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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Ven Ago 27, 2010 8:23 am Oggetto: BADILE: a volte ritornano… |
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Correva l’anno 1984. Ferragosto. Una Dyane risale, di buon ora, lungo la statale della Val CAMONICA. A bordo una famigliola bergamasca. Non appena la luce lascia intravedere il profilo delle montagne, una sagoma scura appare distinta rispetto alle altre, più alta e con una ben determinata forma. Sembra un BADILE. Nella giovinezza dei miei 7 anni non ancora compiuti mi lascio ovviamente affascinare dai racconti di mio padre. Mi descrive una salita un poco più impegnativa delle mie precedenti. E ciò non fa altro che stuzzicarmi. Già allora mi piacevano le piccole sfide di fronte alle quali mi poneva il mio andar per monti “in erba”, sulle orme paterne, entusiasmato dai suoi racconti di “imprese” ben più ardue (che oggi sono per me all’ordine del giorno).
Di quella giornata conservo un fantastico ricordo anche se a distanza di più di due decenni. Ricordo bene appunto quella sagoma affascinante e le fantasie che mosse in me. Ricordo il sentiero ripidissimo e con passi scabrosi che portava alla “Fasa”. Sentiero che presentava passaggi altissimi per un bimbo della mia età ed aveva una vegetazione rigogliosa ai lati come una giungla che allora mi pareva insormontabile: ancor oggi l’ho presente in maniera tangibile. Ricordo la famosa cengia che tagliava la montagna e che precipitava da un lato facendomi rabbrividire. Ma sono con i miei e nell’incoscienza della mia giovane età tutto mi pare superabile. Anche la ferrata. Ricordo di essere rimasto impressionato dal vuoto che mi vedevo dietro, nonostante il fido “cordino” che mio padre abitualmente mi legava alla vita per sicurezza e per “spronarmi” ad andare verso l’alto…. Tuttavia, verso la parte finale del cavo metallico ricordo benissimo un salto più scabroso degli altri dove mi impuntai a non proseguire oltre. Il tutto condito da un sonoro pianto che per l’età non era poi così fuori luogo. Solo l’atteggiamento di sfida (e di gioco) di mio padre (“Io sono passato e tu no!!!”) mi convince a superare il passaggio. Ricordo la vetta (immersa nelle nebbie) sulla quale succhiavo in maniera morbosa (dopo l’emozione appena passata) il mio chupa-chupa premio di questa mia piccola-grande impresa, che in assoluto di più, tra le innumerevoli salite familiari della mia infanzia e adolescenza, ho ancora incredibilmente viva nella mia memoria.
Di ritorno dalle vacanze marittime, scelgo questa gita per tornare con Marta a calcare suoli più alpini. Bellissima salita con un panorama ottimo. Al rientro una doverosa sosta al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte, che non visitavo più o meno dall’epoca della mia salita, entusiasma Marta alla quale mancava.
Qualche foto:
Una particolare sagoma da fondovalle….
Lo zoom dalla “Fasa” in su.
Passaggi in roccia sul sentiero
Verso la piramide sommitale
Lungo la “Fasa”
La ferrata. Bella esposta.
Dalla vetta.
Un ricordo di questo inverno
In discesa (“Chi me l’ha fatto fare…come stavo bene al mare!!!” )
Panorami
Un “elemento” ultimamente molto famigliare
Il “fotografo” e la “guida”
Cavalieri di millenni fa….
La Dyane del passato…
 _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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bughy
Registrato: 15/02/07 21:16 Messaggi: 641 Residenza: bergamo
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Inviato: Ven Ago 27, 2010 9:45 am Oggetto: |
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che bello il racconto Franz, toccante... |
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mat69
Registrato: 24/01/08 14:18 Messaggi: 563 Residenza: GAZZA......niga
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Inviato: Ven Ago 27, 2010 10:36 am Oggetto: |
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Sicuramente mi sembra che warta abbia preferito il mare !!!!! |
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ZioPunzo
Registrato: 11/11/08 13:29 Messaggi: 2518 Residenza: Monte Marenzo (LC) 450mslm
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Inviato: Ven Ago 27, 2010 12:05 pm Oggetto: |
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Bravo Franz!
I tuoi racconti fanno venir voglia di montagna... quella vera, non "La Vetta", o "La Via", ma la Montagna!!!  _________________ Ho spiegato a mio nipote cos'è il compromesso: se per le vacanze tua madre vuole andare al mare e tuo padre invece in montagna, il compromesso è che si va al mare, ma il papà può portarsi gli sci!!!
[Anonimo] |
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Vezz
Registrato: 23/11/08 22:05 Messaggi: 2159 Residenza: Segrate (MI) - 115 m s.l.m.
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Inviato: Ven Ago 27, 2010 1:04 pm Oggetto: Re: BADILE: a volte ritornano… |
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Franz ha scritto: |
Il “fotografo” e la “guida”
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L'omino sopra la "guida" rappresenta senza dubbio uno sciatore! _________________ Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.
Qualche mia foto |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Ven Ago 27, 2010 2:16 pm Oggetto: Re: BADILE: a volte ritornano… |
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Vezz ha scritto: | L'omino sopra la "guida" rappresenta senza dubbio uno sciatore! |
Mi sembra più il Kikko che tinteggia una parete
 _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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mtt_87
Registrato: 12/05/09 11:02 Messaggi: 470 Residenza: Albino (BG)
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Inviato: Ven Ago 27, 2010 3:59 pm Oggetto: |
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Questa montagna l'ho sempre vista dal fondovalle e mi ha sempre attirato... bella gita... complimenti _________________ MARIO MERELLI � sempre con noi |
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CaPo80
Registrato: 21/12/08 11:45 Messaggi: 530 Residenza: Bergamolandia
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Inviato: Ven Ago 27, 2010 4:02 pm Oggetto: Re: BADILE: a volte ritornano… |
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[quote="Franz"]Correva l’anno 1984. Ferragosto. Una Dyane risale, di buon ora, lungo la statale della Val CAMONICA. A bordo una famigliola bergamasca. Non appena la luce lascia intravedere il profilo delle montagne, una sagoma scura appare distinta rispetto alle altre, più alta e con una ben determinata forma. Sembra un BADILE. Nella giovinezza dei miei 7 anni non ancora compiuti mi lascio ovviamente affascinare dai racconti di mio padre. Mi descrive una salita un poco più impegnativa delle mie precedenti. E ciò non fa altro che stuzzicarmi. Già allora mi piacevano le piccole sfide di fronte alle quali mi poneva il mio andar per monti “in erba”, sulle orme paterne, entusiasmato dai suoi racconti di “imprese” ben più ardue (che oggi sono per me all’ordine del giorno).
Di quella giornata conservo un fantastico ricordo anche se a distanza di più di due decenni. Ricordo bene appunto quella sagoma affascinante e le fantasie che mosse in me. Ricordo il sentiero ripidissimo e con passi scabrosi che portava alla “Fasa”. Sentiero che presentava passaggi altissimi per un bimbo della mia età ed aveva una vegetazione rigogliosa ai lati come una giungla che allora mi pareva insormontabile: ancor oggi l’ho presente in maniera tangibile. Ricordo la famosa cengia che tagliava la montagna e che precipitava da un lato facendomi rabbrividire. Ma sono con i miei e nell’incoscienza della mia giovane età tutto mi pare superabile. Anche la ferrata. Ricordo di essere rimasto impressionato dal vuoto che mi vedevo dietro, nonostante il fido “cordino” che mio padre abitualmente mi legava alla vita per sicurezza e per “spronarmi” ad andare verso l’alto…. Tuttavia, verso la parte finale del cavo metallico ricordo benissimo un salto più scabroso degli altri dove mi impuntai a non proseguire oltre. Il tutto condito da un sonoro pianto che per l’età non era poi così fuori luogo. Solo l’atteggiamento di sfida (e di gioco) di mio padre (“Io sono passato e tu no!!!”) mi convince a superare il passaggio. Ricordo la vetta (immersa nelle nebbie) sulla quale succhiavo in maniera morbosa (dopo l’emozione appena passata) il mio chupa-chupa premio di questa mia piccola-grande impresa, che in assoluto di più, tra le innumerevoli salite familiari della mia infanzia e adolescenza, ho ancora incredibilmente viva nella mia memoria.
Ma qua c'è del talento,stai preparando un libro autobiografico .Cmq sempre bello il Badile camuno. |
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