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Un canalino un poco speciale

 
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PAOPANZA



Registrato: 31/10/09 21:30
Messaggi: 315

MessaggioInviato: Dom Giu 20, 2010 8:01 am    Oggetto: Un canalino un poco speciale Rispondi citando

Un canalino un poco speciale
Una forte e affiatata cordata, Lei mi dice gentilmente: io vado, ci vado spesso quando ne sento il bisogno, se tu vuoi venire vieni pure, io ci vado lo stesso anche se tu non vieni, fai quello che vuoi. Saliamo la sera, dormiamo all'aperto, con un vento gagliardo che libera il cielo e così tutte le stelle si mettono in mostra e ci guardano ammiccando. Alle sei arriva Bruno, che ha freddo alle mani, colazioniamo e poi partiamo. Dopo la Cerviera cominciamo a salire verso la neve e poi su e su fino al canalino. Faccio una fatica bestia e sudo come mai, non trovo nessun ritmo, è tanto che non cammino e da settembre pochissimo per un ginocchio andatello, ma “attaccate le difficoltà i metri scorrono velocemente” e usciamo al colletto. Bruno è davanti con Lei appena sotto, io da dieci metri in giù. Procediamo “in sicurezza” con caschi, corda, imbraghi e materiale vario, compresi i sacchi da bivacco, tutto rigorosamente con noi, ma negli zaini. Poi scendiamo, esterrefatti quando Lei trova le catene, e giù sulla neve fin quasi in fondo. Bel tempo, bell'ambiente, bella gita : mi è piaciuto molto il giro, il mio spirito aveva proprio bisogno di un poco di pace, mi sono abbronzato il “muso”. Lei non era mai salita di lì, però era da quelle parti quando Alberto se ne è andato. Io ero sceso nel '73, ricordo una piccola lingua di neve farinosa, ma oggi è un canalone di neve dura, e nel '75, dopo la via delle guide al Crozzon, Tino mi chiese dove andare, io gli raccontai del canalino e lui lo discese, ma se ne andò proprio lì e non sono più andato da quelle parti fino ad oggi. Dico sinceramente che, forse grazie a Bruno, Lei questa volta non mi ha picchiato, non abbiamo litigato e non ci siamo detti sincroni di andare per altri paesi; è più probabile però che entrambi vivessimo un po' d'altro. Scendo dal Curò quasi di corsa, col passo di un giovane portatore, che aveva regalato ad uno i pantaloncini che io gli avevo appena regalato, perché lui li aveva già e l'altro no, un passo per riposare sonnecchiando ed al parcheggio dopo qualche attimo inizia a piovere.
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Ares88



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MessaggioInviato: Dom Giu 20, 2010 10:21 am    Oggetto: Re: Un canalino un poco speciale Rispondi citando

PAOPANZA ha scritto:
Un canalino un poco speciale
Una forte e affiatata cordata, Lei mi dice gentilmente: io vado, ci vado spesso quando ne sento il bisogno, se tu vuoi venire vieni pure, io ci vado lo stesso anche se tu non vieni, fai quello che vuoi. Saliamo la sera, dormiamo all'aperto, con un vento gagliardo che libera il cielo e così tutte le stelle si mettono in mostra e ci guardano ammiccando. Alle sei arriva Bruno, che ha freddo alle mani, colazioniamo e poi partiamo. Dopo la Cerviera cominciamo a salire verso la neve e poi su e su fino al canalino. Faccio una fatica bestia e sudo come mai, non trovo nessun ritmo, è tanto che non cammino e da settembre pochissimo per un ginocchio andatello, ma “attaccate le difficoltà i metri scorrono velocemente” e usciamo al colletto. Bruno è davanti con Lei appena sotto, io da dieci metri in giù. Procediamo “in sicurezza” con caschi, corda, imbraghi e materiale vario, compresi i sacchi da bivacco, tutto rigorosamente con noi, ma negli zaini. Poi scendiamo, esterrefatti quando Lei trova le catene, e giù sulla neve fin quasi in fondo. Bel tempo, bell'ambiente, bella gita : mi è piaciuto molto il giro, il mio spirito aveva proprio bisogno di un poco di pace, mi sono abbronzato il “muso”. Lei non era mai salita di lì, però era da quelle parti quando Alberto se ne è andato. Io ero sceso nel '73, ricordo una piccola lingua di neve farinosa, ma oggi è un canalone di neve dura, e nel '75, dopo la via delle guide al Crozzon, Tino mi chiese dove andare, io gli raccontai del canalino e lui lo discese, ma se ne andò proprio lì e non sono più andato da quelle parti fino ad oggi. Dico sinceramente che, forse grazie a Bruno, Lei questa volta non mi ha picchiato, non abbiamo litigato e non ci siamo detti sincroni di andare per altri paesi; è più probabile però che entrambi vivessimo un po' d'altro. Scendo dal Curò quasi di corsa, col passo di un giovane portatore, che aveva regalato ad uno i pantaloncini che io gli avevo appena regalato, perché lui li aveva già e l'altro no, un passo per riposare sonnecchiando ed al parcheggio dopo qualche attimo inizia a piovere.


ti riferisci ad Ernestino Ribolla vero....
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fabiomaz



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MessaggioInviato: Lun Giu 21, 2010 8:58 am    Oggetto: Re: Un canalino un poco speciale Rispondi citando

PAOPANZA ha scritto:
Un canalino un poco speciale
Una forte e affiatata cordata, Lei mi dice gentilmente: io vado, ci vado spesso quando ne sento il bisogno, se tu vuoi venire vieni pure, io ci vado lo stesso anche se tu non vieni, fai quello che vuoi. Saliamo la sera, dormiamo all'aperto, con un vento gagliardo che libera il cielo e così tutte le stelle si mettono in mostra e ci guardano ammiccando. Alle sei arriva Bruno, che ha freddo alle mani, colazioniamo e poi partiamo. Dopo la Cerviera cominciamo a salire verso la neve e poi su e su fino al canalino. Faccio una fatica bestia e sudo come mai, non trovo nessun ritmo, è tanto che non cammino e da settembre pochissimo per un ginocchio andatello, ma “attaccate le difficoltà i metri scorrono velocemente” e usciamo al colletto. Bruno è davanti con Lei appena sotto, io da dieci metri in giù. Procediamo “in sicurezza” con caschi, corda, imbraghi e materiale vario, compresi i sacchi da bivacco, tutto rigorosamente con noi, ma negli zaini. Poi scendiamo, esterrefatti quando Lei trova le catene, e giù sulla neve fin quasi in fondo. Bel tempo, bell'ambiente, bella gita : mi è piaciuto molto il giro, il mio spirito aveva proprio bisogno di un poco di pace, mi sono abbronzato il “muso”. Lei non era mai salita di lì, però era da quelle parti quando Alberto se ne è andato. Io ero sceso nel '73, ricordo una piccola lingua di neve farinosa, ma oggi è un canalone di neve dura, e nel '75, dopo la via delle guide al Crozzon, Tino mi chiese dove andare, io gli raccontai del canalino e lui lo discese, ma se ne andò proprio lì e non sono più andato da quelle parti fino ad oggi. Dico sinceramente che, forse grazie a Bruno, Lei questa volta non mi ha picchiato, non abbiamo litigato e non ci siamo detti sincroni di andare per altri paesi; è più probabile però che entrambi vivessimo un po' d'altro. Scendo dal Curò quasi di corsa, col passo di un giovane portatore, che aveva regalato ad uno i pantaloncini che io gli avevo appena regalato, perché lui li aveva già e l'altro no, un passo per riposare sonnecchiando ed al parcheggio dopo qualche attimo inizia a piovere.



Davvero molto bello Pao.
Di montagna non mi sento di dirti niente ma il tuo modo di scrivere mi piaceva abbastanza, ora mi piace davvero tanto.
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