Riflessioni di una mattina di fine Agosto

[Fabrizio Righetti]

Entro nel bosco……chiudo gli occhi e mi lascio andare ai sensi.
Quei sensi che per millenni hanno guidato l’essere umano più che nel vivere nel sopravvivere ormai, nella vita moderna, sono relegati nell’angolo più lontano del nostro inconscio. Li usiamo ma non li controlliamo, lasciamo che tutto ci passi attraverso senza realmente apprezzare.
Nella vita di tutti i giorni olfatto ed udito sono completamente assenti dalle nostre percezioni, viviamo in una confusione di odori e frequenze indecifrabili ed a cui ci siamo completamente assuefatti.
Il tatto per pigiare sulla tastiera di un PC o per schiacciare sul piede dell’acceleratore è quasi un di più.
Mangiamo cibi tutti uguali e tutti con lo stesso sapore neutro, qualcuno che non ha mai visto una pianta di albicocco si ostina nel riconoscere sapori fruttati nel retrogusto di un vino.
Ci affidiamo quasi unicamente alla vista e nemmeno quella è effettivamente utilizzata al meglio, spesso non ci accorgiamo nemmeno di chi abbiamo davanti e camminiamo con lo sguardo basso.
Diamo per scontate tante cose che scontate non lo sono affatto, eppure il mondo intorno a noi è sempre lì a ricordarcelo. Solo quando perdiamo qualche cosa ci accorgiamo del valore della perdita, questo è un nostro grande limite.
Ma quando entri nel bosco tutto sembra risvegliarsi e per incanto e ti accorgi di essere nuovamente vivo. Appoggi una mano sul muschio morbido e bagnato, percepisci l’odore penetrante delle muffe invaderti il corpo, sei attento ai rumori della foresta cogliendo ogni minima frequenza, scorgi un passaggio nel fitto della vegetazione e senti il gusto dolce e nel contempo acidulo di un lampone, rosso e profumato che hai distrattamente raccolto.
E’ un ritorno alle origini, un ritorno al grembo materno della Natura che come ogni buona Madre non si scorda mai dei suoi figli nemmeno quando questi l’hanno abbandonata e lasciata sola.

Fabrizio

ps questa breve riflessione è in parte dovuta al fatto che questa mattina i corridoi del luogo di lavoro sono stati invasi da un penetrante odore di fogna dovuto ad intasamento della stessa. Anche i più disattenti ai propri sensi sono stati richiamati all'ordine ed hanno dovuto una volta tanto tapparsi il naso, rendendosi conto che l'aria ha i suoi profumi e questi cambiano!

[LorenzOrobico]

Grande Fabrizio !

Prima del Ferragosto ho passato 5 intense e solitarie ore nei boschi della Val di Scalve a cercar funghi. Un bel porcino e qualche finferlo per le tagliatelle li ho portati a casa, ma il meglio sono proprio quelle sensazioni che mi fanno tornare ai tempi in cui da bambino mi perdevo per i boschi del Trentino.
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Ascolta e dimentica, vedi e ricorda, fai e capisci.
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[nikkor]

Molto poetico Fabrizio, ma ti assicuro che oltre ai retrogusti fruttati (e non solo) del vino, per chi ha orecchie occhi tatto e naso accesi gli stimoli ci sono ovunque, non solo nel bosco.
Cio' che mangi te lo scegli tu, la tua donna e' li per una carezza, cosi come il soffice manto del tuo gatto e il filodendro che saggi con la amno per capire se ha sete... ma puoi godere del tatto perfino di un foglio pregiato di un bel meridiano, o della fluidità di movimento di un camalot.
Non lamentiamoci di cio' che ci circonda ma di noi stessi. Il muschio e' solo un godere diverso rispetto ad un buno tessuto.
Se ti dicessi che una sera io e morosa ci siamo soffermati su una confezione di lardo per la bella sensazione che dava al tatto?
Sono stato acnhe fotoamatore in passato e le gioie piu' belle sono state macrofotografare piccole parti della mia casa, piuttosto che correre per il mondo in cerca di scorci mozzafiato (che non guastano).

Buon godere!
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N

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[Fabrizio Righetti]

[leo]

Per il tatto mi piace tantissimo andare a piedi nudi, olfatto e gusto non sono un patito,
udito adoro il "rumore" della montagna, per quanto riguarda la vista, che come dice bene
il Fabri è quello su cui facciamo più affidamento, l'altra sera mi sono messo mezz'ora
davanti a un'ortensia, mentre le davo da bere, a guardare come si "ripigliava" davanti
al mio sguardo curioso e un pò da pirla, spero non mi abbia visto nessuno
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“quello che facciamo non viene mai compreso, ma sempre e soltanto apprezzato o disprezzato.”

[nikkor]

[Franz]

Ciao Fabrizio.
Il bosco...
eh si'...
ogni bosco sa creare quell'atmosfera intima, appartata...
è quello per me...anche in un prato ci sono profumi ...che bello distendersi e vedere le montagne "filtrate" da fiori e fili d'erba???!!!

ma nel bosco i profumi rimangono ad altezza naso...

Di ritorno dalle Calanques, il profumo dei pini marittimi ce l'ho ancora impresso...il bello sarebbe stato "catturarlo" in un vasetto...

Di ritorno dagli States..un ricordo ancora oggi indelebile è il profumo dei boschi di sequoia di Yosemite!!!

[nikkor]

[Franz]

[giò]

[Fabrizio Righetti]

[corvo nero]

[Domonice]

Come non darti ragione caro Fabri...
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- i limiti sono nella tua testa -

[espo]

[giò]