Parco & petrolio

[leo]

Riporto quanto scritto da Beppe51 pochi giorni fa in un report, direi che una lettura la mertita

[homer_gio]

azz, allora è seria la cosa...
due o tre settimane fa ho firmato la petizione, ma non le davo molto peso...
certo che se si metton a cercare l'oro nero in queste zone siam prorpio messi male
_________________
<<< ... Gio ... >>>
"Siamo nani sulle spalle dei giganti"

[misteradamello]

Forse Fabrizio in merito può chiarire meglio la faccenda.
_________________
www.misteradamello.it

[corvo nero]

[leo]

[selvadec]

[homer_gio]

[bughy]

[airborne]

mi spiace che quelli che criticano il pozzo poco si siano informati sulle leggi che riguardano la perforazione o abbiano mai visto una testa pozzo.. ma qua lascio parlare il righetti che da quello che ho capito lavora all'eni

[Franz]

[mame]

Senza contare che in Italia vi sono una miriade di parchi......sulla carta .....perchè poi per il resto...lasem ista


ciao

[Fabrizio Righetti]

Ciao ragazzi,
Beh visto che una volta tanto si parla di petrolio posso dire la mia.
Ora premesso che se si potesse non forare ovunque per estrarregli idrocarburi sarebbe meglio, dico solo due parole come addetto ai lavori.
La zona brianzola è interessante perchè la serie sedimentaria è quella che poi è presente anche nella Pianura Padana nella zona di Trecate-Villafortuna (anche qui siamo in un parco naturale, quello del Ticino) dove c'è o meglio c'era uno dei siti petroliferi più importanti d'Italia.
L'Eni ha sempre studiato la zona delle prealpi ed aveva in passato fatto anche qualche perforazione (Malossa ad esempio) ma poi tutto è stato lasciato stare.
Ora una piccola compagnia australiana ha acquisito il permesso minerario e vorrebbe 'bucare'.
Per poter perforare occorre costruire una strada bianca di accesso, una piazzola di perforazione (un piazzale), ed allestire le vasche per il fango di perforazione. Poi una volta montata la torre le aste con lo scalpello vanno giù a 2 o 3mila metri e tutto finsice li. Non si inquina la falda, le viti non vengono danneggiate, non si respirano gas strani e così via. L'impatto ambientale è dovuto alle infrastrutture e non alla perforazione in se. una volta terminato il pozzo tutto viene smontato e l'area non dico che trona come prima ma quasi.
Alla televisione facendo perno sul timore (giustificato) degli abitanti della zona e dettato dall'ignoranza (in senso buono, cioè di ignorare la materia) hanno montato su il solito casino.
Mi sento di dire che provoca più impatto e danni la costruzione di un paio di capannoni industriali o una vasca non a norma di liquami di una stalla che un pozzo petrolifero.
Ripeto il danno è nel allestire l'impianto e non nella perforazione in se (se è fatta come si deve, e in Italia la normativa è severa e soprattutto viene fatta rispettare).
Per correttezza riporto che comunque il campo di Villafortuna-Trecata aveva poi avuto dei problemi e c'era stato un pozzo che era andato in 'eruzione' e aveva provocato danni ambientali rilevanti alla zona circostante. Ne avevano parlato diffusamente alla televisione almeno una decina di anni fa. Ma è stato uno dei pochi casi in Italia.
Comunque siamo alle solite nessuno vuole la monnezza a casa sua però poi nessuno si impegna a non produrla. Usan tutti la benzina e poi non si vuole il pozzo vicino a casa. Ma si facciamolo nel delta del Niger che tanto anche se crepa qualche bambino 'negro' non fa nulla. E no! Troppo comodo!
Beh mi fermo qui ma se qualcuno è interessato se posso chiarisco alcuni aspetti tecnici.
Fabrizio

[selvadec]

[LorenzOrobico]

[Fabrizio Righetti]

Parlando poco fa con un collega che prima lavorava all'Esplorazione Italia mi ha ricordato che:
IL TAR con una sentenza di pochi anni fa (tutta la faccenda è durata una decina di anni)aveva dato ragione ad Eni quando ancora era titolare del blocco in questione e che voleva perforare un pozzo (Rovagnate). Poi l'Eni anche se aveva vinto la causa ha ceduto il permesso e lo ha preso questa compagnia.
Quindi in teoria visto che c'è una sentenza del TAR sarà difficile ribaltare la situazione.
Comunque non c'è margine per grosse scoperte in quella zona, si è troppo vicini alla catena alpina perchè la situazione sia ideale per l'accumulo di idrocarburi.
Ovviamente a differenza degli USA o di altri paesi, in caso di scoperta nulla spetta ai proprietari o al comune del sito, quest si che è una beffa!
Fabrizio