Descrizione |
Lasciata l'auto alla chiesetta di S. Giuseppe (oppure si può proseguire fino al piccolo parcheggio alto risparmiando 100m di disl., ma solo 7 o 8 posti auto) salire lungo la strada fino al divieto di transito. Qui prendere a dx la mulattiera ciottolata (indicaz. per Cima Rovaia) che, salendo ripidamente, diventa poi un sentiero. Si prosegue a dx e, superando poi due casette, si segue sempre il comodo sentiero in un bosco di larici, fin quando si fa più rado. Si sbuca ad un pianoro e il sentiero continua con ampi tornanti lungo il pendio erboso, lasciando spazio finalmente a splendidi panorami. Si raggiungono poi le fortificazioni della Grande Guerra, ancora ottimamente conservate, fino ad arrivare al museo all’aperto della Grande Guerra. Proseguendo verso Cima Rovaia lungo il crinale erboso, si incontrano altre fortificazioni e si raggiunge la panoramica vetta con croce in legno (2530m), posta sopra una ex-caserma militare.
Per raggiungere la Cima Mattaciul, si continua sull’evidente sentiero lungo un crinale erboso, puntando alla vetta posta tra l’estetica e spettacolare Cima del Tirlo (a sx), la Cima Tremonti (a dx) e il Monte Bles (ancora più a dx). Poco dopo, i pendii erbosi si alternano a blocchi di granito (qualche ometto); tenendosi a volte a sx della cresta, si incontrano poi bolli bianco-rossi, ma ci si può anche tenere sul filo senza particolari difficoltà (presenti anche alcuni grossi ometti). L’ultimo tratto su facili blocchi di granito porta in vetta (2845m, 1h da Cima Rovaia), da dove si può ammirare un fantastico panorama soprattutto sui gruppi Baitone-Adamello-Presanella verso sud, e sulle montagne della sottostante Val Grande guardando verso Nord.
DISCESA: Per l’it. di salita. |