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Bec de Raty, Via dei diedri | ![]() |
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Zona | Valle d'Aosta - Gran Paradiso | |
Partenza | Strada per Dondenaz (2150m) | |
Quota attacco | 2250 m | |
Quota arrivo | 2550 m | |
Dislivello | 300 m | |
Difficoltà | D / VI- ( VI- obbl. ) | |
Esposizione | Sud | |
Rifugio di appoggio | Nessuno | |
Attrezzatura consigliata | N.d.a. serie di friend fino al 3 BD, nuts. Martello non indispensabile. | |
Orario indicativo | 5h solo la via | |
Periodo consigliato | Luglio - ottobre | |
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Descrizione | Avvicinamento
Seguire la strada sterrata per Dondenaz fino a un cartello raffigurante i tracciati sulla parete e parcheggiare podo dopo in un ampio slargo. Prendere in corrispondenza del suddetto cartello la traccia che risale il ghiaione e senza percorso obbligato arrivare alla base della parete (15min). Possibile anche parcheggiare più sotto, in questo caso avvicinamento di 45 Min. A mio avviso questa soluzione è più scomoda, anche se evita al rientro la risalita di 10/15min lungo la strada. L'attacco è alla base dell evidente diedro fessurato, a dx parte la via Diamante, segnalata da un'incisione. Descrizione L1: muretto verticale fessurato e poi diedro. Partenza fisica (5c) poi più semplice (4c). 20m L2: bellissimo diedro fessurato (5b/5c) oppure variante a fix sulla placca a sx (soluzione non verificata). Si sosta al suo termine su terrazzino, 35m L3: seguire ancora il diedro verso sinistra per roccia lavorata, poi per risalti erbosi proseguire verso destra fino alla comoda sosta su due spit alla base di uno strapiombino (4c, 40m) L4: strapiombino fessurato che si supera su buone prese (aggirabile a dx). Poi risalti erbosi piegando a destra fino all’attacco del secondo diedro (4c, 30m). L5: salire la faccia sinistra del diedro per placca verticale con bei passaggi tecnici su tacche. Guardando sulla destra verso l interno del diedro si trovano dei chiodi, meglio saltarli per evitare eccessivo atrito se si rinviano gli spit (5c, 50 metri). L6: per diedrini, placchette e cengia erbosa fino alla base del terzo diedro, dove si sosta su comoda cengia (5a, 30m) L7: vincere lo strapiombino con passo atletico (5b), salire alcuni metri nel diedro per poi uscire a destra doppiando uno spigolo (chiodo). Risalire lo spigolo per alcuni metri fino a uno sbarramento dove si passa sul lato sinistro del diedro. Proseguire sulla placca per una decina di metri (chiodi) per poi tornare a dx e risalire un canale erboso (5b). L8: strapiombino aggirabile a destra, poi placchette passando anche sotto un masso. L9: diedro fessurato a dx (spit), poi traversare a sinistra ove la placca offre le minori difficoltà fino a uscire sui prati sommitali. Sulla sinistra si trova una linea di spit su difficoltà più sostenute . Discesa a piedi per pietraie verso sinistra puntando a un cartello azzurro che indica la direzione per il sentiero normale di discesa. consiglio invece di prendere la via piu diretta, quindi dal cartello scendere in obliquo verso destra viso a valle seguendo i frequenti omini fino ad incrociare il sentiero. Seguirlo fino alla strada che va risalita per circa 15 Min per tornare alla macchina (1h circa). |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | Via dal carattere alpinistico, che supera i tre diedri consecutivi che solcano la parete. Roccia buona, si tratta di un serpentino compatto che però spesso risulta un po' scivoloso. Chiodatura mista, con spit chiodi e cordoni, necessaria quindi una serie di friend e nut. Come la chiodatura anche le soste sono miste a spit e chiodi, ma sono tutte buone.
Lascio i gradi francesi, ma la via potrebbe essere classificata nel suo complesso come un bell itinerario di VI- max (e a chi in rete ritiene che questa sia via sia addirittura di 6a+ suggerisco di andare a fare vie storiche di V e VI grado) |
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Itinerario visto | 25 volte | |
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Immagini | |
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Report collegati |
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