Arterio Lupin
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Inviato: Lun Feb 16, 2009 9:55 pm Oggetto: Nuovo libro su ferrate e sentieri attrezzati del Bresciano |
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Buona sera a tutti
segnalo la comparsa in libreria di
Luca Bonomelli, Ferrate e Sentieri Attrezzati del Bresciano, Nordpress 2009
L'agevole volumetto di 128 pagine raccoglie vie ferrate, sentieri attrezzati e sentieri con una qualche attrezzatura presenti nella provincia di Brescia.
Il volumetto è la prima opera-raccolta di itinerari di Luca Bonomelli, bresciano di 36 anni, appassionato conoscitore di quelle che, giustamente, definisce "sue montagne".
L'opera colma una lacuna, avvertita dalgi escursionisti, ovvero una descrizione sistematica dei percorsi attrezzati della provincia di Brescia. In questa zona, in effetti, percorsi attrezzati con interesse sotrico-paesaggistico e anche per il cosiddetto "ferratismo" non mancano, ma finora le poche informazioni erano rimaste per lo più spars ein varie pubblicazioni o altrettanto sparse per la rete, quasi volessero tenerle nascoste o non venissero ritenute degne di pubblicità.
In realtà, per gli amanti del genere, possiamo far notare che percorsi attrezzati ad ampio respiro, tali da non sfigurare di fronte a percorsi analoghi ma ben più pubblicizzati come quelli del Lecchese o del garda, in qeusta zona non mancano.
Al Bonomelli va riconosciuta la capacità di aver dato una struttura schematica e sistematica alle ferrate del Bresciano, fornendone una descrizione - anche se non approfondita - ed inquadrandole nella loro storia e nel significato - ove presente - storico e certamente in quello paesaggistico-escursionistico.
Il libro segue la falsariga di pubblicazioni simili dedicate ad altre zone, presentando una breve introduzione dedicata ad una breve storia delle ferrate, all'equipaggiamento ed all'atteggiamento da tenere per percorrere in sicurezza simili itinerari.
Segue la descrizione dei pricnipali percorsi presenti sulle Orobie Bresciane, sul Gruppo dell'Adamello, sulle Prealpi Bresciane e sulle Prealpi gardesane. Da ultimo, il Nostro elenca senza addentrarsi in eccessive descrizioni, più o meno tutti gli itinerari ove sono presenti anche solo pochi metri di cavo.
Il contributo è notevole, in quanto sistematizza e ordina descrizione spesso lasciate al caos ed al caso. Non risulterà sicuramente esaustivo, ma questo libro è un primo passo per la rivalutazione di una zona che ancora troppo spesso è terra incognita per la maggioranza delgi escursionisti.
Non si entra se non con qualche vago accenno nel merito della diatriba "ferrate si, ferrate no". D'altronde, in un libro dedicato agli amanti del genere o ai collezionisti seriali di itinerari, tale dibattito avrebbe forse rubato pagine preziose e non avrebbe sortito l'effetto desiderato.
Dal mio punto di vista, questo libriccino è un ottimo viatico, un primo passo per "ripensare" attentamente una serie di publbicazioni dedicate non solo a sentieri attrezzati e vie ferrate, ma, più in generale, alle montagne che da appena dietro Brescia arrivano al Passo del Tonale, con una grande varietà paesaggistica e panoramica, degna di considerazione e conoscenza ben maggiore di quel piccolo spazio che trova, invece, solo tra i locali o presso una piccolissima nicchia di estimatori non autoctoni.
Dimenticavo... Per concisione e precisione, il libro vale pienamente i 15 euro del prezzo. Non solo per le qualità testè citate, ma per avere il pregio di "porre" la questione, oltre che dell'itinerario, anche di tutto ciò che sta dietro al percorso, dal punto di vista storico, paesaggistico e anche della storia dell'allestimento delle attrezzature. |
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