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PAOPANZA
Registrato: 31/10/09 21:30 Messaggi: 315
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Inviato: Sab Lug 31, 2010 4:52 pm Oggetto: Smettere |
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Ho smesso di fumare da un giorno all'altro dopo più di 35 anni che lo facevo.
Ho bisogno di un vostro consiglio, meglio se me ne date tanti.
NON SO COME FARE PER SMETTERE DI SCALARE !
Non dico di arrampicare che è divertente e di compagnia, ma dico di scalare le montagne... sono stufo di "rognare", sono stufo di fare fatica.... non ho più il fisico e nemmeno la testa....... che balle che mi girano.... ma che bello che è sempre quando lo faccio.........
Non riesco a smettere, anche se mi sento sempre più scarso e brocchetto.
Non riesco più a fare le vie che vorrei fare.
Non riesco più ad essere all'altezza.
Non riesco più......................
Son 15 giorni che vivo con contratture dappertutto per aver bevuto acqua al camoscio in marmolada e aver fatto un bivacco seduto in discesa, ma col bel tempo.... e mi dicono di stare a riposo, di cambiare, di SMETTERE. _________________ Succisa Virescit |
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Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10747 Residenza: Franciacorta
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Inviato: Sab Lug 31, 2010 6:14 pm Oggetto: |
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Ma CHI ti dice di smettere? Io non sono mai stato all'altezza mi sono sempre sentito un brocchetto, non ho la testa e non riesco mai a fare (o quasi) quello che vorrei... ma in montagna, dove arrivo, ci vado lo stesso  _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa - |
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brozio
Registrato: 16/02/07 20:46 Messaggi: 5151 Residenza: seriate (BG)
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Inviato: Sab Lug 31, 2010 6:58 pm Oggetto: |
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SMETTERE?????!!!!
non pensarci nenache....se ti vien troppo faticoso sbattitene i maroni fai quello che ti senti e goditi lo stare in montagna che è la cosa più bella!!!!!!!  _________________ se guardi bene c'è tutto!!!
infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!! |
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ivanbue
Registrato: 10/03/07 18:34 Messaggi: 547 Residenza: LECCO
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Inviato: Dom Ago 01, 2010 4:00 pm Oggetto: |
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Una volta all'anno vado al mare e mi ricarico  _________________ Esteriormente,un paio di sci non presenta per sè stesso nulla di straordinario,nessuno potrebbe immaginare,così a prima vista,il potere che in essi si occulta.A.Conan Doyle |
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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Dom Ago 01, 2010 7:39 pm Oggetto: |
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paopanza, smettere di arrampicare è facilissimo.... io ci sono riuscito decine di volte ... e mi va bene così  _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Dom Ago 01, 2010 8:12 pm Oggetto: |
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Ciao,
Finalmente, almeno questa volta, penso di capire quello che provi. Pensieri che vengono, quando si diventa delle vecchie cariatidi come te (e come me ) ma penso sia normale. Nulla è eterno nemmeno le rocce su cui ami tanto scalare, alla fine anche il duro granito del Masino-Bregaglia diventa sabbia sulle rive del Lario, ma anche così fa la sua parte. Ed allora anche tu fai la tua parte modificandoti come si modifica la pietra. L'importante è vivere le stesse emozioni che ti dava un bivacco sul Pilone al Bianco. E non dirmi che non è possibile! Non ci credo. Crescere (e quindi invecchiare) vuol dire anche evolvere, e la montagna in questo ci può agevolare, ti offre molte chance.
Anch'io dopo tanti anni di arrampicata comincio a stancarmi, mi alleno di meno e meno di frequente cerco l'ingaggio ma cerco di rinnovarmi e quando non avrò più voglia: pazienza. Vorrà dire che farò altro. Libertà vuol dire poter decidere e già troppe volte la montagna ci imprigiona e condiziona le nostre scelte di vita (almeno per me è successo).
Quindi caro vecchiaccio non ti dar pena e godi di quello che anche ancora la montagna può offrirti: che sia la falesia o lo skialp (di cui hai parlato anche questo Inverno e che ti assicuro è meraviglioso) e guarda con un sorriso quelli che si prendono troppo sul serio parlando di gradi e d imprese ormai non più alla tua (alla nostra) portata.
Che poi se penso a quello che han fatto certi vecchi, come ad esempio Blodig sull'Aiguille Verte, c'è da pensare che non sia mai troppo tardi per sparare dei bei colpi.
Stammi bene e non prendere troppo sole che da alla testa
Berg heil!
Fabrizio |
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fabiomaz
Registrato: 25/10/07 10:15 Messaggi: 3178 Residenza: Bergamo
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Inviato: Lun Ago 02, 2010 9:18 am Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: | Pensieri che vengono, quando si diventa delle vecchie cariatidi come te (e come me |
A parte il sentito vaffancuore per il Righetti per l'affermazione di cui sopra...
...nella vita non si smette mai...si comincia sempre...e se ciò che si comincia ci porta a smettere qualcosa...ben venga.
Anche la sabbia della val Masino finirà per sorprendersi soddisfatta della risacca dell'Adriatico, prima o poi.
 _________________ "TUTTO e' piu' facile delle Orobie" G.Valota |
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J.HARLIN
Registrato: 12/12/09 17:04 Messaggi: 145
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Inviato: Lun Ago 02, 2010 9:44 am Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: | Ed allora anche tu fai la tua parte modificandoti come si modifica la pietra. L'importante è vivere le stesse emozioni che ti dava un bivacco sul Pilone al Bianco. E non dirmi che non è possibile! Non ci credo. |
Non è facile Fabrizio.. di sicuro ci si adatta perchè non si può fare diversamente..ma chi come "Vecchio" ha Vissuto le grandi pareti ovvio che ne soffre.. certi alpinisti non amano le vie di mezzo.. vedasi Bonatti (35 anni) e Vinatzer (25 anni !).. e come loro molti altri.. _________________ "Non è detto che quelli che fanno tante chiacchiere siano i migliori" - Hans Dulfer - |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Lun Ago 02, 2010 12:29 pm Oggetto: |
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J.HARLIN ha scritto: | Fabrizio Righetti ha scritto: | Ed allora anche tu fai la tua parte modificandoti come si modifica la pietra. L'importante è vivere le stesse emozioni che ti dava un bivacco sul Pilone al Bianco. E non dirmi che non è possibile! Non ci credo. |
Non è facile Fabrizio.. di sicuro ci si adatta perchè non si può fare diversamente..ma chi come "Vecchio" ha Vissuto le grandi pareti ovvio che ne soffre.. certi alpinisti non amano le vie di mezzo.. vedasi Bonatti (35 anni) e Vinatzer (25 anni !).. e come loro molti altri.. |
Ma infatti Bonatti non ha smesso di andare in montagna, ha solo smesso con un certo tipo di Alpinismo
A' Paolì, magna tranquillo  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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J.HARLIN
Registrato: 12/12/09 17:04 Messaggi: 145
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Inviato: Lun Ago 02, 2010 12:34 pm Oggetto: |
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Leo ha scritto: |
"Ma infatti Bonatti non ha smesso di andare in montagna, ha solo smesso con un certo tipo di Alpinismo"
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ma è proprio a quello che Paolo si riferisce.. mangiare mangia  _________________ "Non è detto che quelli che fanno tante chiacchiere siano i migliori" - Hans Dulfer - |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Lun Ago 02, 2010 7:05 pm Oggetto: |
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J.HARLIN ha scritto: | Fabrizio Righetti ha scritto: | Ed allora anche tu fai la tua parte modificandoti come si modifica la pietra. L'importante è vivere le stesse emozioni che ti dava un bivacco sul Pilone al Bianco. E non dirmi che non è possibile! Non ci credo. |
Non è facile Fabrizio.. di sicuro ci si adatta perchè non si può fare diversamente..ma chi come "Vecchio" ha Vissuto le grandi pareti ovvio che ne soffre.. certi alpinisti non amano le vie di mezzo.. vedasi Bonatti (35 anni) e Vinatzer (25 anni !).. e come loro molti altri.. |
Ciao HARLIN,
Hai ragione in questa tua osservazione. E questo accade spesso in molti atleti di alto livello: quando non vincono più si ritirano. Forse il paragone è azzardato perchè l'alpinismo non è proprio uno sport o almeno non è solo quello ma penso che i meccanismi 'MENTALI' possano essere più o meno gli stessi. La mente si è 'cibata' di sensazioni fortissime e non riesce più ad abituarsi a sensazioni più contenute. E come se ci venisse a mancare qualche cosa.
Ma questa tua osservazione avvalora anche l'ipotesi che ho fatto e cioè che in qualche modo un certo tipo di alpinismo 'spinto' ci toglie un po di libertà di scelta. Alla fine ne rimaniamo invischiati e facciamo fatica a staccarcene. Ma in questo penso che giochi anche un po di orgoglio che ci spinge a voler rimanere a certi livelli. E' per questo che ho suggerito a PAOPANZA (semmai ce ne fosse bisogno) di staccarsi dal confronto e dal vedere ciò che gli altri fanno, perchè questo non agevola nella ricerca di un proprio equilibrio 'ALPINISTICO'.
La questione è complessa ed ognuno la può risolvere solo cercando questo benedetto equilibrio, tanto non ci si può far nulla: il tempo passa e bisogna adeguarsi e rinnovarsi (ne avevamo già parlato in uno dei primi interventi di PAOPANZA). Opporsi od arrendersi totalmente non sono a mio modo di vedere le soluzioni migliori.
Fabrizio |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Lun Ago 02, 2010 7:08 pm Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: |
Ciao HARLIN,
Hai ragione in questa tua osservazione. E questo accade spesso in molti atleti di alto livello: quando non vincono più si ritirano. Forse il paragone è azzardato perchè l'alpinismo non è proprio uno sport o almeno non è solo quello ma penso che i meccanismi 'MENTALI' possano essere più o meno gli stessi. La mente si è 'cibata' di sensazioni fortissime e non riesce più ad abituarsi a sensazioni più contenute. E come se ci venisse a mancare qualche cosa.
Ma questa tua osservazione avvalora anche l'ipotesi che ho fatto e cioè che in qualche modo un certo tipo di alpinismo 'spinto' ci toglie un po di libertà di scelta. Alla fine ne rimaniamo invischiati e facciamo fatica a staccarcene. Ma in questo penso che giochi anche un po di orgoglio che ci spinge a voler rimanere a certi livelli. E' per questo che ho suggerito a PAOPANZA (semmai ce ne fosse bisogno) di staccarsi dal confronto e dal vedere ciò che gli altri fanno, perchè questo non agevola nella ricerca di un proprio equilibrio 'ALPINISTICO'.
La questione è complessa ed ognuno la può risolvere solo cercando questo benedetto equilibrio, tanto non ci si può far nulla: il tempo passa e bisogna adeguarsi e rinnovarsi (ne avevamo già parlato in uno dei primi interventi di PAOPANZA). Opporsi od arrendersi totalmente non sono a mio modo di vedere le soluzioni migliori.
Fabrizio |
Questa me la salvo e ogni tanto andrò a rileggermela  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Lun Ago 02, 2010 7:16 pm Oggetto: |
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leo ha scritto: | Fabrizio Righetti ha scritto: |
Ciao HARLIN,
Hai ragione in questa tua osservazione. E questo accade spesso in molti atleti di alto livello: quando non vincono più si ritirano. Forse il paragone è azzardato perchè l'alpinismo non è proprio uno sport o almeno non è solo quello ma penso che i meccanismi 'MENTALI' possano essere più o meno gli stessi. La mente si è 'cibata' di sensazioni fortissime e non riesce più ad abituarsi a sensazioni più contenute. E come se ci venisse a mancare qualche cosa.
Ma questa tua osservazione avvalora anche l'ipotesi che ho fatto e cioè che in qualche modo un certo tipo di alpinismo 'spinto' ci toglie un po di libertà di scelta. Alla fine ne rimaniamo invischiati e facciamo fatica a staccarcene. Ma in questo penso che giochi anche un po di orgoglio che ci spinge a voler rimanere a certi livelli. E' per questo che ho suggerito a PAOPANZA (semmai ce ne fosse bisogno) di staccarsi dal confronto e dal vedere ciò che gli altri fanno, perchè questo non agevola nella ricerca di un proprio equilibrio 'ALPINISTICO'.
La questione è complessa ed ognuno la può risolvere solo cercando questo benedetto equilibrio, tanto non ci si può far nulla: il tempo passa e bisogna adeguarsi e rinnovarsi (ne avevamo già parlato in uno dei primi interventi di PAOPANZA). Opporsi od arrendersi totalmente non sono a mio modo di vedere le soluzioni migliori.
Fabrizio |
Questa me la salvo e ogni tanto andrò a rileggermela  |
Leo sei giovane e quindi queste parole puoi tenerle nel cassetto per un bel po
Anche se .....
Ogni tanto trovo qualcuno in montagna e parlando del più e del meno comincia a dire che quando era giovane faceva questo e quello e adesso invece ....., quasi a scusarsi.
Allora io che sono come tutti un po bastardo gli chiedo ma quanti anni hai? E magari questo salta fuori che ha 35 anni. Magari per la ginnastica artistica sarà un'età longeva ma per l'alpinismo proprio no.
A 40, 50 ed anche 60 anni se il buon Dio ci lascia la salute e noi manteniamo la motivazione possiamo fare cose fantasmagoriche. Due anni fa sulla traversata della Meije trovai C. Moulin, ha 50 anni ma che fisico e che cose che fa ancora o Gabarrou.
Voglio anche ricordare il mitico Marco Olmo che ha 58 e 59 anni si è portato a casa il primo posto alla UTMB.
Fabrizio |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Lun Ago 02, 2010 7:45 pm Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: |
Ma questa tua osservazione avvalora anche l'ipotesi che ho fatto e cioè che in qualche modo un certo tipo di alpinismo 'spinto' ci toglie un po di libertà di scelta. Alla fine ne rimaniamo invischiati e facciamo fatica a staccarcene. Ma in questo penso che giochi anche un po di orgoglio che ci spinge a voler rimanere a certi livelli. E' per questo che ho suggerito di staccarsi dal confronto e dal vedere ciò che gli altri fanno, perchè questo non agevola nella ricerca di un proprio equilibrio 'ALPINISTICO'. |
Questo per me non ha "età"  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Lun Ago 02, 2010 8:51 pm Oggetto: Re: Smettere |
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PAOPANZA ha scritto: | la mia semplice regola è solo avere sempre paura e controllarla, se non riesco vuol dire che sto esagerando, mi son sempre detto di scalare all'80% e di tenere il 20% di riserva per le emergenze: sono fondamentalmente un gran brocco fifone, però un poco scalo felice.
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Per me questo basta e avanza  _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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