3 luglio 2010, salita al Polluce

[grigna]

Abbandonati da quel chiacchierone del Lezzenese, rimaniamo solamente io e Rambo.
Riusciti a terminare il lavoro venerdì verso mezzogiorno, ci mettiamo subito in viaggio alla volta si Saint Jacques. Dopo 10 minuti di cammino il Catena si impersonifica in un violento temporale che ci sorprende nel bosco. Nella foga di fuggire al temporale, sbagliamo pure strada costringendoci ad un lungo giro che, nell’economia della salita ci farà perdere circa un’ora.
Smesso di piovere e ritrovata la famosa strada giuuuusta, ci fermiamo a rimirare il sempre spettacolare Lago Blu. Ad andatura indiavolata risaliamo la morena verso il Mezzalana fino a quando la spia di Rambo si accende di rosso…. Solo dopo scoprirò che a pranzo aveva mangiato un po’ di carote con qualche patata, l’ideale per affrontare quasi 5 ore di salita al rifugio. Comunque, pian piano, arriviamo al rifugio Guide di Ayas, mentre gli altri ospiti sono già al dolce. Il simpatico rifugista ci concede comunque una mezz’ora per ripigliarci dopo di che possiamo cenare anche noi.
Alle 22 tutti in branda con un cielo tutt’altro che sereno. Infatti nella notte altri temporali fanno visita al massiccio del Rosa. Sveglia alle 4 e, dopo abbondante colazione, alle 5 partiamo sotto un cielo finalmente azzurro. In poco più di un’ora siamo all’attacco dello scivolo Ovest. A parte qualche crepaccio che inizia ad aprirsi, il ghiacciaio è ancora ben coperto e si percorre agevolemente. Superata la terminale ancora chiusa, affrontiamo lo scivolo ottimamente tracciato il giorno prima sia in salita che in discesa. Usciti sull’anticima, in breve siamo in vetta baciati dal primo sole del mattino.
In discesa affrontiamo ancora lo scivolo W e poi di corsa siamo nuovamente al rifugio. Dopo una breve pausa proseguiamo la discesa. Troppo una goduria scendere in pantaloni corti e scarpette….
A mezzogiorno siamo già a Saint Jacques con le gambe sotto il tavolo e alle 3 a casa a fare un riposino in vista degli appuntamenti lariani della sera e del giorno dopo….


Dopo il temporale eccoci al Lago Blu.


La nostra meta è quella al centro della foto.


Polluce e Castore.


Oltre il Rifugio Mezzalama sempre minacciati da temporali.


Il Rifugio Guide di Ayas.


Il giorno successivo eccoci all’uscita dello scivolo ovest del Polluce.


Rambo in cresta.


E qui in vetta soddisfatto....


Contrasti tra 4000.


Zinalrothorn.


Foto di vetta.


I 2 simpatici ragazzi di Belluno incontrati al rifugio la sera prima. Loro sono sulla Roccia Nera.


Dent d’Herens.


Il Weisshorn.


In discesa lungo il Ghiacciaio di Verra.


Verso il rifugio.


Il rifugio Guide di Ayas.


Arrivano i rifornimenti.


Manovra piuttosto pericolosa.


Si ritorna a valle.

[leo]

Certo che voi più di 24 ore senza prendere acqua proprio non ce la fate

Almeno la tua cima l'hai fatta, pure un bel 4000, ecchecavolo così almeno per un pò non stresserai più Ebbè
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“quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”

[grigna]

[leo]

[Vezz]

Da quando sei tornato a postare foto sono arrivate anche le cime!
O forse è il contrario?!
Complimenti. Bella salita con poco traffico!
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Le montagne da lontano paiono azzurre...
...solo avvicinandole puoi scoprire il loro vero colore.

Qualche mia foto

[Fed7]

già .. pochissima gente!!! Incredibile!

Sempre splendide foto
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�Quello che conta non � tanto arrampicare in fretta, ma per tanto tempo� (Georges Livanos)

[Franz]

Polluce in alto




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-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)

[brozio]

bella grigna e rambo....ottima gita...

gli scenari del Rosa son sempre stupendi!
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se guardi bene c'è tutto!!!

infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!!

[grigna]

[corvo nero]

[Ares88]

[furbo]

hei gri i compli non te li faccio perchè sei uno scoppiato ... però dammi due info sul tratto rifugio-parete, è molto aperto? Da soli è un azzardo esagerato?
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La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile

[leo]

[grigna]

[Franz]