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mau
Registrato: 16/02/07 02:10 Messaggi: 205
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Inviato: Ven Ago 06, 2010 9:08 am Oggetto: PASSO DI CARONELLA |
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L'altra mattina di buon ora sono salito a valbondione, inforcata la mia graziella mi sono pedalato lo stradello e la mulattiera sino al curò, peccato che ai due tornantini io non riesca a stare in sella. Quindi un po di spinta e poi riprendo a pedalare. Un bel the caldo al Curò e via a chiodo lungo la mulattiera che costeggia il lago e sale al Barbellino, generalmente scorrevole e con alcuni tratti trialistici. Bella lì, scendo e spingo in due brevi tratti. Il lago naturale è uno sballo, con una grande lingua di neve che si immerge nelle acque verdi e gioca con la luce del mattino.
Ora inizia la parte interessante, bici a spinta lungo il sentiero che sale al passo di caronella, non c'è bisogno di portarla, basta spingere con calma e godersi il panorama ... peccato i grandi tralicci dell'alta tensione. Camosci che fuggono, marmotte che trottano sul sentiero e fischiano, gracchi ... Eccomi al passo, breve pausa al grazioso bivacco in pietra ed uno sguardo verso la valtellina. Inizia la discesa, un'infinità di tornantini da condurre, dove il "nose-pres" (mi dicono che si chiami cos') è d'obbligo, si alternano a diagonali generalmente si fondo smosso.
Tornato al Barbellino breve pausa al rifugio e via a chiodo sulla mullattiera, filanete e divertente, prestando attenzione agli escursionisti che HANNO SEMPRE LA PRECEDENZA.
Scivolo via lungo il lago che nella luce calda del mattino da il meglio di se, oltre il Curò presto attenzione al tratto tagliato nella roccia, molti sono gli escursionisti che stanno salendo. Al primo tornante decido di andare a sinistra e seguire il sentiero delle orobie. Un po si pedala , un po si spinge e un po si porta, superata la deviazione che scende a Lizzola, si continua la diagonale ben presto non c'è storia, bisogna mettersi la bici in spalla e risalire l'ultimo faticoso strappo sino al colle. Giunto sul crinale Valbondione, le cascate ed il Curò sono alle mie spalle, davanti a ma la valle di Bondione che sale al Tre Confini e la lunga cresta del Crostaro e del Sasna che scende sino alla Manina.
Inizio la discesa bella e tecnica, immersa in una vegetazione lussureggiante. Alle baite non seguo il sentiero delle orobie ma svolto a destra, passo in mezzo all'alpeggio e proseguo oltre per un'ultima discesa veloce e filante, veramente libidinosa, nella faggetta. Il sentiero taglia infine i prati e le ruote corrono veloci sino alle case di Lizzola.
Attraverso il paese ed imbocco il sentiero che scende a Valbondione, si taglia in più punti la strada asfaltata e ci si reimmerge sempre nel bosco.
Ore 12 Valbondione, mi lavo nella fontana, ripongo la graziella nel baule e mi cambio. Con un sorriso ebete sulle labbra, le immagini delle mie montagne negli occhi, il fischio delle marmotte nelle orecchie e l'adrenalina messa in circolo da oltre 2000 metri di discese da sballo, alle 13 mi presento al lavoro.
Questa mezza giornata di ferie me la sono proprio goduta.
buone pedalate a tutti |
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Ultimoarrivato
Registrato: 04/02/09 21:30 Messaggi: 1176 Residenza: Castegnato
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Inviato: Ven Ago 06, 2010 10:17 am Oggetto: |
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Bello, complimenti!
Questo è un rigore a porta vuota
C'è un giro in quella zona (e parte del giro è quello che hai fatto ) che mi frulla da un po' nella testolina.... vediamo se in questi giorni si riesce a fare
ps: uno straccio di foto per saziare la mia curiosità da zitella????  _________________ Brindo a voi e a questa vita pace amore e gioia infinita....
Negrita |
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aura
Registrato: 02/08/10 19:08 Messaggi: 2
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Inviato: Ven Ago 06, 2010 4:14 pm Oggetto: |
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complimenti itinerario eccezionale,
posta qualche foto |
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