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lauretta
Registrato: 13/02/07 00:04 Messaggi: 1237 Residenza: franciacorta
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 9:32 am Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: | espo ha scritto: | Domonice ha scritto: |
Brozio, hai segato tutti con la tua lista... |
siamo qua mica a fare le gare ognuno va col suo passo. basta sia contento ci sta mica da vergognarsi o essere invidiosi |
Concordo con espo, stilare una lista di salite o montagne che ci hanno segnato o regalato emozioni particolari è una questione soggettiva che nulla a che fare con la bravura. Nessuno si deve sentire sminuito, anche se l'uomo è portato a fare paragoni.
Come dice il mio amico Stefano alla fine l'uomo è alla ricerca di emozioni, c'è chi le trova giocando a golf e chi le trova andando in montagna, ma nessuna delle due attività può, secondo me, essere assunta a migliore. Scegliamo ciò che più ci si addice e ci 'conviene' e del resto questa filosofia ci accompagna in tutte le cose della vita. Quindi anche nell'andare in montagna sono convinto che l'intensità del momento vissuto è esclusivamente soggettivo. C'è chi vivrà un'escursione in un bosco in modo altrettanto intenso a chi si va ad infilare sulla parete più alta e difficile che esista.
Poi è ovvio che se uno ambisce a migliorarsi possa guardare con ammirazione ed invidia a salite compiute da altri, ma non ci vedo nulla di svilente.
Fabrizio |
molto bello quello che dici, Fabrizio _________________ ..." sentire la bellezza del fresco profumo di libertà
che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità,
e quindi della complicità "...
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 9:49 am Oggetto: |
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LorenzOrobico ha scritto: | espo ha scritto: |
mi pare che questo sia un filo conduttore per diversi. a ripetere poi si finisce coll'andare sullo scontato e i ricordi si sovrappongono.
quello che ci fa passare un limite invece che sia tecnico che sia di stupore ceh sia umano resta indeleblie nella mente |
E` un discorso interessante questo, la ricerca di stimoli nuovi è un aspetto fondamentale, senza il quale si rischia di alimentare un curriculum senza alcuna emozione. Andare "oltre" e` uno stimolo, che si tratti di boulder, di escursioni (ultratrail...), di scalate.
A prescindere dalla difficoltà oggettiva, andare "oltre" puo` essere anche la modalità con cui si compie una salita (leggo una Nord Liskamm in giornata...), il fatto di utilizzare o meno certe facilitazioni (funivie, punti d'appoggio) puo` cambiare di molto la percezione del risultato e l'esperienza complessiva. Lo sterile grado in se` non significa nulla in confronto. |
Caro Lorenz hai centrato la questione! L'andare oltre l'apparenza e non barare con se stessi. L'ho detto altre volte uno sta lì a farsi una menata su uno spit si o uno spit no e poi si prende la funivia per andare all'attacco. Lo scrivo sempre mi piaccionio le montagne che non fanno sconti, dove devi partire da fondovalle e ti devi portare il cibo. Ecco che allora una salita apparentemente normale può diventare un'avventura che ti rimarrà nel cuore per sempre. Alcune montagne sono banalizzate dalle funivie e dalla frequentazione ma se provi a farle nel loro contesto originario ti rendi conto di come le cose siano ben diverse. Mi ricorderò sempre di un Palù fatto con gli sci di un paio di anni fa. Siamo partiti dal passo poi dal Diavolezza battutto tutto il ghiacciaio cercando la strada milgiore tra i crepacci (e ci siamo pure legati, una delle rare volte che l'ho fatto con gli sci), insomma ce lo siamo guadagnati metro su metro. Cazzo, ci vai a Pasqua con la funivia e la traccia e la scaletta di neve e la gente intorno e torni a casa con una gita in più sul curriculum e finita lì. Ma sai quante ne ho io di gite sul curriculum? Visto che ho conservato lo scritto postato su Skirando l'ho rimetto nel post qui di seguito.
Poi nulla tolgo a chi si fa salite tecnicamente per me oltre il limite ma sarebbero stati in grado di fare la stessa salita con magari 1500 m di dislivello nelle gambe? Qualcuno certamente si ma qualcun altro magari no.
Fabrizio |
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Fabrizio Righetti
Registrato: 13/02/07 16:03 Messaggi: 3768 Residenza: Milano
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 9:51 am Oggetto: |
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Ecco qui il commento in questione (2004), forse qualcuno di voi lo avrà letto sulle pagine di Skirando.
Faccio la doverosa premessa che ognuno in montagna fa ciò che più gli aggrada, ovviamente nel rispetto della libertà altrui, e che questa prerogativa è forse ciò che spinge la maggior parte di noi nella pratica dell’alpinismo.
Come forse qualcuno di voi ha notato, ho appena inserito la relazione della salita al Piz Palù che ho fatto con un amico venerdì scorso. La salita in oggetto era in realtà già contemplata nel Dbase di Skirando con punto di partenza il Diavolezza ma io ho proposto la salita da fondovalle perchè secondo me è così che una salita come quella in oggetto assume il suo vero significato e valore. Mi spiego meglio: il Palu è una montagna su cui nel pieno della stagione ci trovi centinaia di scialpinisti, soprattutto di lingua tedesca, che per la maggior parte salgono comodamente in funivia e spesso passano la notte nell'albergo annesso. Venerdì la giornata era spaziale con condizioni perfette e 40 cm di neve recente, non c'era nessuno!!! Come mai? Eppure la neve scendeva sino a 2000 m di quota, quindi non c'era nenche da portare gli sci in spalla, cosa ormai usuale in questa stagione. Forse perchè era Venerdì? Non penso proprio! E' che senza funivia, rifugio aperto e pista tracciata questa salita non è la stessa di Aprile. Son due gite diverse non c'entrano nulla una con l'altra. A parte la fatica diversa, il senso di isolamento e la non certezza di un itinerario preconfezionato la rendono poco appetibile e sicura (nel senso di raggiungimento della meta). Tra l’altro questo come altri itinerari spesso vengono un po banalizzati ed anche pericolosamente se uno ci pensa (la presenza della funivia in qualche modo non permette più una selezione). Sono provocatorio ma Venerdì ho avuto l'ennesima riprova che alla fine, non tutti per carità, ma molti vogliono portare lo stile di vita della città anche in montagna, tutto deve essere programmato e preconfezionato e se non è così si va da qualche altra parte. Quanti delle migliaia di persone che arrivano in cima avrebbero fatto lo stesso senza funivia e senza una pista? Non la metto sul piano della ‘bravura’ o meno ci sono gite facili e gite più difficili ognuno sceglie in base alle sue preferenze e preparazione tecnica ed atletica, mi da fa fastidio che si cerchi la scappatoia anche in montagna. Ribadisco ognuno poi fa ciò che vuole ed alla fine non mi lamento anzi molto meglio così perché essere stati da soli sul Palù è stato meraviglioso!
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 10:24 am Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: |
Poi nulla tolgo a chi si fa salite tecnicamente per me oltre il limite ma sarebbero stati in grado di fare la stessa salita con magari 1500 m di dislivello nelle gambe? Qualcuno certamente si ma qualcun altro magari no.
Fabrizio |
andare oltre è cmq un fattore soggettivo. dipende da dove sei in quel momento o nel tuo percorso generale. e anche dalle montagne in cui vai o puoi andare.
anche la pura ricerca della diffcoltà scissa dal dislivello è andare oltre.
superarsi ma pure diversificarsi questo è il segreto per vivere emozioni profonde _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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sistersofmercy
Registrato: 15/02/07 15:04 Messaggi: 194 Residenza: Lecco
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 10:56 am Oggetto: |
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lauretta ha scritto: | Fabrizio Righetti ha scritto: | espo ha scritto: | Domonice ha scritto: |
Brozio, hai segato tutti con la tua lista... |
siamo qua mica a fare le gare ognuno va col suo passo. basta sia contento ci sta mica da vergognarsi o essere invidiosi |
Concordo con espo, stilare una lista di salite o montagne che ci hanno segnato o regalato emozioni particolari è una questione soggettiva che nulla a che fare con la bravura. Nessuno si deve sentire sminuito, anche se l'uomo è portato a fare paragoni.
Come dice il mio amico Stefano alla fine l'uomo è alla ricerca di emozioni, c'è chi le trova giocando a golf e chi le trova andando in montagna, ma nessuna delle due attività può, secondo me, essere assunta a migliore. Scegliamo ciò che più ci si addice e ci 'conviene' e del resto questa filosofia ci accompagna in tutte le cose della vita. Quindi anche nell'andare in montagna sono convinto che l'intensità del momento vissuto è esclusivamente soggettivo. C'è chi vivrà un'escursione in un bosco in modo altrettanto intenso a chi si va ad infilare sulla parete più alta e difficile che esista.
Poi è ovvio che se uno ambisce a migliorarsi possa guardare con ammirazione ed invidia a salite compiute da altri, ma non ci vedo nulla di svilente.
Fabrizio |
molto bello quello che dici, Fabrizio |
MI ASSOCIO
... così ognuno trova il proprio spazio _________________ ANNA
Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca. Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle...il vino finchè dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato...(E.De Luca) |
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Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10745 Residenza: Franciacorta
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 12:26 pm Oggetto: |
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Fabrizio Righetti ha scritto: | espo ha scritto: | Domonice ha scritto: |
Brozio, hai segato tutti con la tua lista... |
siamo qua mica a fare le gare ognuno va col suo passo. basta sia contento ci sta mica da vergognarsi o essere invidiosi |
Concordo con espo, stilare una lista di salite o montagne che ci hanno segnato o regalato emozioni particolari è una questione soggettiva che nulla a che fare con la bravura. Nessuno si deve sentire sminuito, anche se l'uomo è portato a fare paragoni.
Come dice il mio amico Stefano alla fine l'uomo è alla ricerca di emozioni, c'è chi le trova giocando a golf e chi le trova andando in montagna, ma nessuna delle due attività può, secondo me, essere assunta a migliore. Scegliamo ciò che più ci si addice e ci 'conviene' e del resto questa filosofia ci accompagna in tutte le cose della vita. Quindi anche nell'andare in montagna sono convinto che l'intensità del momento vissuto è esclusivamente soggettivo. C'è chi vivrà un'escursione in un bosco in modo altrettanto intenso a chi si va ad infilare sulla parete più alta e difficile che esista.
Poi è ovvio che se uno ambisce a migliorarsi possa guardare con ammirazione ed invidia a salite compiute da altri, ma non ci vedo nulla di svilente.
Fabrizio | Io mi trovo perfettamente d'accordo con questa linea di pensiero (se guardate la mia top four lo si può evincere), ma non credo sia così per la maggior parte di quanti scrivono qui dentro... e i contributi mi danno ragione
Fabrizio Righetti ha scritto: | Ecco qui il commento in questione (2004), forse qualcuno di voi lo avrà letto sulle pagine di Skirando.
Faccio la doverosa premessa che ognuno in montagna fa ciò che più gli aggrada, ovviamente nel rispetto della libertà altrui, e che questa prerogativa è forse ciò che spinge la maggior parte di noi nella pratica dell’alpinismo.
Come forse qualcuno di voi ha notato, ho appena inserito la relazione della salita al Piz Palù che ho fatto con un amico venerdì scorso. La salita in oggetto era in realtà già contemplata nel Dbase di Skirando con punto di partenza il Diavolezza ma io ho proposto la salita da fondovalle perchè secondo me è così che una salita come quella in oggetto assume il suo vero significato e valore. Mi spiego meglio: il Palu è una montagna su cui nel pieno della stagione ci trovi centinaia di scialpinisti, soprattutto di lingua tedesca, che per la maggior parte salgono comodamente in funivia e spesso passano la notte nell'albergo annesso. Venerdì la giornata era spaziale con condizioni perfette e 40 cm di neve recente, non c'era nessuno!!! Come mai? Eppure la neve scendeva sino a 2000 m di quota, quindi non c'era nenche da portare gli sci in spalla, cosa ormai usuale in questa stagione. Forse perchè era Venerdì? Non penso proprio! E' che senza funivia, rifugio aperto e pista tracciata questa salita non è la stessa di Aprile. Son due gite diverse non c'entrano nulla una con l'altra. A parte la fatica diversa, il senso di isolamento e la non certezza di un itinerario preconfezionato la rendono poco appetibile e sicura (nel senso di raggiungimento della meta). Tra l’altro questo come altri itinerari spesso vengono un po banalizzati ed anche pericolosamente se uno ci pensa (la presenza della funivia in qualche modo non permette più una selezione). Sono provocatorio ma Venerdì ho avuto l'ennesima riprova che alla fine, non tutti per carità, ma molti vogliono portare lo stile di vita della città anche in montagna, tutto deve essere programmato e preconfezionato e se non è così si va da qualche altra parte. Quanti delle migliaia di persone che arrivano in cima avrebbero fatto lo stesso senza funivia e senza una pista? Non la metto sul piano della ‘bravura’ o meno ci sono gite facili e gite più difficili ognuno sceglie in base alle sue preferenze e preparazione tecnica ed atletica, mi da fa fastidio che si cerchi la scappatoia anche in montagna. Ribadisco ognuno poi fa ciò che vuole ed alla fine non mi lamento anzi molto meglio così perché essere stati da soli sul Palù è stato meraviglioso!
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Approvo pienamente _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa -
L'ultima modifica di Domonice il Mar Mag 29, 2007 12:30 pm, modificato 1 volta |
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espo
Registrato: 09/02/07 21:43 Messaggi: 5342 Residenza: dalla dolomia al mondo
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 12:30 pm Oggetto: |
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Domonice ha scritto: |
Io mi trovo perfettamente d'accordo con questa linea di pensiero (se guardate la mia top four lo si può evincere), ma non credo sia così per la maggior parte di quanti scrivono qui dentro... e i contributi mi danno ragione |
ma forse con un evidente e completo interesse per le sensazioni e non per il nome della salita tutti possono rendersi conto che potrebbero dire la loro.
alla fine di gente forte qua nn ce ne è nessuno e se anche ci fosse hanno 2 orecchie come gli altri. se sono simpatici sono amici se sono stronzi li mandi a cagare anche se fanno robe ufo _________________ roccia fiocca birra e gnocca |
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Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10745 Residenza: Franciacorta
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 12:33 pm Oggetto: |
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espo ha scritto: |
ma forse con un evidente e completo interesse per le sensazioni e non per il nome della salita tutti possono rendersi conto che potrebbero dire la loro.
alla fine di gente forte qua nn ce ne è nessuno e se anche ci fosse hanno 2 orecchie come gli altri. se sono simpatici sono amici se sono stronzi li mandi a cagare anche se fanno robe ufo |
Fatto sta che a parte noi 4 gatti nessuno ha messo le sue salite preferite... ed è un peccato perchè la discussione è interessante sotto molti aspetti. _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa - |
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andrex
Registrato: 04/04/07 12:37 Messaggi: 114 Residenza: PC
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 12:51 pm Oggetto: |
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come gia detto "salite preferite" è difficile, se apriamo un topic con le salite che più ti han fatto cagare sicuramente avrei qualcosa in piu da dire
_________________ http://snowclimb.blog.dada.net/ |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 12:51 pm Oggetto: |
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espo ha scritto: |
anche la pura ricerca della diffcoltà scissa dal dislivello è andare oltre.
superarsi ma pure diversificarsi questo è il segreto per vivere emozioni profonde |
Concordo pienamente. In effetti penso di aver goduto di momenti molto intensi anche nella sola arrampicata in falesia. Anche certe arrampicate moderne spinte al limite oppure certe vie in fessura interamente da proteggere mi hanno portato a fare esperienze "diverse", quelle dello spingersi a dominare la paura e arrampicare in libera in situazioni psicologiche molto particolari, una sorta di viaggio nella mente, ben lontano (ma neanche troppo) dalle grandi ascensioni in quota. _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
Visita il mio blog |
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milesimaxi
Registrato: 13/02/07 12:30 Messaggi: 415
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 2:41 pm Oggetto: |
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Alcune delle esperienze di più soddisfazione:
-Pizzo 3 signori da Ornica, la mia prima vetta.
Ero alle elementari. Partii solo con il mio cane una mattina d'estate senza dire niente a casa per paura che non mi lasciassero andare. Avevo tanta di quella roba da mangiare che potevo starmene in giro una settimana, ero preoccupatissimo... tutte le storie (insensate) che mi avevano raccontato di dispersi, morti, diavoli, ecc. continuavano a ronzarmi nella testa! Ma la salita e la cima furono una soddisfazione immensa
-Pizzo Coca, il mio primo 3000. Anche quella volta solo. Alcuni amici mi avevano descritto l'ascensione come un'impresa riservata a superuominialpinisti; in effetti sule roccette che portano alla vetta mi cagai sotto non poco... e poi vedere tutti quei dirupi sotto i piedi... ero veramente teso! Ma la soddisfazione fu grandissima, tanto che quell'estate ritornai in vetta altre 3 volte
-Monte Bianco dai grand mulets. Una vetta che ho sempre sognato fin da bambino... che emozione trovarsi sul tetto del mondo con gli sci!
-Luna nascente in val di mello: una via mitica e il raggiungimento di un traguardo che quando ho cominciato ad arrampicare non pensavo assolutamente di poter raggiungere! Sicuramente la ripeterò ancora tantissime volte!
ma ce ne sono e saranno tantisime altre !!!! |
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LorenzOrobico
Registrato: 08/02/07 23:23 Messaggi: 9209 Residenza: Trescùr (BG)
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 5:39 pm Oggetto: |
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milesimaxi ha scritto: |
-Pizzo 3 signori da Ornica, la mia prima vetta.
Ero alle elementari. Partii solo con il mio cane una mattina d'estate senza dire niente a casa per paura che non mi lasciassero andare.
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Stupenda la fuga da bambino... un pezzo di storia di tanti alpinisti !! _________________ Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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vaquerito
Registrato: 16/02/07 00:55 Messaggi: 983 Residenza: Bassa Bergamasca
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 9:39 pm Oggetto: |
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LorenzOrobico ha scritto: | milesimaxi ha scritto: |
-Pizzo 3 signori da Ornica, la mia prima vetta.
Ero alle elementari. Partii solo con il mio cane una mattina d'estate senza dire niente a casa per paura che non mi lasciassero andare.
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Stupenda la fuga da bambino... un pezzo di storia di tanti alpinisti !! |
Beh, ma Milesimaxi partiva un pò avvantaggiato, a me sarebbero servite due settimane
e' difficile stilare una lista delle salite, sono tante (non come le vostre), e tanti sono i ricordi, certo dal punto di vista tecnico nulla hanno a che vedere con le vostre (cavolo tra Lorenz e Brozio che a quattordici anni avevano già fatto più di quello che io posso solo sognare , io a quattordici anni avevo nel mio carnet cose tipo Pietra Quadra e Menna), però ricordo con piacere:
Il Pizzo Arera fatto in uno dei tanti anni passati a Roncobello in colonia, ci sembrò un'impresa: scarpe da ginnastica, nebbione incredibile, gara di rutto libero (scoprimmo poi che spettatore involontario del triste spettacolo era un prete )
"invernale" al Rifugio Benigni, prima volta con i ramponi ai piedi, passammo la giornata a sciogliere neve per paura di un'improbabile morte per disidratazione
Argentera dalla normale: quasi una spedizione per noi (forse la scintilla che ci ha spinto un pò più in là, mica tanto nè
Pizzo Coca dalla cresta sud, prima (o quasi) uscita autonoma dopo il corso di alpinismo, partimmo con un'attrezzatura spropositata, uno zaino pesantissimo, due mezze (avevamo solo quelle e chi ci pensò alla possibiltà di doppiarne una
), il bilancio dell'impresa contò: una paio di occhiali da vista (miei) e un cellulare (di Giorgio) caduti e uno strappo impressionante nei miei calzoni...
Tornammo provati ma strafelici
Poi ovviamente vengono il primo 4000 (il classico GP) o il sogno da ragazzo (il Bernina, di cui mi innamorai vedendo una foto su Orobie della cresta che separa la cima italiana da quella svizzera), le prime vie di roccia ecc.
ma se ho ben capito lo spirito del topic, quelle sopra sono le salite che ricordo con più gioia e tenerezza... |
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Domonice Site Admin
Registrato: 08/02/07 23:39 Messaggi: 10745 Residenza: Franciacorta
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Inviato: Mar Mag 29, 2007 10:33 pm Oggetto: |
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fantastico!!! Dopo ragionerò e metterò anch'io una lista del genere. Adesso il 3d comincia a piacermi _________________ www.on-ice.it
- i limiti sono nella tua testa - |
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charlotte
Registrato: 12/02/07 20:10 Messaggi: 436 Residenza: Monza
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Inviato: Mer Mag 30, 2007 11:38 am Oggetto: |
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Domonice ha scritto: | espo ha scritto: |
ma forse con un evidente e completo interesse per le sensazioni e non per il nome della salita tutti possono rendersi conto che potrebbero dire la loro.
alla fine di gente forte qua nn ce ne è nessuno e se anche ci fosse hanno 2 orecchie come gli altri. se sono simpatici sono amici se sono stronzi li mandi a cagare anche se fanno robe ufo |
Fatto sta che a parte noi 4 gatti nessuno ha messo le sue salite preferite... ed è un peccato perchè la discussione è interessante sotto molti aspetti. |
D'accordissimo con quanto espresso da Fabrizio & co.
Io non ho risposto perchè sinceramente mi riesci difficile selezionarne 4 per categoria...
Ecco, forse ci posso mettere giusto la ferrata al corno di Grevo, fatta da sola
Veramente bella, una palla incredibile gli ultimi 15 minuti perchè non vedevo l'ora che finisse, ma la soddisfazione di questa giornata in solitudine in un ambiente assolutamente selvaggio, non ha prezzo.
P.S. Confesso di essere tra le persone che in genere scelgono le gite preconfezionate, ma perchè so benissimo che fuori traccia mi caccio nei casini... _________________
www.falchivalgrande.it |
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