe Gera (Campo Moro, SO) (2050 m) | |
Quota attacco | 3000 m | |
Quota arrivo | 3080 m | |
Dislivello | 100 m | |
Difficoltà | F+ ( pendenza 35° / I in roccia ) | |
Esposizione in salita | Varia | |
Rifugio di appoggio | Rif. Bignami | |
Attrezzatura consigliata | Bastoncini, piccozza e ramponi. Attrezzatura da ghiacciaio per il superamento del Ghiacciaio di Fellaria | |
Orario indicativo | 3h alla bocch. q. 3000m + 1h per la vetta | |
Periodo consigliato | Estate | |
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Descrizione | Da Campo Moro proseguire lungo la sterrata fino all’ampio parcheggio sotto la diga di Gera, dove si parcheggia (macchinetta per parcheggio a pagamento).
Seguire la stradina che sale poi verso la diga, “tagliando” lungo il sentiero dopo circa 100m. Giunti alla casa dei guardiani, salire a dx per una rampa che permette di raggiungere la diga, da dove si vede già il rif. Bignami; attraversarla lungamente e poi seguire il comodo sentiero che in circa 1h conduce al rifugio (2401m). Seguendo le indicazioni per la Bocchetta di Caspoggio, in pochi minuti si arriva all’Alpe Fellarìa, poi si attraversa il torrente grazie a un ponticello e si segue il sentiero ben segnalato che prosegue nella piana valliva (dir. NW). Attraversato un secondo torrente, i pendii si fanno più ripidi e diventano più ghiaiosi; si arriva così ad un’ampia conca (ca. 2900m), con piccolo laghetto glaciale e chiazze di neve anche a in tarda stagione. Ignorare ora i bolli ed ometti a sx che porterebbero alla Bocchetta di Caspoggio e, dal bordo della conca, individuare a dx degli omini che indicano la direzione. Si risale quindi il ripido e molto faticoso pendio di sfasciumi (dir. N, sulla sx si vedono i bolli bianchi) e si arriva al valico (3000m), ove è posto un grosso ometto di sassi. Scendere sul versante opposto su terreno detritico e appena sotto si mette piede sul ghiacciaio (ramponi). Scendere verso sx, per circa 40-50m, e appena possibile traversare sempre verso W (sx), così da non arrivare fino alla crepacciata terminale. Si punta a una visibile bocchetta, che divide la Cima di Fellaria dalla Punta Marinelli, e la si raggiunge, oppure un po’ più a monte della stessa, a sx. Si segue ora la facile cresta, tenendosi per lo più sul lato E su roccette e detriti, fin sotto il risalto finale, dal quale si arriva in vetta. DISCESA: A) Per l’it. di salita. B) Più consigliato è il giro ad anello: dalla cima, tornati nei pressi della bocchetta q. 3000m, si scende sul ghiacciaio di Fellaria W, poi lo si attraversa diagonalmente con dir. E (dx), senza scendere troppo, fino al suo termine. Degli ometti indicano il percorso da seguire per riportarsi sul sentiero e si scende ripidamente fino al Lago Fasso (2650m). Superare il lago sul lato sx (faccia a valle) e, dopo aver seguito la morena, ci si ricongiunge poi al frequentatissimo sentiero Marson. Il sentiero continua con tratti pianeggiante e/o saliscendi, fino al ponticello incontrato durante la salita. Quindi in breve si torna all’Alpe Fellaria e al rif. Bignami, dal quale in circa 50’ si rientra al parcheggio. |
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Valutazione itinerario | Buono | |
Commento | Cima a torto poco frequentata, forse dovuta al fatto che sulle carte è quotata ma non nominata, ma che offre una bella e varia salita, con l’attraversamento del ghiacciaio W di Fellaria e una facile cresta finale, nonché panorami stupendi soprattutto sul gruppo del Bernina. Il ghiacciaio non presenta particolari difficoltà, anche se negli ultimi anni è arretrato parecchio, meglio se ben innevato. La crepacciata terminale, comunque, si supera senza particolari difficoltà anche se aperta. Qualche attenzione in più dal ripido pendio (comunque breve) che dalla bocchetta q. 3000m permette di mettere piede sul ghiacciaio (probabile ghiaccio vivo con poca neve, a tarda stagione). Dall’omino di vetta, qualche decina di metri più a E, si vede un altro rilievo della cresta, più alto di 10m: la guida del CAI indica che la cima di Fellaria non è quella, ma dove è posto l’omino.
FOTO 1: Dall'Alpe Fellaria, la vetta e la bocchetta da raggiungere, dalla quale si passa sul versante opposto. FOTO 2: Salendo il ripido pendio sfasciumoso che porta alla bocchetta a centro foto (è appena visibile l'omino proprio al valico). FOTO 3: Le facili roccette finali che portano in cima. |
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Itinerario visto | 125 volte | |
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Immagini | ![]() ![]() ![]() |
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Report collegati |
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