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Pizzo Rachele, dal Passo Ventina, per la cresta NNE | ![]() |
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Zona | Lombardia - Alpi Retiche | |
Partenza | Chiareggio (1610m) | |
Quota attacco | 2675 m | |
Quota arrivo | 2998 m | |
Dislivello | 330 m | |
Difficoltà | PD+ / III+ ( III+ obbl. ) | |
Esposizione | Nord-Est | |
Rifugio di appoggio | Rif. Gerli-Porro, Rif. Ventina | |
Attrezzatura consigliata | Corda da 30 per le 2 brevi doppie consigliate, 2 o 3 cordini, un paio di rinvii, casco.
Ramponi e piccozza a inizio stagione. |
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Orario indicativo | 3h-3h e 30' al pso Ventina+1h e 30' per la vetta | |
Periodo consigliato | Giugno-Settembre | |
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Descrizione | Da Chiareggio attraversare il torrente Mallero (ponticello); quindi proseguire a dx per la stradina sterrata che in circa 1h e 10' porta prima al rif. Gerli-Porro e poco dopo al rif. Ventina (1975m), nella bellissima piana dell'Alpe Ventina. Già si vede il Pizzo Rachele con l'evidente Passo Ventina a sx, che divide questa cima dal Pizzo del Duca. Si seguono i tanti bolli gialli triangolari dell'Alta Via della Valmalenco, percorrendo un tratto pianeggiante vicino al torrente. Il sentiero poi inizia a salire lungo il fianco della morena del ghiacciaio, fino in cima alla stessa. Si giunge così nella conca solitamente innevata anche a stagione inoltrata, la si attraversa (o la si supera sulla dx) e con numerosi zig-zag si sale faticosamente su pendii ripidi, superando gande e pietroni alternati a tratti di sentiero sassoso, fino al Passo Ventina (ca. 2h e 15' dai rifugi, 2675m).
Risalire ora a dx la lunga cresta NNE del Pizzo Rachele, all'inizio larga e che alterna sassi a facili roccette, seguendo diversi ometti e bolli rossi. Si aggirano alcuni tratti rocciosi sulla sx, fino a un intaglio. Dopo una breve discesina, ci si sposta leggermente a dx e si affronta un breve ma ostico risalto roccioso (III+, presente un paio di cordini per la calata da effettuare al ritorno). Seguono poi alcune divertenti fasce rocciose trasversali. su ottima roccia, al termine delle quali si sale poi un lungo pendio di sfasciumi che porta ad un risalto quasi verticale della cresta. A dx si vede un canalino-dietro (II+) da superare, ben appigliato (consigliata una breve doppia anche qui, presente cordino con maglia rapida). Poco dopo, si aggira a dx un evidente spuntone roccioso, percorrendo una stretta e un po' esposta cengia, seguita da un canaletto detritico. Ci si ritrova così in cresta e quindi sull'anticima, da dove si vede bene la vetta. Gli ultimi 50m di cresta presentano qualche saliscendi, ma senza particolari difficoltà fino in cima. Occorre solo attenzione a non perdere gli ometti. DISCESA: Per l'it. di salita. |
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Valutazione itinerario | Ottimo | |
Commento | La cresta NNE del Pizzo Rache rappresenta la via normale per raggiungerne la cima, che parte dal Passo Ventina. Nonostante la vicinanza con il più famoso e frequentato Pizzo Cassandra, richiede un impegno fisico e tecnico superiore a quest'ultimo, pur non presentando particolari difficoltà (in genere max II/II+, un breve passaggio di III+), nonché il saper scegliere il percorso migliore (ometti e bolli rossi aiutano comunque la progressione, solo nel finale gli ometti si fanno più rari). Eccezionale il panorama che regala questa ascensione.
FOTO 1: All'estrema sx, il Passo Ventina, con a dx la cresta NNE del Pizzo Rachele. All'estrema dx, il Pizzo Cassandra. FOTO 2: A circa metà cresta; belle placche rocciose si alternano a tratti di sentiero più sfasciumoso. FOTO 3: Nei pressi dell'anticima; a centro-dx, la vetta. |
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Itinerario visto | 213 volte | |
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Immagini | ![]() ![]() ![]() |
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Report collegati |
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