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furbo
Registrato: 17/03/07 19:23 Messaggi: 4145 Residenza: milano
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Inviato: Ven Apr 10, 2009 4:44 pm Oggetto: terremoto considerazioni |
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Mi rifaccio ad alcuni commenti scritti nell’altra stanza che non sto qui a riportare e mi permetto di fare alcune considerazioni:
- La normativa antisismica in Italia c’è ed è anche parecchio evoluta, ma è anche una normativa estremamente recente e ancora in fase di rodaggio. Se è vero che si parla di sismica da alcuni decenni, è anche vero che le nostra Normativa ha cominciato a parlarne seriamente, imponendo delle verifiche e progettazioni specifiche col DM del 16.01.1996. Prima di allora c’erano, raccomandazioni, prescrizioni, provvedimenti ma poco di più.
- La classificazione sismica delle zone a rischio venti anni fa variava grossomodo da Regione a Regione ora varia da Comune a Comune o meglio ancora l’Italia ora è suddivisa in 10’700 aree. Zone che allora non erano neanche considerate sismiche ora lo sono. Oggi tutti i Comuni d’Italia sono classificati come sismici, ovviamente con differenti livelli di pericolosità che continuano ad aggiornarsi. In zona 4 (la più bassa, ex milano) c’è tutt’ora una deroga per gli edifici che non hanno rilevanza strategica.
- C’è chi si stupisce nel vedere case crollate con strutture in calcestruzzo contenenti barre lisce. Oggi questa tipologia di ferro non è più consentita, nel 1996 cioè solo 13 anni fa invece si (cap. 2.2.2 del DM 1996). In pratica già alcuni anni prima avevano smesso di usarlo ma nel 1996 era ancora consentito. Le case in cui viviamo in gran parte sono così. La mia compresa. Non è possibile ovviamente sfilare suddette barre e sostituirle con le nuove, si deve tagliare e ricucire tenendo su nel frattempo tutto quel che c’è sopra… in pratica prima o poi si butta giù tutto e si rifà nuovo. I monumenti invece si tengono li e si consolidano ma i costi salgono in modo esponenziale. Impensabile adottare le stesse tecniche per le abitazioni anche se qualcosa comunque si puo’ fare. Impossibile però consolidare un edificio esistente e poterne definire alla fine il livello di sicurezza con precisione. Sul nuovo si, è obbligatorio ed i valori sono tassativi e normati.
- Nel 1998 l’esame di sismica al politecnico di milano non era obbligatorio nemmeno per gli ingegneri strutturisti!
- Il “terremoto” Normativo in Italia è arrivato nel 2003 con l’obbligo delle verifiche agli stati limite e l’introduzione di severi e complicati calcoli antisismici. Da allora la Normativa è nel limbo perché si continua a ritardarne l’entrata in vigore definitiva a causa di varianti, revisioni, approvazioni, discussioni ecc. Il problema è che contiene/conteneva diversi errori, imprecisioni, lacune che avrebbero potuto portare a errate interpretazioni. In pratica si sono copiati gli Eurocodici adattandoli alle nostre esigenze e caratteristiche territoriali. Poi ovviamente un periodo di transizione serve ai tecnici per aggiornarsi e adeguarsi. Solo per gli edifici di classe 3 e 4 (ospedali, vigili fuoco, protezione civile, ponti ecc..) le Norme sono in funzione a regime.
- Nel 1990 si lavorava col pc 286 e forse il 386, negli anni ’80 c’erano le schede forate. Ora sappiamo bene cosa abbiamo a disposizione.
- L’ospedale dell’Aquila non è crollato. E’ diventato inagibile… è diverso. Questo è grave per i nostri tempi ma venti anni fa si sarebbe brindato in sala operatoria! Non è stato costruito 10 anni fa ma inaugurato in quella data. Non è un corpo unico ma un insieme di edifici di differente tipologia. Per evacuare una sala è sufficiente che il lampadario sia pericolante non deve neccessariamente crollare un pavimento. L’unica cosa che mi vien da pensare è che una volta cambiata la Normativa avrebbero dovuto chiuderlo, almeno come ospedale, e farne uno nuovo… certo che lo avevano appena finito. Questo in tutta italia pero’, non solo li. La nuova Normativa comunque impone l’adeguamento obbligatorio entro fine 2010 per gli edifici strategici costruti dopo il 1984. In questi edifici devono resistere non solo le strutture portanti ma anche quelle secondarie. In pratica non devono quasi comparire crepe e tutto deve continuare afunzionare.
- La casa dello studente non sarebbe dovuta crollare, sicuro lì qualcuno ha commesso errori. Sarebbe interessante sapere se negli anni a qualcuno non sia venuto in mente di allargare qualche stanza togliendo dei pilastri “inutili” o magari sopraelevando l’edificio o magari modificando le fondazioni
- Dalle immagini viste in tv alcuni, anzi parecchi edifici sono stati rasi al suolo, altri a poche decine di metri di distanza non hanno apparentemente neanche una crepa. Ora questo significherà pur qualcosa. Non è tutto uno schifo, tutto una corruzione, tutto un’incompetenza… tutto crollato. Non ci sarebbero state 200 vittime se fosse crollato tutto
- tutto si può fare ai tempi nostri, ci sono tecniche sofisticatissime per irrobustire/ricostruire ma chi lo va a dire alla signora xx che vive nella sua casetta coi muri a secco (0 ferro + 0 calcestruzzo + legno marcio = resistenza sismica nulla) nel suo paesino da 50 anni che deve spendere qualche bella decina di migliaia di euro per adeguarsi alle Normative. E non stiamo parlando di qualche centinaio di case ma di qualche milione forse, più tutte quelle che pur essendo in cemento armato, (o ferro o legno) sono state progettate 30 anni fa e ora non sono più a norma.
- E’ pura utopia pensare in poco tempo/anni di adeguare tutto l’esistente a meno che non venga raso tutto al suolo… e speriamo di no. E’ pura fantascienza andare in giro a cercare singoli colpelvoli. I colpevoli siamo tutti noi che siamo sempre perennemente indietro rispetto agli altri. Noi che vogliamo fare il ponte più lungo del mondo in zona sismica 1 e non siam capaci e non abbiamo i soldi per far star su le stalle.
Ma anche i giapponesi non è che erano molto avanti 30 anni fa, poi è venuto giù tutto e han capito. Li non ci sono stati 200 morti ma molti di più. Hanno anche avuto il vantaggio “tra virgolette” che essendo caduto tutto, hanno anche dovuto ricostruire tutto e lo hanno fatto con criterio.
- Si fa in fretta a dire che si rimane stupefatti quando ci si accorge che gli edifici non sono a norma, ma adeguarsi in questo momento di fervento normativo non è così semplice e soprattutto molto costoso. Quello che è a norma oggi fra dieci anni non lo è più… e son soldoni che girano. La cosa triste è che pur essendoci in giro più “controllori” che muratori ancora tante leggerezze vengono tollerate. La cosa triste è che le imprese invece di assumere ingegneri cercano esperti di burocrazia per destreggiarsi negli appalti pubblici. La cosa triste è che non importa cosa scrivi nelle relazioni ma importa che ne presenti 30 copie in 30 uffici diversi tutte timbrate e firmate. Poi nessuno le guarda.
- Io spero solo che chi ha perso tutto possa avere un’altra chance e riceva l’aiuto necessario per rifarsi una vita come è successo putroppo non sempre in passato. Io spero nei prossimi mesi di non veder fiorire villette in sardegna coi soldi destinati ai terremotati.
- Io spero che si cominci a prendere seriamente in considerazione chi si impegna nel monitoraggio e nella prevenzione dei terremoti. A registrare le scosse sismiche son capaci tutti ormai, ma servono solo a mandare le ambulanze nella direzione giusta dopo l’evento ed a correggere le normative. Meglio un allarme in più a vuoto che un imbecille che da dell’imbecille ad un suo simile mentre le case crollano. Ormai si prevedono i temporali, uragani, alluvioni, in futuro io credo e spero si potrà prevedere anche questo, magari non con precisione millimetrica ma almeno a sapere che c’è un rischio imminente uno drizza le antenne, poi se non succede niente tanto meglio. L’alternativa è aspettare che la prossima scossa faccia altre vittime intanto che ricostruiamo qualche MILIONE di case e monumenti… e questo nel momento di massima crisi mondiale.
Chiudo con una massima del mio professore di geotecnica al politecnico: dopo aver studiato per anni la statica delle vecchie chiese mi vien più spontaneo fare il segno della croce quando esco piuttosto che quando entro _________________ La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile |
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Kliff 62
Registrato: 26/04/08 18:34 Messaggi: 646 Residenza: Valle Seriana
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Inviato: Mar Apr 14, 2009 11:16 pm Oggetto: |
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Lavorando nel settore delle demolizioni da parecchi anni in tutta italia , ho avuto modo di "assaggiare" cemento armato di tutti i tipi compreso quello antimissile usato nel nucleare. Ho lavorato spesso anche vicino allo stretto di messina dove i terremoti purtroppo anni indietro si sono fatti sentire e con soddisfazione devo dire che le strutture da demolire costruite dopo il terremoto sono veramente toste e mettono a dura prova i mezzi . Se vogliamo in Italia sappiamo come costruire antisismico da parecchio tempo, non capisco come mai un paese ad alto rischio sismico come il nostro continui a costruire in maniera inadeguata . Sulla carta tante belle cose , ma poi in pratica un disastro dietro l'altro. Probabilmente pensiamo che a noi non possa mai succedere .....  _________________ Tante cose buone a TUTTI |
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