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   Carè Alto, Traversata delle creste
Zona Trentino Alto Adige - Adamello
Partenza Pian della Sega (Spiazzo-Tn)  (1220 m)
Quota attacco 3150 m
Quota arrivo 3462 m
Dislivello 300 m
Difficoltà AD ( pendenza 30° / III+ in roccia )
Esposizione in salita Est
Rifugio di appoggio rif Carè Alto e biv Segalla
Attrezzatura consigliata NDA alcune fettucce, 3/4 rinvii.
Orario indicativo 12/14 ore
Periodo consigliato Fine luglio - metà settembre
Descrizione Accesso:
Percorrendo la Val Rendena in dir Madonna di Campiglio, all’altezza di Spiazzo imboccare sulla sinistra una stradina (indicazioni Rif. Carè Alto) che conduce in breve al Pian della Sega, 1220 m, dove si parcheggia.
Itinerario:
Seguire il sentiero ben marcato fino al rifugio che si raggiunge in h 2:30 di buon cammino. Continuare alle spalle del rif (ovest) su una traccia segnalata che conduce alla panoramica Bocchetta del Cannone, dove è situato un cannone della grande guerra (45’ dal rifugio). Il percorso continua ora meno marcato e segnalato solo da rari ometti, in direzione della Vedretta di Conca, adagiata ai piedi del versante est del Carè Alto. La si rimonta stando solitamente sul lato destro fino a dove il nevaio si congiunge al piede della cresta est. Ad inizio stagione si supera la crepaccia terminale agevolmente per accedere ad una facile cengia che conduce nei pressi della bella placconata di circa 30 metri che caratterizza la via. In alternativa sul margine destro del nevaio (faccia alla parete) la crepaccia è meno marcata ma la salita è un po’ più difficoltosa (III, chiodi e cordini). Giunti alla placca conviene effettuare un tiro di corda (III+ 40 mt 1 chiodo) con sosta attrezzata alla partenza ed alla sommità sul filo di cresta. Si prosegue ora cercando di stare il più possibile sul filo di cresta incontrando passaggi divertenti (III) su solidi blocchi e placchette spesso aggirabili per camminamenti e sfasciumi. Si giunge così all’anticima orientale della montagna, dove si trova una potente teleferica utilizzata dai soldati durante la guerra. Percorrere la cresta ora piatta e nevosa fino alle roccette che sostengono la croce di vetta (II), che si raggiunge dopo 6/7 ore dalla partenza. Seguire ora gli ometti e la traccia di sentiero che si abbassa sul versante sud a reperire il vecchio sentiero di guerra che conduce al Passo delle Vacche. Questo percorso è da ritenersi alpinistico ed è in più punti attrezzato con cavi e cavicchi di dubbia tenuta e presenta passi di arrampicata fino al III+. Presenti anche fittoni e chiodi dove eventualmente assicurarsi. Percorso suggestivo e raccomandabile. Prevedere circa h 2:30 fino al Passo delle Vacche. Dal passo seguire il bel sentiero (sv 222) che attraversa la testata della Val S. Valentino fino alla Bocca di Conca (45’/1 h ) e proseguire oltre dapprima in discesa e poi in lunghissima mezzacosta fino al Rif. Carè Alto (h 1:15/1:30). Da qui proseguire lungo il sentiero di accesso al rifugio fino al parcheggio di Pian della Sega (h 1:45).
Valutazione itinerario Ottimo
Commento Affascinante e lunga escursione alpina su una delle montagne più importanti del gruppo. La traversata delle creste non è tecnicamente molto impegnativa ma esige allenamento ed attitudine a muoversi su terreno non sempre agevole. Ovviamente è possibile spezzare la traversata pernottando al rifugio Carè Alto.
Nota: esiste la possibilità (non verificata alla data di stesura dell’itinerario -agosto 2010) di raggiungere il fondovalle direttamente dalla Bocca di Conca attraverso la Val di Conca evitando così il lungo traverso per raggiungere il rifugio Carè Alto.
Itinerario visto 18060 volte
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17/08/2011  -  Carè Alto, Traversata delle creste, di gimidar