Home Gallery
Reports
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Mountain Bike
Archivio
Itinerari
Scialpinismo
Escursionismo
Roccia
Ghiaccio e Misto
Fenio...menali
Forum
Ricerca
   Pizzo di Scotes, faccia NW- via Fossati,Rossi
Zona  Lombardia - Orobie
Partenza  Agneda (So)/Valbondione (Bg)
Quota partenza  1220 m
Quota arrivo  2979 m
Dislivello  1759 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Mambretti (So)/Coca e bivacco Corti(Bg)
Attrezzatura consigliata  da escursioni
Orario indicativo salita: 5.30 h da Agneda, 8 h da Valbondione
Periodo consigliato da Giugno/Luglio a Ottobre
Descrizione Da Agneda: lungo la carrareccia (percorribile con automezzi 4X4 muniti di permesso comunale) si raggiunge in poco meno di un ora la diga di Scais, da dove seguendo la segnaletica CAI,prima per boschetti radi, poi per pascoli più aperti si perviene alla capanna Luigi Mambretti. Da dietro il simpatico rifugetto occorre risalire liberamente, ma con direzione Nord, i ripidi pendii erbosi per andare a rintracciare il sentiero segnato (G.V.O.) verso il rif. O.Donati; per tale sentiero proseguire quindi su macereti e sfasciumi, sino a che si giunge sotto l’impennata verso l’evidente passo del Biforco, intaglio sito tra il bifido arcigno pizzo omonimo e la cima degli Uomini. Abbandonare allora il sentiero Credaro e deviando a destra risalire una spalla detritica giungendo così ad una bellissima conca abbellita da due laghetti (ghiacciati sino a tarda stagione-2400 m circa), a rendere un po’ meno aspro l’ambiente assai selvaggio in cui ci si trova. Proseguire in salita, faticosa, tenendo sempre un poco la destra, sino a che si incrocia più in alto la traccia segnalata che collega il rif. Donati al bivacco Corti; seguirla in direzione S-SE, sino a valicare la cresta degli Uomini raggiungere la stretta forcola sita sulla cresta NW del pizzo Scotes, che collega la vallata di Caronno al vallone di Pioda, discendente sino alla confluenza di Arigna. Scendere, sempre lungo il percorso segnato, sull'opposto versante tramite un dirupato canalaccio (catene), che ci conduce all'apice del tetro vallone di Pioda. Procedendo in leggera traversata per alcuni metri, si è all'attacco della tratta finale.
Da Valbondione: Da Valbondione, seguire il sentiero n°301per il rif. Coca,che si sviluppa lungo l’erto pendio della val di Coca,e che in circa 2.30h, conduce al rifugio.
Dal simpatico edificio, risalire la diagonale segnata verso il laghetto di Coca; dal lago si dipartono i tre sentieri: uno per il rif. Brunone attraverso il passo del Simal(sentiero delle Orobie), uno verso il p.so di Coca e uno verso la bocchetta del Camoscio ed il pizzo Coca.
Si seguono i segnavia, a tratti sbiaditi, che portano a costeggiare il laghetto sulla destra e poi guidano ad attraversare l'ampio pianoro della Conca dei Giganti, disseminato di grossi massi erratici! Il sentiero, poco visibile e distinguibile, porta nei pressi di un masso con lapide cementata, poi devia brevemente a destra puntando deciso all'inizio del ghiaione discendente dal passo del Coca.
Giunti al piede del canale, il sentiero e i segnavia si perdono per un tratto causa frane continue; seguendo un nevaio sempre presente si risale x sfasciumi o neve fino a incocciare di nuovo nei segnavia CAI, d' ora in poi ben evidenti e continui.
Risalito tutto il ghiaione, assai faticoso ma redditizio, si giunge in alto, oramai meno di cento metri sotto il passo. Qua il ghiaione cessa e si restringe a guisa di canalino; risalendo le rocce rotte a destra (segnavia) si tocca il passo (2694-madonnina). dal valico scendere tramite un canaletto sul ghiacciaio del Lupo, e percorrerlo con un semicerchio puntando al bivacco Corti (attenzione ai crepacci sotto la parete Orientale della cima di Caronno a fine stagione).
Dal bel Bivacchetto seguire i segnavia che partobo dai massi dietro di esso e che risalgono la faticosa chin detritica verso l'imponente parete Est dello Scotes; poi in traverso a destra si giunge alla conca che cinge il piccolo ghiacciaio di Scotes, da traversare in piano puntando ad un canale che sale ripido verso la soprastante sella di Pioda. Attraversata la vedretta si riprendono i segnavia (evidenti e continui), che guidano su per la scomoda (e instabilissima se bagnata) spalla ghiaiosa sino ad una conca intermedia (attacco dello spigolo N alla vetta) ed infine alla sella di Pioda, sita nei pressi di 3 arditissimi torrioni di roccia. Sempre per sentiero, girato lo sperone N, si traversa alti il vallone di Pioda (altro apparato glaciale), sino a raggiungere la base del canale dirupato discendente dalla bocchetta di Scotes, ove si abbandona la traccia segnata (qualche metro prima delle catene).
Puntando alla cima, si risale direttamente la ripida pala ghiaiosa o, meglio, nevosa (nel qual caso picca e ramponi necessari), che porta al tratto finale, con qualche roccia in più, che consegna alla bella vetta.
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento  Cima piramidale, molto elegante e snella dovunque la si osservi, il pizzo di Scotes è una delle montagne più belle che completano la sponda sinistra della testata della valle di Scais. Inoltre dalla sua vetta è possibile godere di uno dei panorami più severi, vasti e invero favolosi dell’intera cerchia Orobica; la vista infatti spazia sulle Retiche, le Alpi Occidentali, i Grigioni, l’Otzal, l’Adamello e gli angoli più selvaggi della catena Orobica (davvero notevole la vista sulla punta di Scais e sul robusto crestone della cresta Corti). La salita, pur scarsamente effettuata, è vivamente consigliata.
Itinerario visto  5807 volte
Immagini             

[ Clicca per ingrandire ]
Report collegati
14/08/2010  -  Pizzo di Scotes, faccia NW- via Fossati,Rossi (tentativo), di Peggy