GAMBADELEGN
Registrato: 05/02/09 15:09 Messaggi: 156 Residenza: ovunque il mondo non sia piatto
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Inviato: Sab Mag 09, 2009 5:33 pm Oggetto: parete nord (racconto breve e serio) |
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Da quaggiù la linea sottile della via, elegantissima, serpeggia nel granito come una scultura. Come la creazione di una Divinità ironica: che mettendo lì questo invito evidente ha voluto sfidare la curiosità di noi arrampicatori.
Come sempre prima di attaccare una tale bellezza, l’emozione si traduce in un battito accelerato del cuore. In una frenesia dei muscoli: in un nuovo appetito, diverso dalla fame di cibo o dal desiderio sessuale ma ugualmente incontrollabile ed irresistibile.
Il nodo all’imbrago. Controllo rapidamente l’attrezzatura indispensabile e come in un rito ormai antico, imbianco le mie mani di magnesite e faccio il primo passo: con gli occhi chiusi, nella preghiera che il gesto dell’arrampicata richiede.
Per omaggiare della purezza e della concentrazione necessari anche questa nuova salita: che è gioco di equilibri, del corpo e della mente e dello spirito e della fatica fisica.
Ogni metro guadagnato è rubato alla forza di gravità, che vorrebbe condannarci ad un mondo piatto e bidimensionale. Ecco l’orgoglio di salire arrampicando: dimostrare a sé stessi ed al Dio che ci osserva curioso di avere compreso la nuova dimensione offertaci. Il nuovo spazio in cui la creatività – come sulla tavolozza di un pittore o nel blocco di pietra dello scultore – si trasformerà in arte: l’arte sottilissima e precaria dell’equilibrio perfetto, sfuggente.
La corda sotto di me, trascinata ruvidamente su questa verticale strada invisibile, infilata nelle assicurazioni che incontro e che decido di utilizzare, è l’amica più fidata: che non mi abbandona in ogni istante di fatica e tensione. Scorre lungo la linea già percorsa e nelle mani sudate del mio compagno, giù in sosta. Come un ombelico che mi tiene collegato al mondo da cui provengo: alla dimensione della sicurezza e della stabilità.
Non è una sfida, il motivo che mi porta qui: finalmente a centinaia di metri verticali dall’attacco della parete. La conquista dell’inconquistabile, dell’inutile, è ormai finita dal tempo dei grandi: di coloro che arrampicavano sapendo di non potersi permettere errori.
Ora sono qui per una ricerca: per la scoperta dei confini e dei limiti a cui la ragione e la forza possono condurmi.
Passo dopo passo: trazione dopo trazione. Slancio dopo slancio. Emozione dopo emozione.
Ogni respiro incrina un silenzio altrimenti perfetto: quasi un cristallo incastonato nella corona di montagne che ci accolgono. Come un gioiello senza prezzo: alla portata di tutti.
Ogni fiato di vapore che esala dal mio viso congelato, ogni brivido che attraversa come un’esperienza primordiale tutti gli strati che mi ricoprono: ogni sensazione mi ricorda di essere vivo. Felice.
Ad un passo dalla vetta: già in cima alla felicità a cui posso aspirare. _________________ "Bello qui! ...peccato per tutte queste montagne che nascondono il panorama!"
"Arrampicare male sul difficile è facile. E' più difficile arrampicare bene sul facile" |
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