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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 12:47 pm Oggetto: A proposito di guide alpine |
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Ciao a tutti, il forum, come è naturale che sia durante il periodo estivo, è su toni piuttosto bassi; solo ‘IL DOVE SIAMO ANDATI’ mantiene una certa vivacità. Chissà se l’argomento che sto per introdurre scalderà un po gli animi?
Visto che già si è parlato di diversi gestori di rifugi alpini, voglio ora parlare di un’altra categoria di professionisti della montagna. Le guide alpine, e purtroppo per loro non bene!
La doverosa premessa che questa discussione è volutamente provocatoria e non vuole fare di un erba un fascio (ma sicuramente un bel mazzetto) potrebbe essere superflua ma è bene farla. Del resto conosco alcune guide alpine (che se mi leggono saluto) e di cui ho piena stima sia come persone, sia come amanti della montagna e sia come professionisti. Ma si sa che a questo mondo non siamo tutti uguali.
La mia discussione prende spunto da due episodi di cui sono stato testimone in questa non ancora finita stagione estiva. Entrambi devo dire su montagne in territorio elvetico, chissà se può essere una chiave di lettura? Comunque sono solo gli ultimi eventi di un repertorio ben più vasto.
Primo caso:
Due guide elvetiche con un cliente ciascuno. Scendiamo da una classica ‘montagna da guide’. Calano prima il cliente e poi in arrampicata non protetta li raggiungono. Io e il Boletti scendendo con le doppie o arrampicando con un minimo di protezione andiamo alla stessa velocità. Questo giusto come cappello introduttivo. All’ultima calata prima del ghiacciaio, uniscono le loro due corde e con una bella calata da 60 m ne raggiungono la superficie. Noi in sosta ad aspettare abbiamo una corda sola, poco male, ma poter utilizzare la loro calata ci semplificherebbe le cose, anche perché loro si prendono una pausa. Invece, si premurano di ritirare velocemente le loro corde senza neanche accennare un invito ad utilizzarle.
Secondo caso:
Su altra montagna ma sempre io e il Boletti stiamo vagando nel buio del primo mattino alla ricerca di un passaggio tra le rocce. Una guida elvetica con cliente è a pochi metri da noi, i due stanno facendo una pausa. Passano circa dieci minuti, noi ancora non abbiamo trovato la giusta via e i due partono decisi per quella che si rivelerà la giusta strada. Il tutto senza una parola ed avendo bene l’accortezza di non dire nulla. Forse la guida voleva stare davanti, posso anche capirlo ma un’indicazione in montagna non si rifiuta mai.
Ps Comunque alla fine della salita gli avremo dato almeno due ore.
Due casi che mi lasciano pensare.
Ho delle risposte a questi comportamenti poco ‘umani e solidali’ ma per ora li tengo per me. Non voglio giudicare le persone ma i comportamenti si!
Poi magari porto qualche esempio di comportamento ‘positivo’.
Voi cosa ne pensate? Siete stati testimoni di comportamenti simili da parte di guide alpine?
Fabrizio |
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gash
Registrato: 14/02/07 14:12 Messaggi: 202
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 1:06 pm Oggetto: |
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Giusto per comprendere meglio, perchè da come sono esposti i due casi sembra che voi e loro non vi siate mai rivolti la parola, nel primo caso avete scambiato qualche parola? avete provato a chiedere se vi lasciavano fare la doppia con le loro corde? perchè se avete chiesto e loro vi hanno tolto la corda sono degli stronzi, se non avete detto niente potevano pensare che vi stava bene continuare come tutta la discesa a farvi i c...i vostri, più o meno lo stesso per il secondo caso. _________________ Se ghe' de fal... fomel |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 1:27 pm Oggetto: |
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gash ha scritto: | Giusto per comprendere meglio, perchè da come sono esposti i due casi sembra che voi e loro non vi siate mai rivolti la parola, nel primo caso avete scambiato qualche parola? avete provato a chiedere se vi lasciavano fare la doppia con le loro corde? perchè se avete chiesto e loro vi hanno tolto la corda sono degli stronzi, se non avete detto niente potevano pensare che vi stava bene continuare come tutta la discesa a farvi i c...i vostri, più o meno lo stesso per il secondo caso. |
Ciao,
La tua è una giusta osservazione; in effetti è un'ipotesi. E' pur vero che certe cose non si dovrebbe arrivare al punto di chiederle ma di offrirle. Concedimi l'esempio di lasciare il posto a sedere sui mezzi pubblici: lo si offre poi semmai uno rifiuta.
Due settimane dopo io ho offerto le mie calate a due ragazzi provvisti di corda corta e loro hanno accettato. Non ho aspettato me lo chiedessero. Io ho 'perso 10 minuti' e loro si son tolti d'impaccio in 10 minuti anzichè in mezz'ora con piacere di entrambi.
Fabrizio |
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Eva K
Registrato: 14/10/08 11:29 Messaggi: 1109 Residenza: ex rovatese... ora a Milano (sigh)
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 1:34 pm Oggetto: |
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Ciao Fabrizio,
colgo il tuo invito per raccontare un episodio molto recente, che mi ha colpito per vari aspetti.
Concordo che non si può fare di tutta un'erba un fascio, e spero di leggere da te e altri qualche altro contributo "positivo".
Siamo in zona Falzarego, a ripetere una via nota, di difficoltà contenute, sul IV, IV+.
Sapendo che la via è spesso affollata, ci presentiamo all'attacco in ritardo, così da fare passare comodamente la maggior parte delle cordate. Sfortuna vuole che anche una guida con una coppia di giovani clienti abbia la stessa medesima idea, ma è all'attacco 3 minuti prima di noi... quindi il diritto di partire per primi (loro si stanno imbragando, noi lo siamo già, ma non vogliamo fare i prepotenti).
Gli diciamo che li lasciamo partire con comodo (lui sta sistemando l'imbrago della ragazza e facendole l' e lui non accenna alla possibilità di lasciarci andare per primi. Penso che tanto saranno veloci.... per esperienze viste, quindi va bene così.
Invece. Parte e arriva in sosta. Dalla sosta inizia a spiegare i singoli movimenti per raggiungerlo. I tizi si incasinano... e non la faccio lunga, ma decido di attaccare quando loro sono alla seconda sosta, per lasciar margine.
Quando raggiungo anche io la seconda sosta trovo: guida che sta salendo il terzo tiro, ragazzino semisdraiato-appoggiato alla sosta. Gli chiedo gentilmente (ok... forse lo guardo un po' troppo seria) se si può alzare che mi metto in sicura. La guida mi dice che se i 2 tiri erano di 30 m io dovevo sostare alla prima e non saltarla... faccio notare che è quel che ho fatto e che ho aspettato parecchio per muovermi. Si gira e non mi degna più di una parola.
Dopo moviola su moviola e incasinamenti di corda vari i 2 si schiodano e partono (nel frattempo abbiamo aspettato una ventina di minuti....).
Per fortuna forse a un certo punto il tempo della guida era al termine e ha deciso di parancarseli su senza tante storie, perchè sono spariti tutti quanti e abbiamo arrampicato in pace.
So che è brutto scalare con gente al culo soprattuto all'inizio, per cui abbiamo lasciato loro tutto il tempo necessario. Ma in coscienza, sapendo che tipo di clienti aveva, forse sarebbe stato gentile se avesse proposto di lasciarci partire.
Altra cosa che ho notato: in tutta la via NON SI E' MAI PROTETTO. Non mi è sembrato molto didattico nei confronti di due perfetti neofiti.
Mi piacerebbe sentire la campana di una guida, e leggere il suo punto di vista: noi li vediamo dall'esterno, io non ne conosco di persona: non mi piace dare addosso a nessuno, ma poi spiace incontrare comportamenti spiacevoli, non si vorrebbe mai giudicare, ma poi si finisce per farsi un'idea, purtroppo. _________________ [...] strade che si sgretolano sui "deserti dell'irrazionale", balzano nella dimensione dell'instinto, si polverizzano nell'infinito deserto della creazione. (I. Guerini)
il mio blog: http://evak.altervista.org |
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gash
Registrato: 14/02/07 14:12 Messaggi: 202
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 1:48 pm Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: | Concedimi l'esempio di lasciare il posto a sedere sui mezzi pubblici: lo si offre poi semmai uno rifiuta. |
Vero, vero anche che lo si cede ad anziani, donne gravide e invalidi (altre categorie ma questo sono le prime 3 che mi sono venute in mente), non certo a dei giovani baldanzosi che se restano in piedi 5 minuti non gli fa male.
Con questo voglio dire che magari le guide con gli occhi di chi ha visto gente imbranata e gente in gamba hanno notato che lo sapevate bene cosa stavate facendo, scendendo fino a li tranquilli con i vostri mezzi e quindi non si sono preoccupate.
Nel secondo caso in effetti forse era più facile capire che non stavate facendo avanti e indietro per scaldarvi, probabilmente non c'erano anche altre mille vie li intorno e magari un "attacca qui" era gradito.
Resta il fatto che ti do ragione, quando in gioco c'è più di un posto a sedere e due parole possono fare la differenza tra il trovarsi nelle petole o andar via tranquilli è meglio farle ste due parole, anche se nessuno ce le chiede. _________________ Se ghe' de fal... fomel |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 1:51 pm Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: | gash ha scritto: | Giusto per comprendere meglio, perchè da come sono esposti i due casi sembra che voi e loro non vi siate mai rivolti la parola, nel primo caso avete scambiato qualche parola? avete provato a chiedere se vi lasciavano fare la doppia con le loro corde? perchè se avete chiesto e loro vi hanno tolto la corda sono degli stronzi, se non avete detto niente potevano pensare che vi stava bene continuare come tutta la discesa a farvi i c...i vostri, più o meno lo stesso per il secondo caso. |
Ciao,
La tua è una giusta osservazione; in effetti è un'ipotesi. E' pur vero che certe cose non si dovrebbe arrivare al punto di chiederle ma di offrirle. Concedimi l'esempio di lasciare il posto a sedere sui mezzi pubblici: lo si offre poi semmai uno rifiuta.
Due settimane dopo io ho offerto le mie calate a due ragazzi provvisti di corda corta e loro hanno accettato. Non ho aspettato me lo chiedessero. Io ho 'perso 10 minuti' e loro si son tolti d'impaccio in 10 minuti anzichè in mezz'ora con piacere di entrambi.
Fabrizio |
Anche io e Gio sullo Schreckhorn avevamo corda corta...e speravamo di poter usare due corde unite (con la vostra) per fare le doppie, ma...
Per quanto riguarda le guide, come accennato tra le righe, vorrei sottolineare il fatto che pur essendo professionisti della montagna sono comunque persone.
Come quelle che trovi maleducate per strada o in città.
Ho avuto modo di incontrare quelli gentili con cui scambiare due chiacchiere e quelli spocchiosi che si sentono i padroni della montagna attribuendosi diritti CHE NON HANNO.
Insomma...non tutti sul bus si alzano! _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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omaha
Registrato: 26/01/09 17:29 Messaggi: 35
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 1:59 pm Oggetto: |
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Mah, per me è difficile rispondere in modo univoco....
Potrei citere esempi di guide alpine incontrate sul Bianco a cui avrei dato volentieri una piccozzata in testa, oppure molti altri casi in cui si sono dimostrate persone cordiali.
Direi che l'ago della bilancia pende a favore di esperienze positive, l'importante secondo me è essere coscienti che non sono persone che vanno in montagna a fare opere di bene ma a lavorare, quindi secondo me certi comportamenti 'freddini' si potrebbero spiegare anche sulla base delle loro esperienze con i cosiddetti 'senza guida'; sarebbe interessante qualche parere in proposito.
Poi come tutti ognuno ha il suo carattere: ci sono i rifugisti che 'pelano', quelli che incontri sul sentiero che saluti e non smuovono neanche la testa, quelli sopra di te che fanno cadere sassi e manco ti avvisano....
Pensare che la montagna sia il luogo della bontà e della disponibilità è sempre stata un'utopia... |
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red
Registrato: 27/08/07 09:50 Messaggi: 817 Residenza: bergamo
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 2:36 pm Oggetto: |
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Caro Fabrizio,
per il punto 1 posso (voglio) pensare che avendovi visto ugualmente veloci, la guida ha ritenuto che non aveste bisogno di aiuto. Magari era anche particolarmente timido e non ha voluto proferir parola...
per il punto 2 la guida si è sicuramente accorta che non eravate dei super locals e quindi un aiuto / suggerimento / consiglio sarebbe stato corretto e gradito...
passando alle esprienze personali...
- ho conosciuto un amico guida che si è offerto di legarsi con me per la salita di una goulotte, l'ha tirata e da allora ci si sente spess
- salendo la via dei trois monts al Bianco, tutti in coda sotto in Maudit, ho incontrato una guida che sbraitando pretendeva di usare le fisse e la traccia prima degli altri, scavalcando tutti, senza degnarsi di scalinare una linea di salita tutta sua
mi è passata la poesia che mi faceva credere che in montagna, per chissà quale motivo, ci potesse essere gente migliore della media. invece ci sono, come dappertutto, i modesti e gli sboroni, i disponibili e gli spocchiosi, i simpaticissimi e gli introversi e un sacco di sfumature diverse  _________________ - Tutta roba che rimane !!! |
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Franz Event manager
Registrato: 13/02/07 00:33 Messaggi: 9722 Residenza: Berg...scia...Verona
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 2:40 pm Oggetto: |
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red ha scritto: | - salendo la via dei trois monts al Bianco, tutti in coda sotto in Maudit, ho incontrato una guida che sbraitando pretendeva di usare le fisse e la traccia prima degli altri, scavalcando tutti, senza degnarsi di scalinare una linea di salita tutta sua |
cazzz...
ma quando????
nel luglio 2002!!!!????
sicuramente no!
ciò a dimostrazione che succede sempre...
PS: come sulla cresta dei Rochefort!
red ha scritto: | in montagna, invece ci sono, come dappertutto, i modesti e gli sboroni, i disponibili e gli spocchiosi, i simpaticissimi e gli introversi e un sacco di sfumature diverse |
riquoto
persone, non automi
persone che sono lì a lavorare...e rischiare la vita...
anche noi...ma per piacere (o masochismo) _________________ -Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT) |
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HEMMING
Registrato: 07/03/08 09:54 Messaggi: 102
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 3:19 pm Oggetto: |
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L'ultima modifica di HEMMING il Lun Apr 19, 2010 5:16 pm, modificato 1 volta |
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misteradamello
Registrato: 12/02/07 20:12 Messaggi: 1923 Residenza: Brescia
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 4:29 pm Oggetto: |
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HEMMING ha scritto: | CONCORDO CON FABRIZIO...SONO SOVENTI GLI EPISODI SIMILI..
SE DOVESSI DARE UNA PERCENTUALE (OVVIAMENTE IN BASE ALLA MIA ESPERIENZA PERSONALE) DIREI : 70% MALEDUCATI - 15% MEDI - 15 % EDUCATI E SOCIEVOLI..
COSI' OGNUNO SI METTE DOVE VUOLE E SON TUTTI CONTENTI..
INOLTRE AGGIUNGEREI CHE NEL 70% CI SONO PURE QUELLI CHE SE LA TIRANO DA PAURA SOLO PER IL FATTO CHE METTONO SEMPRE IN MOSTRA LA "SUPERPATACCA" (PERCHE' NON LA TATUANO SULLA PELLE ? )MA IGNARI CHE A VOLTE C'E' IN GIRO GENTE CHE LA "SUPERPATACCA" NON CE L'HA MA VA MOLTO DI PIU' DI LORO... INOLTRE SE CONOSCETE QUALCHE GUIDA ALP. PROVATE A CHIEDERGLI IL CURRICULUM... TANTE GUIDE HANNO PASSATO IL CORSO (BRAVISSIMI !) MA HANNO UN CURRICULUM SECONDO ME UN PO' SCARNO.. CREDO CHE L'ESPERIENZA IN MONTAGNA CONTI PIU' DI TANTO .. E CHE PRIMA DI PRENDERE UN TITOLO COSI' NON BASTI AVER FATTO SOLO UNA VENTINA DI VIE..
AGLI ESAMI PUOI ANDAR BENISSIMO.. MA L'ESPERIENZA SI VEDE IN ALTRE SITUAZIONI..E CONTA..
SONO UN PO' USCITO DAL TEMA.. E SPERO DI NON FAR INCAZZ NESSUNO.. C'E ANCORA QUEL 15%+15%..
CIAO |
In Italia l'esame delle guide è DURISSIMO e attualmente escono solo guide con i contofiocchi tecnicamente, quindi escluderei la paludata ipotesi di curriculum scarsi (basta informarsi per sapere quale curriculum bisogno presentare PRIMA di fare la sola DOMANDA di ammissione al corso)
Le grosse lacune io le ho sempre viste e ribadite sulle guie Svizzere, anche giovani ma con un bagaglio tecnico davvero scarso.
Racconto la recentissima esperienza avuta al Taschorn:
Siamo tranquilli al Bivacco del Mischabeljhoc guardando dal finestrino le cordate che giungono dal ghiacciaio.Ne vedo una con a acapo un uomo(guida svizzera) con due donne legate come polli.Invece di seguire la sicura traccia che supera la terminale poco sotto il bivacco fà una sua traccia solitaria e incomprensibile visto che fila diritto in un tratto dove la terminale è invisibile e quindi pericolosa.Io penso:questo fila dentro nel crepo..detto e fatto! non lui ma la ragazza che stava nel mezzo.Siccome lui davanti e l'altra dietro avevano parecchia corda molla la tipa è filata fino in fondo.
Frettolosamente la mette in sicurezza e noi del bivacco usciamo a dargli manforte con un'altra guida svizzera.
Quaranta minuti per tirar fuori la tipa con manovre che in italia il soccorso alpino usava negli anni 40..una cosa pietosa.Per fortuna della ragazza è andato tutto bene,nulla di rotto,solo un grosso spavento.La guida-Pirla è stata estremamente scortese al punto che poi ci siamo azzuffati un tanticchio.Adesso è più bendisposto verso gli Italiani... _________________ www.misteradamello.it |
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HEMMING
Registrato: 07/03/08 09:54 Messaggi: 102
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 4:38 pm Oggetto: |
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L'ultima modifica di HEMMING il Lun Apr 19, 2010 5:15 pm, modificato 1 volta |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 6:43 pm Oggetto: |
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Ragazzi, il mio intervento più che sull'aspetto tecnico, che concordo con Roberto direi che almeno in Italia è molto elevato è più centrato sull'aspetto umano e relazionale.
Comunque mi immagno la scena di Roberto che si azzuffa con lo svizzerotto.
Ad ogni modo ho notato che al pari dei gestori dei rifugi più gira gente e quindi soldi e più la gente è scortese e maldisposta. Non si sfugge! E' più facile trovare una guida maleducata al Cervino che non al Pizzo Andolla.
In certe regioni alpine l'alpinista fai da te viene visto come un concorrente ed un cattivo esempio per i potenziali clienti.
Paradossalmente mi sembra di notare una maggiore indisposizione più da parte delle guide montanare che non dalle guide di estrazione cittadine. Queste ultime infatti, alla fine altro non sono che alpinisti della Domenica che poi hanno trovato il giusto sfogo della loro passione in una professione. Il montanaro invece è più soggetto a portarsi addosso quasi un diritto divino e a pensare che la montagna su cui sale con il cliente sia in qualche modo sua o che comunque possa vantare un diritto particolare. E' naturale che con una sifatta disposizione è più facile incappare in quegli atteggiamenti poco 'amichevoli'.
Fabrizio |
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leo
Registrato: 25/02/08 21:43 Messaggi: 6823 Residenza: 3gasio
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 7:21 pm Oggetto: |
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Anch'io credo che nel primo caso poteva fare una gentilezza che purtroppo non c'è stata, ma poco male. Nel secondo invece si è dimostrato un pò stronzo perchè non costava veramente niente.
Per quanto mi riguarda l'ultima volta che ho avuto a che fare con una guida risale a una settimana fa ed era molto simpatica e cordiale, almeno con me ! In generale ho beccato molti maleducati che ti guardano un dal piedistallo, ma questi erano sia pataccati che no, forse siamo anche noi che quando vediamo quella pezza in particolare ci facciamo più caso _________________ “quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.” |
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grigna
Registrato: 09/02/07 11:21 Messaggi: 8493 Residenza: Mariano Comense (Co)
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Inviato: Gio Ago 27, 2009 7:33 pm Oggetto: |
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leo ha scritto: | Anch'io credo che nel primo caso poteva fare una gentilezza che purtroppo non c'è stata, ma poco male. Nel secondo invece si è dimostrato un pò stronzo perchè non costava veramente niente.
Per quanto mi riguarda l'ultima volta che ho avuto a che fare con una guida risale a una settimana fa ed era molto simpatica e cordiale, almeno con me ! In generale ho beccato molti maleducati che ti guardano un dal piedistallo, ma questi erano sia pataccati che no, forse siamo anche noi che quando vediamo quella pezza in particolare ci facciamo più caso |
La guida migliore resta One, two three step!  |
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