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MERCANTOUR 2009

 
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Autore Messaggio
robyrovelli



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Messaggi: 123

MessaggioInviato: Ven Giu 26, 2009 11:15 pm    Oggetto: MERCANTOUR 2009 Rispondi citando

È venerdì pomeriggio e sono arrivo a San Martin Vesubie (969 m), un piccolo e caratteristico paesino nel parco del Mercantour che si trova nelle alpi marittime a 80 km a nord di Nizza.
È un posto incredibile, pur essendo un parco di alta montagna (cima più alta in mont Gelas a 3143 m) costeggia il mar mediterraneo, e quindi ha una notevole varietà di paesaggi, di fauna e flora (con una quarantina di specie endemiche).
La valle delle meraviglie poi è un prodigioso santuario della preistoria e possiede il più ricco insieme d’incisioni rupestri all’aria aperta d’Europa.

Sono qui per partecipare a una gara, un Ultra Trail:
Vedere manifesto trail
[url]http://www.gliorsi.org/portedipietra/pdf/manifestospiritotrail.pdf[/url]
cioè una lunga corsa in montagna in autosufficienza; in questo caso si parla di 80 km e 6000 metri di dislivello positivo da coprire nel tempo massimo di 30 ore.

Arrivo a San Martin alle 16:00 e vado a ritirare il pettorale (n° 440), in totale saremo in 530 partecipanti.

In Francia il movimento del trail è da diversi anni che coinvolge un folto numero di persone (vedi Ultra Trail del Monte Bianco con 5000 partecipanti e 52 nazioni rappresentate), in Italia invece è relativamente giovane ma sta crescendo con un buon numero di gare e partecipanti.
Mi ritrovo con diversi amici conosciuti nelle gare precedenti, bergamaschi, veneti, genovesi, francesi, inglesi, poi con il gruppo degli ”orsi” andiamo a mangiare qualcosa assieme.

La sera prosegue tra chiacchiere fino a quando si va a dormire, chi in tenda, chi in albergo, chi in palestra e chi come me in macchina.

La mattina la sveglia suona alle 2:30 (qualcuno è già sveglio), ho dormito poco ma mi sento bene. Dopo aver preparato lo zaino, mi vesto, sono indeciso, ma alla fine preferisco un abbigliamento lungo; le previsioni dicono che nel pomeriggio arriverà una perturbazione con piogge intense, neve sopra i 2400 metri (noi arriveremo a circa 2600) con un abbassamento notevole delle temperature; mai decisione fu più saggia.

Lo zaino alla fine peserà circa 6 kg così composto:
- camelbak 2L
- barraccia 700ml
- 5 barrette
- 2 gel
- grana a cubetti e noci
- guanti
- calze ricambio
- berretto in polartech
- berretto con visiera
- bandana/fazzoletto per eventuali bendaggi
- maglia maniche lunghe di scorta
- kit medico
- cartina
- GPS
- frontale + pile di scorta
- occhiali da sole
- bastoni
- 2 cordini (per eventuali passaggi su neve)
- giacca antivento
- macchina fotografica
Mentre ero vestito con:
- scarpe in goretex
- calze
- booster
- pantaloni 3/4
- canottiera
- maglia maniche lunghe HH

Alle 3:00 colazione con gli amici e poi tutti al cancello di partenza dove alle 4:00 il conto alla rovescia dà il via alla gara,

i primi 3 chilometri sono su asfalto per non creare ingorghi sui primi sentieri. Quando arrivo sui primi sentieri, mi volto indietro e una fila interminabile di frontali serpeggia sul fianco della montagna, affascinante!
Il sentiero continua a salire mentre le prime luci del giorno che viene fanno capolino da dietro le montagne. Una discesa su un comodo sentiero permette di riprendere fiato, poi via di nuovo in salita. Per la prima parte siamo in mezzo a foresti di abeti e larici, si vedono ancora i resti di enormi slavine, si sale ancora e i boschi si diradano.
Si arriva così a Millefont il primo ristoro dopo 15 km a 2017mt (1450m D+ / 385m D-). Acqua, te e coca da bere, pezzetti di formaggio, banane e frutta secca da mangiare.

Proseguiamo in salita verso il col de Barn (circa 2500mt) e incontriamo stupendi laghi alpini.







Dal colle scendiamo nella valle di Barn, la prima parte è su neve (ne calpesteremo molta) poi su sentiero nel bosco.
[url]http://www.mountaindream.it/photo/Mercantour2009/slides/col_de_barn2.JPG[/img]

Una breve risalita di 200 mt e quindi di nuovo in discesa fino al secondo ristoro a Boreon dopo 15 km a 1522mt (650m D+ / 1125m D-).

Ahi ahi, si è accesa la spia della riserva, sembra che le forze mi abbiano abbandonato improvvisamente (l’allenamento è quello che è, 5 ore a settimana e qualche lungo, max 35 km).
Mi fermo un po’ più a lungo, mi siedo, cerco di mangiare e bere ma non va giù niente. Vedo qualcuno che si ritira, tanti mi passano davanti e dopo circa 15/20 minuti decido di proseguire.
Questa prima parte si svolge lungo il fiume Vesubie, quindi si risale il lato sinistro della montagna costeggiando le cascate di Peirastreche.

Si arriva ai pianori superiori di Peirastreche dove un ponte riporta sul lato destro della valle e da qui si segue il sentiero che porta ai laghi di Trecolpas poco prima di arrivarci inizia la neve e continua fino al “Pas des Ladres” 2548m. sembra lontanissimo il passo e una lunga fila di persone sta salendo, mi fermo qualche volta per recuperare le forze.





[url]http://www.mountaindream.it/photo/Mercantour2009/slides/lacs_de_trecolpas.JPG[/img]





Arrivati al passo si scende ancora su neve con l’aiuto di una corda nella vallone de Fenetre e continuando in discesa un po’ su neve e su sfasciumi si arriva al rifugio “Madone de Fenetre” 40 km 1903mt (1076m D+ / 700m D-).

Arrivo cotto ma felice di essere arrivato a metà del percorso, il cielo sta rannuvolando, devo decidere se fermarmi o continuare…
Oltre ai soliti alimenti qui c’è anche della pastina molto salata, a casa la butterei, qui ne mangio due porzioni e mangio anche dei panini con patè. C’è anche un settore di fisioterapia, dove fanno dei massaggi, mi sdraio e 2 ragazze mi massaggiano gambe e piedi per 15/20 minuti, quasi mi addormento.
Riempio il camelbak e riparto, certo non con vigore, ma con la voglia di continuare.
Di fronte al rifugio inizia il sentiero che porta nel vallone del Pontal, prima per un bosco di larici che man mano che si sale diventano più radi fino ad arrivare al Baisse des cinq lacs 2330mt, poi fino ai lacs de Prals 2260mt

ed ancora in discesa verso i plan de Prals 1823mt. Oramai i ritmi delle persone che ci sono in corsa si sono stabilizzati, quindi raramente si sorpassa qualcuno. Bisogna risalire a un altro passo, il Baisse de Prals 2335mt, quindi immettendosi nel vallone de Gaurtreus si scende nel paesino di San Grato e quindi al quarto ristoro a “Relais des Merveilles” 1522mt.

La prima parte la percorro abbastanza tranquillamente fino al plan de Prals dove il cielo completamente coperto da nuvole inizia a scaricare acqua e grandine. Mi copro bene per la pioggia e perché inizia a soffiare un vento gelido e aumento anche il passo per arrivare nel più breve tempo possibile al ristoro.
Dopo più di un’ora sotto la grandine e con i piedi a mollo arrivo a Relais, sono zuppo e infreddolito, penso proprio sia meglio ritirarsi, intanto mi rifocillo ancora con il brodo caldo e salato. Qui vedo una cosa che mi lascia un po’ perplesso, alcuni concorrenti si sono fatti dare de sacchetti dell’immondizia per ripararsi dal freddo e dall’acqua per continuare la corsa; ma allora vuol dire che non avevo il minimo materiale obbligatorio. Con che testa si può andare in montagna senza almeno la minima attrezzatura? Come si può ripararsi dal freddo con un sacchetto dell’immondizia?
Mentre sto pensando su come ritirarmi un raggio di sole sbuca tra le nuvole (poi non lo vedremo più fino al giorno dopo) dura solo qualche minuto, ma è ciò che basta per ridarmi coraggio e forza, mi metto i vestiti asciutti che avevo nello zaino, lo risistemo e riparto per il tratto più impegnativo della corsa, una risalita di 1300mt.

Inizio a correre come se avessi appena iniziato e arrivo velocemente superando diversi concorrenti al bivio per la cima delle Vallette de Prals 2450mt, è una salita continua che non da riposo, ma la salgo con ritmo costante.

Dopo aver scollinato inizia un sentiero che prima a mezza costa e poi per il vallone de Prals riporta al rifugio “Madone des Marveilles” 68 km 1903mt ultimo ristoro.
Di nuovo mi alimento e mi faccio fare i massaggi, le ragazze mi chiedono se ho preso il vizio, magari!!!
Dopo 30 minuti riparto.

Quest’ultimo tratto non è una vera e propria montagna, ma piuttosto una serie di piccole cime che rischiano di essere delle vere e proprie spacca gambe dopo 70 km.
Dal rifugio si segue il sentiero che si dirama dopo 500mt sulla destra e s’innalza in traverso passando per il vallone de Pounche. Continuare fino alla cima di Pisset dove inizia la cresta che porta al passo de Roubines e poi al monte Piagu dove inizia la lunga discesa che, passando per il colle de Confignol arriva a San Martin Vesubié 13,5 km 969mt (560 D+ / 1495 D-).
Sono circa le 20:00 ed è già buio, in cima ai monti si vedono i lampi della seconda ondata di maltempo. Cerco di correre abbastanza velocemente per anticipare il brutto. Mi sento bene ed ho preso un bel ritmo, sorpasso diversi concorrenti. Alla cima di Pisset scendono le nuvole e la visibilità si riduce notevolmente, ogni tanto qualche bagliore causato dai fulmini illumina la cresta. Il sentiero è segnato con delle balisse (catarifrangenti posizionati ad una distanza di 100 mt) che però, visto la visibilità si vedono solo ogni tanto. Cerco di procedere con testa e mirando la balisse più lontana che posso vedere vado in quella direzione fino a vederne altre, una ventina di concorrenti superati in questo tratto mi seguono perché non sanno dove andare. Arrivo così al Piagu e mi accorgo del posto di controllo solamente quando arrivo a 4 metri, e avevano acceso un falò! Inizia la discesa per la prima parte su pratoni inclinati dove la traccia si vede a mala pena, cerco di stare sulla dorsale fermandomi ogni tanto per scorgere qualche balisse. La discesa continua su rocce e poi finalmente si arriva al bosco dove finiscono le nuvole e si può seguire più tranquillamente il sentiero. Qui so che le persone che mi seguono non potranno più perdersi quindi aumento la velocità, e arrivo a San Martin dove lascio passare Gabriele una ragazza tedesca che non mi ha mollato dalla cima del Piagu;arriviamo alle 23:32 dopo 19h 32m 37s in 232 posizione, sono felice e soddisfatto di aver portato a termine questo stupendo trail.
Purtroppo una bruttissima notizia mi raggiunge domenica pomeriggio quando ho raggiunto i miei famigliari al mare, a causa del brusco abbassamento delle temperature e della neve caduta, tre concorrenti francesi che hanno percorso l’ultimo tratto 2 o 3 ore dopo di me si sono persi e sono morti per ipotermia. Erano Christine, Philippe e Hervè.

Non voglio aggiungere altro, una bellissima festa si è trasformata in tragedia, e ora la magistratura francese sta cercando di mettere assieme i fatti.

un abbraccio a Christine, Philippe e Hervè
un abbraccio alle loro famiglie
Roberto
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leo



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MessaggioInviato: Ven Giu 26, 2009 11:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Che sfiga i francesi, pace all'anima loro Crying or Very sad

Bell'avventura Roby e auguroni per la prossima Wink
_________________
“quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”
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selvadec



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MessaggioInviato: Sab Giu 27, 2009 5:23 am    Oggetto: Re: MERCANTOUR 2009 Rispondi citando

robyrovelli ha scritto:
È venerdì pomeriggio e sono arri...........................un abbraccio a Christine, Philippe e Hervè
un abbraccio alle loro famiglie
Roberto


Eilà, che spettacolo di racconto.
Due ragazze che ti massaggiano strada facendo........ altro che completa autonomia... Laughing Laughing
Shocked Dispiaciuto per i francesi, come per chiunque conivolto in simili incidenti Crying or Very sad .

Ma allora di pazzi che tritano 6000 metri di dislivello in giornata ce ne sono molti Rolling Eyes

Complimenti
Alè.
_________________
Edoardo F.
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robyrovelli



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MessaggioInviato: Sab Giu 27, 2009 10:15 am    Oggetto: Rispondi citando

si, di pazzi ce ne sono molti, Laughing
pensa che per l'UltraTrail del Monte Bianco saremo in 5200.

UTMB® : 166 km e 9 400 m di dislivello positivo - massimo 46 ore Shocked
partenza venerdì 28 agosto a 18:30 dal centro di Chamonix Mont-Blanc
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corvo nero



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MessaggioInviato: Sab Giu 27, 2009 12:20 pm    Oggetto: Rispondi citando

un sogno .... chissa se farò mai una piccola parte di quel che fate voi .... complimenti
un pensiero x i francesi Crying or Very sad
_________________
non serve aver paura di volare
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brozio



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MessaggioInviato: Sab Giu 27, 2009 5:01 pm    Oggetto: Rispondi citando

mamma mia...che viaggio...complimenti roby!!! Wink Wink Shocked

davvero un'avventura.... Very Happy
_________________
se guardi bene c'è tutto!!!

infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!!
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bughy



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MessaggioInviato: Sab Giu 27, 2009 5:32 pm    Oggetto: Rispondi citando

che mal di gambe!
per curiosità, quanto ci metti a riprendere dopo una fatica del genere?
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brozio



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MessaggioInviato: Sab Giu 27, 2009 8:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

bughy ha scritto:
che mal di gambe!
per curiosità, quanto ci metti a riprendere dopo una fatica del genere?


bella domanda..son curioso anche io!
_________________
se guardi bene c'è tutto!!!

infondo una cascata o l'altra...ol gias l'è sempre gias!!!
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claus_



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MessaggioInviato: Lun Giu 29, 2009 8:08 am    Oggetto: Re: MERCANTOUR 2009 Rispondi citando

robyrovelli ha scritto:
a causa del brusco abbassamento delle temperature e della neve caduta, tre concorrenti francesi che hanno percorso l’ultimo tratto 2 o 3 ore dopo di me si sono persi e sono morti per ipotermia. Erano Christine, Philippe e Hervè.


bella trovata sto fast&light ... in questo caso la specialità è fast,light&dead
un piumino probabilmente sarebbe bastato per ritornare a casa con le proprie gambe anzichè in una cassa
Sad
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robyrovelli



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Messaggi: 123

MessaggioInviato: Lun Giu 29, 2009 8:39 am    Oggetto: Rispondi citando

Per Bughy:
quest'anno l'ho presa comoda, ho fatto una settimana di ferie al mare e questa settimana riprendo a correre.
L'anno scorso per inesperienza pensavo di essere "immortale" e ho ripreso subito a pieno ritmo, poi ho fatto altre 3 gare trail e a dicembre la maratona di Reggio Emilia, consegnenze:
3 mesi fermo con inizio di pubalgia e sciatalgia. (Somaro!!!)

per Claus_:
e si, ho visto molti che non avevano nemmeno il materiale obbligatorio, su questi argomenti si stanno scatenando diversi forum sia francesi che italiani (spoiritotrail, quotazero),
ti metto inoltre uno stralcio della mail che l'organizzazione dell'UTMB del Monte Bianco ha inviato a tutti gli atleti:

L'integrità fisica prima di tutto
Fine agosto 2009, 5 600 corridori si lanceranno sui sentieri delle montagne intorno al Monte Bianco. Per un medico o un soccorritore, 5 600 corridori significano 5 600 ipoglicemie, ipotermie, distorsioni, storte ed altre potenziali ferite. Anche voi capite che è impossibile essere dappertutto, per questo motivo abbiamo deciso di concentrarci quest'anno sui pericoli che potrebbero compromettere la vostra integrità fisica. In effetti il nostro ruolo non è quello di portarvi a spasso per mano, ma fare in modo che tutti coloro che prenderanno il via siano certi che, in caso di urgenza vitale, saremo capaci di intervenire con i migliori mezzi, nel minor tempo possibile. Non ci saranno più le cure dette di conforto, la cura alle persone sarà concentrata sull'urgenza. Un ritorno all'essenziale che vi richiede una maggiore autonomia, con la conseguenza di una maggiore soddisfazione una volta arrivati alla conquista della vostra sfida personale, solo grazie alla vostra forza...

1. Non dimenticate che è dura !
Il regolamento lo ripete in tutti i modi possibili: gli ultra-trail di montagna sono corse difficili. Dovete essere pienamente coscienti delle difficoltà della prova prima di partire, essere autonomi, sapervi gestire in condizioni climatiche difficili, non piangere se cadete e ricordarvi che il ruolo dell'organizzazione non è quello di aiutarvi a gestire i dolori muscolari, i problemi digestivi ed altri piccoli intoppi. Questa è un'avventura!...

2. Un dispositivo di soccorso ad hoc
Anche a fine agosto la temperatura può scendere a -10°C, può nevicare abbondantemente o grandinare e ci si può perdere a causa di una nebbia improvvisa, nonostante la segnaletica relativamente fitta. Può anche fare più di 30°C. L’ampiezza del piano di soccorso e medico ed il livello di responsabilità che implica, ci ha portati a fare una scelta: abbandonare il sistema precedente, dove lo staff medico si occupava di tutte le cure possibili (anche quelle di “conforto”) e rivedere tutto l'insieme dei mezzi di urgenza medica, restituendo di conseguenza maggiore autonomia ai corridori. Certamente vesciche e quadricipiti induriti possono fare molto male, ma mobilitare il personale medico per casi non critici, può indirettamente far correre grossi rischi a chi è un “vero” ferito. Podologi e fisioterapisti saranno inclusi negli staff medici di alcuni punti, mentre tutto il personale dislocato lungo il percorso (professionisti del soccorso in montagna, soccorritori volontari, medici d'urgenza, infermieri di rianimazione e d'urgenza) saranno in grado di operare sul territorio anche in condizioni difficili. Squadre mobili leggere potranno intervenire rapidamente nei vari punti del percorso...

3. Evacuazione in elicottero
Il soccorso in montagna può essere a pagamento. Preoccupatevi di partire per una gita in montagna o una corsa, anche competitiva, coperti da un'adeguata assicurazione, perchè le fatture possono essere molto salate!...

4. Telefono mobile e chiamate d'urgenza
I più attenti avranno da ridire che lo abbiamo già scritto il mese scorso, bravi! Ecco qui un piccolo ripasso per i meno attenti...
Non dimenticate il vostro telefono cellulare, carico e con l'opzione "internazionale".
Pre-registrate i numeri di soccorso:
• PC Corsa : +33 (0)4 50 53 47 51
• SOS: Francia 112, Italia 118, Svizzera 144
Verificate che il numero indicato nella vostra scheda d'iscrizione sia effettivamente quello con cui farete la corsa: è fondamentale che l'organizzazione possa contattarvi direttamente in caso di bisogno. Verificate che il numero da chiamare in caso di urgenza che avete indicato nella scheda d'iscrizione corrisponda a quello della persona che deve essere avvertita in caso di problemi.
NB : potete controllare e modificare da soli, se necessario, la vostra scheda d'iscrizione andando alla pagina “Iscrizioni/ Consultare” del nostro sito internet www.ultratrailmb.com...

Sarà per quello che è successo che hanno inviato questa mail... Wink

Namasté
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Fabrizio Righetti



Registrato: 13/02/07 16:03
Messaggi: 3768
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Lun Giu 29, 2009 10:10 am    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Roby,
Non posso non farti miei complimenti. Il report è ben fatto e trasmette bene l'atmosfera di quel tipo di manifestazione.
Ma mi complimento ancor di più per la tua ennesima prova di volontà e resistenza. Un po ti invidio perchè sarebbe piaciuto anche a me essere lì per condividere le stesse emozioni ma come ti scrivevo bisogna ogni tanto prendersi una pausa.
Ora hai nella gambe e nella testa una buona carica per la UTMB. Sono convinto che se la meteo assisterà farai un'ottima prova.
Fabrizio
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Franz
Event manager


Registrato: 13/02/07 00:33
Messaggi: 9722
Residenza: Berg...scia...Verona

MessaggioInviato: Mer Lug 01, 2009 9:47 am    Oggetto: Rispondi citando

Roby, ho letto tutto bene e con calma...
ma più continuavo e più mi veniva il fiatone, più sentivo i muscoli duri e ho dovuto allungare le gambe...era un crampo!
Sì, il tuo racconto trasmette le emozioni e le sofferenze.

Sei troppo un grande!
(e io ho sempre più paura a venire in montagna con te...prima o poi mi sfinisci...)

Grandissimo!
_________________
-Per me i fotoreports di Franz sono come i giornalini pornografici: non leggo il testo, guardo solo le foto. Quindi Franz, continua a postare i tuoi reports che altrimenti mi tocca riabbonarmi a "Le Ore" (un forumista di OTT)
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robyrovelli



Registrato: 18/07/07 19:44
Messaggi: 123

MessaggioInviato: Mer Lug 01, 2009 2:09 pm    Oggetto: Rispondi citando

Laughing Laughing Laughing
Wink
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