Descrizione |
Dall’alpe Campiascio seguire le indicazioni per il rif. Cederna-Maffina e Pizzo Scalino, e procedere poi lungo il sentiero che con dir. NW entra nella Val Forame. Superati un paio di ponticelli, dopo circa 1h e 15’ di cammino si raggiunge l’Alpe Forame (2168m) e dopo un’altra ora il rif. Cederna-Maffina (2570m), incustodito ma sempre aperto e molto ben tenuto (stufa, fornello, stoviglie, 2 tavoli, 4 posti letto). Seguire quindi le indicazioni per il passo Forame, si piega quindi a sx, si attraversa il torrente e dopo un tratto quasi pianeggiante si inizia la faticosa salita dei ripidi pendii piuttosto sfasciumosi, seguendo gli ometti e qualche bollo, fino al passo (2833m). Da qui, guardando a sx, si vede tutta la lunga cresta NE. Aggirare a dx (versante della Val Painale) la prima elevazione ed immettersi poi in un breve e sfasciumoso canalino che porta all’inizio della cresta vera e propria, inizialmente piuttosto larga e per lo più con sfasciumi. Seguendo qualche raro ometto, procedere con percorso sempre piuttosto logico ed evidente, superando belle e divertenti placche di buona roccia, a volte molto esposte, alternate a qualche tratto di sassi mobili e sfasciumi, stando a dx o a sx della cresta, scegliendo i passaggi migliori. Raggiunta la prima anticima (3050m), proseguire su lame molto aeree ed esposte (II+) fino ad arrivare ad una finestra, dove la cresta ridiventa piuttosto verticale. Tenersi un po’ sul lato dx, superare un altro tratto di belle rocce (II+) e poi un altro canalino, arrivando così ad un altro tratto in piano che si supera tenendosi a solide lame (II+), raggiungendo la seconda anticima. Proseguire per un altro bel tratto di cresta sempre aiutandosi con belle lame di ottima roccia (III) e poi superare un’esposta paretina (III). Da qui continuare per altri bei passaggi di diff. II/II+, uno dei quali a strapiombo sul versante N, oltre il quale si superano le ultime facili roccette che portano all’omino di vetta.
DISCESA: Per lo stesso itinerario.
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